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L'amore al tempo dei ragni

  • Emanuela Celona
  • gennaio-febbraio 2012
  • Domenica, 8 Gennaio 2012


Con l'occhio del profano distinguerli è quasi impossibile. Pardosa wagleri e Pardosa saturatior sono ragni molto diffusi e comuni in Europa, uniformemente grigi, appena un po' più chiari i primi, entrambi a volte macchiettati di giallo o di rosso, e con le zampe tipicamente caratterizzate da un succedersi di anelli giallastri. Giusto le dimensione dei palpi li differenziano, e l'habitat: le rive dei corsi d'acqua sotto i 1200 metri per P.wagleri e sopra i 1400 per P.saturatior. Ma non solo. Lo studio dei loro rituali di corteggiamento ha permesso al gruppo di lavoro del dottor Marco Isaia del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università di Torino di confermare questa all'apparenza effimera ma in realtà fondamentale differenza di specie, testimonianza del lento ma continuo processo di speciazione, ovvero di formazione di nuove specie, al quale dobbiamo la diversità degli esseri viventi. A chi può sembrare eccentrico dedicare tempo e studi ai ragni, farà probabilmente sorridere un lavoro scientifico dedicato ai loro approcci. In realtà tali ricerche vanno ben oltre il fine tassonomico, non solo in quanto offrono preziosi contributi agli studi sulla biodiversità, ma anche perché aprono interessanti finestre sulla natura, specchio del comportamento umano. Lo studio dei ricercatori torinesi ha sottolineato come i rituali di corteggiamento rappresentino un irrinunciabile sistema di comunicazione inter- e intraspecifico, che coinvolge, nei ragni del genere in esame, segnali visivi, tattili e chimici. Postura, vibrazioni, odori, permettono al maschio di comunicare alla femmina che lui è un partner della medesima specie, concetto fondamentale quando per un eccesso di somiglianza si rischia di sprecare tempo e risorse con un individuo inutile ai fini riproduttivi. Ma gli permettono anche di mostrarle la sua prestanza, e di evitare in tal modo il comportamento cannibalistico tipico di molte femmine di aracnidi. Il corteggiamento è uno dei più affascinanti e importanti rituali amorosi naturali. È un caleidoscopio di comportamenti, pratiche complesse e ritualizzate – inchini, danze, gesti stereotipati, suoni, odori – aventi come obiettivo la conquista di un partner con cui figliare. I più attivi in natura nel fare la corte sono i maschi, cui spetta in genere l'onere della conquista, mentre le femmine esercitano il diritto di scelta. In alcuni casi il corteggiamento non è che una breve premessa a una rapida copula, ma più sovente si tratta di rituali lunghi e complessi, indispensabili per trovare, persuadere, sincronizzare il partner corretto. Oggi per l'animale uomo il corteggiamento è una pratica desueta, e si assiste alla scomparsa di tutti quei comportamenti legati all'avvicinamento, alla presentazione, alla conoscenza, alla formazione della coppia che abbiamo ereditato nel corso dell'evoluzione dalla nostra componente animale, e sovente anche di quelli elaborati e messi a punto dalla nostra cultura. Non possiamo tacciarci di bestialità, visti i rigorosi moduli comportamentali di corteggiamento seguiti dagli animali prima di giungere al dunque, ma piuttosto impegnarci a riconoscere e rispettare le regole imposte dall'evoluzione, se necessario imparando anche dagli amici ragni.

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