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Parco Burcina: riqualificata la nuova area "Cascina Valfenera"

La cooperazione tra l'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore e il settore Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte ha condotto a un'opera di riqualificazione naturalistica e messa in sicurezza nel Parco Burcina.

Martedì, 23 Luglio 2019
una parte dell'area sottoposta a riqualificazione Aree protette del Ticino e del lago Maggiore una parte dell'area sottoposta a riqualificazione Aree protette del Ticino e del lago Maggiore

Lo scorso 19 Luglio si è svolta l'inaugurazione dei lavori di riqualificazione dell'area della Cascina Valfenera Inferiore, nella Riserva naturale Parco Burcina "Felice Piacenza", nel Comune di Pollone (BI).

L'intervento ha interessato una conca naturale, collocata a monte della strada di accesso al Parco, tra il costone roccioso del rio Valfenera e la Cascina Valfenera Inferiore, caratterizzata dalla presenza di piccole sorgenti che, unitamente alle acque meteoriche di scorrimento, alimentano un rio che ha inciso il versante. Le opere portate a termine hanno lo scopo di raccogliere e convogliare le acque con creazione di vasche di calma, e riqualificazione paesaggistica con una vasta piantumazione di ortensie. Il progetto è stato firmato da Cristina Rey, dipendente dell'Ente parco e da Luca De Antonis, funzionario del settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte.

"Ritengo utile dare evidenza ad alcuni concetti basilari dell'intervento, tra i quali ci sono opere "che si vedono" e "opere che non si vedono". Tra quelle che si vedono, possiamo enumerare le seguenti: - le opere di consolidamento dell'alveo e del bacino del rio, con massi da scogliera e briglie in legname e pietrame; sono opere molto efficaci e a basso impatto ambientale; - una nuova viabilità pedonale permanente che consente di visitare angoli piacevoli e di interesse storico/archeologico; - la messa in opera delle briglie in legname che ha consentito la formazione di tre piccoli specchi d'acqua che arricchiranno la biodiversità del sito. Tra le opere che non si vedono dobbiamo evidenziare:- l'impianto di tubi drenanti microfessurati, che preleva costantemente importanti volumi di acqua e fornisce il principale contributo alla stabilità del pendio", ha commentato Luca De Antonis. 

Alessandro Ramella Pralungo, consigliere dell'Ente di Gestione delle aree protette del ticino e del Lago Maggiore con delega al Parco Burcina ha aggiunto: "Si è pensato di accompagnare il percorso già scelto dall'acqua e farlo diventare il punto di partenza su cui basare l'intero progetto: dato che l'acqua vuole passare di lì , noi abbiamo fatto in modo che proprio di lì possa passare".

La giornata stata anche l'occasione per l'Ente parco di presentare un bilancio finale dei lavori svolti al Parco Burcina in quasi quattro anni di amministrazione attuale.

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