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E' partito il monitoraggio dei lupi in Valle Sesia

A ottobre sono iniziate le prime operazioni del monitoraggio, condotto a livello nazionale, che sull'arco alpino è coordinato dal progettoi LIFE WOLFALPS EU

Mercoledì, 9 Dicembre 2020

Con il mese di ottobre 2020 è iniziato il primo censimento nazionale del lupo in Italia che, gestito direttamente dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che opera su mandato del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha pianificato il censimento del lupo -Canis lupus italicus- su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda l'arco alpino, vista l' esperienza maturata negli anni, sarà il LIFE WOLFALPS EU a coordinare il progetto che operativamente in Valsesia è iniziato con i monitoraggi nel mese di ottobre del 2020.

Il personale formato delle Aree protette della Valle Sesia, della Polizia Provinciale di Vercelli, dei Carabinieri Forestali, delle Aziende Faunistico Venatorie e dai volontari del Gruppo Grandi Carnivori del CAI, di Legambiente e di Pro Natura, partecipa ad indagini sui transetti sistematici (ovvero percorsi di lunghezza variabile dove vengono ricercati gli indizi di presenza del lupo) che sono 17 suddivisi in 3 macro aree confinanti con Valle d'Aosta, Provincia di Biella e VCO da ripetersi una volta al mese.

La presenza del lupo viene documentata ricercando elementi da sottoporre ad esami genetici (escrementi, urina, saliva), tracce ed impronte, predazioni, foto e video. Nei due mesi di attività sono stati rinvenuti una decina di indizi di presenza attribuibili al lupo e l'implementazione della banca dati dovrebbe permettere agli esperti di avere nella primavera prossima un quadro sulla distribuzione della specie nel territorio valsesiano.

Tra le attività del progetto sono previste anche quelle, in collaborazione con i Veterinari del Servizio sanitario nazionale, di fornire assistenza agli allevatori con la fornitura di attrezzatura di protezione degli animali domestici come le reti elettrificate, la semplificazione delle pratiche burocratiche per i rimborsi da predazione, il posizionamento di fototrappole per ampliare le possibilità di rilevamento, accorrere prontamente sulle predazioni per accertarne possibilmente l'autore e vagliare con attenzione l'attendibilità delle informazioni che appaiono sui media e sui social.

Si tratta di dati che, allo stato attuale forniscono un quadro assolutamente preliminare della distribuzione della specie nel territorio, in attesa di stabilire quadro definitivo che si avrà solo dopo al termine della stagione di monitoraggio.

Per coloro che volessero contribuire realisticamente al monitoraggio sarebbe utile che, in caso di osservazioni dirette importanti, le stesse venissero segnalarle sul sito del progetto LIFE WOLFALPS EU: https://www.lifewolfalps.eu/fai-una-segnalazione/, lasciando i propri riferimenti.

Fonte: Ente di gestione delle Aree protette della Valsesia

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