Stampa questa pagina

Sorvegliati Speciali

Tecnologia e innovazione al servizio della ricerca sui Chirotteri

  • Francesco Grazioli Max Biasioli – SKUA Nature Group
  • maggio 2012
  • Mercoledì, 23 Maggio 2012

Lo studio dei pipistrelli rappresenta senza dubbio una frontiera ancora difficile da dominare con sicurezza e precisione. Si tratta infatti di un'attività alquanto complessa da svolgere, sia perchè spesso deve essere condotta durante la notte, sia perchè le location a volte risultano essere decisamente anguste e poco esplorabili, come ad esempio grotte, sotterranei ed edifici storici. Tuttavia si sente parlare di questi animali sempre più frequentemente, come se l'interesse nei loro confronti stesse aumentando sotto vari punti di vista. In realtà è proprio così: il grande pubblico grazie a diversi progetti ed eventi di sensibilizzazione sta scoprendo quanto i pipistrelli siano animali interessanti e soprattutto utili alleati nella lotta agli insetti fastidiosi per l'uomo quali mosche, tafani e zanzare. Contemporaneamente il mondo della ricerca, gli enti parco e le varie amministrazioni sono sempre più incalzati, da indicazioni di carattere nazionale e internazionale, a condurre studi sulla presenza delle diverse specie all'interno di SIC, ZPS, aree protette ed aree urbane a garanzia della buona conservazione delle popolazioni. Condurre le necessarie attività di monitoraggio rappresenta uno dei maggiori ostacoli nello studio dei chirotteri e spesso ci si vede costretti a rinunciare a molti progetti proprio per carenza di personale specializzato o costi troppo elevati. Nell'era dei tablets e degli smart-phones, in questi ultimi anni anche in campo ambientale si sono fatti discreti passi in avanti nello sviluppo di nuove tecnologie e metodologie applicative in grado di far luce su aspetti dell'universo faunistico finora poco conosciuti. Strumenti un tempo ingombranti e dai costi elevati o inaccessibili stanno progressivamente lasciando il passo alla miniaturizzazione e ad una loro diffusione sempre maggiore. Il vantaggio di questa "evoluzione tecnologica" è quello di poter disporre di una strumentazione di dettaglio sempre più fine e accurata per lo studio e l'analisi di gruppi difficili da seguire come nel caso dei pipistrelli. Inoltre il costo finale degli interventi risulta inferiore poichè la parte di acquisizione dei dati, quella cioè più onerosa in termini di tempo, è affidata alle apparecchiature tecnologiche e non all'uomo. Barriere fotoelettriche ad infrarossi, "orecchi elettronici" in grado di percepire "il non udibile" e sensori capaci di immortalare la più flebile emissione luminosa consentono oggi ai ricercatori di poter svolgere indagini sempre più esaurienti in ambienti oscuri come quelli che utilizzano i chirotteri, permettendo di acquisire tutta una serie di informazioni nuove e non viziate da comportamenti di stress dovuti alle catture. La tecnica di cattura degli individui, infatti, utilizzata abbonantemente in tempi non troppo lontani è destinata ad un deciso ridimensionamento, grazie appunto alla presenza di metodologie alternative che in moltissimi casi consentono di non dover maneggiare animali estremamente delicati. Con appositi data-logger (veri e propri computer per la registrazione dei dati di transito) si possono stimare numericamente le popolazioni che frequentano i rifugi facendo luce su come questi ultimi vengano frequentati tanto nell'arco di una nottata quanto in un anno, senza nemmeno dover disturbare la colonia con la presenza dei ricercatori. Volendo poi aumentare il dettaglio di indagine, grazie all'impiego di sofisticate attrezzature fotografiche operanti nello spettro dell'infrarosso, si possono censire le specie (talvolta i singoli individui!) con un altissimo grado di precisione, non sempre assoluto ma, comunque, spesso più che sufficiente per la conservazione del sito e delle specie presenti in una determinata area. Sempre utilizzando le foto all'infrarosso o le termocamere è possibile ad esempio stabilire se alcune opere che spesso vengono realizzate per la conservazione dei pipistrelli (come grate nei siti sotterranei, passaggi per l'uscita e l'entrata dalle colonie, etc..) siano realmente funzionali alle specie e (come a volte capita) non ne ostacolino i naturali movimenti. Un'indagine oggettiva con queste strumentazioni, corredata da immagini ad alta definizione ed impatto zero, è in grado di chiarire difficili aspetti, ancora avvolti dal mistero, quali lo stadio di avanzamento di gravidanze e svezzamento, la presenza di specie difficili da censire che spesso possono sfuggire ai controlli bioacustici, le interazioni sociali che si vengono a creare durante il periodo di swarming (quando cioè i pipistrelli cominciano a frequentare insistentemente i siti scelti per gli accoppiamenti e per superare il periodo invernale), le altezze di volo, e moltissimi altri aspetti ecologici. Insomma, la tecnologia che a volte ci spaventa o che non capiamo, sta riusciendo a metterci a disposizione strumenti in grado di studiare in modo nuovo e approfondito gli aspetti più nascosti ed intriganti di questi animali. L'implementazione dei nuovi sistemi avanzati per il monitoraggio della chirotterofauna diverranno un valido alleato nello svolgimento delle valutazioni di impatto ambientale relative alle reti viarie, al consumo di suolo e banalizzazione territoriale, oltre che nella progettazione e gestione degli impianti eolici e in tutte quelle situazioni dove la realizzazione di infrastrutture antropiche possono dar vita a conflitti in cui ad avere la peggio per ora sono soprattutto le sempre più esigue popolazioni di pipistrelli.

SKUA Bat Centre Nasce in collaborazione con il Parco Fluviale del Po e dell'Orba uno dei primi centri dedicato alla divulgazione, alla conservazione ed il monitoraggio dei pipistrelli aperto a studiosi, appassionati e famiglie. All'interno delle strutture fruitive della Riserva Naturale Palude di San Genuario (Fontanetto Po – Vercelli) è stato predisposto un centro informazioni con allestimenti ad hoc in cui è possibile ricevere informazioni su tutte le tipologie di bat-box (cassette nido artificiali per pipistrelli) ed in generale su come si studiano i chirotteri e cosa può fare ogni cittadino per incentivarli e proteggerli anche nella propria casa o giardino. All'interno della Riserva, inoltre, grazie alla collaborazione tra SKUA Nature e SCHWEGLER/Nature Protection s.r.l. sono state posizionate circa 150 bat-box che renderanno il sito un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per tecnici e studiosi interessati a monitorare l'evoluzione della chirotterofauna dell'area. Ad inizio marzo ad esempio, è stato organizzato un cantiere didattico sull'installazione di bat-box che ha visto partecipanti provenienti da diverse regioni, interessati ad imparare le tecniche di installazione di questi utili sistemi di conservazione. Il centro, oltre alla divulgazione, si propone come punto di riferimento per enti parco, amministrazioni pubbliche e società che si occupano di VIA e VAS, per il monitoraggio di ordini specifici e la redazione di piani di gestione e conservazione vantando attrezzature all'avanguardia e collaboratori dalla grande esperienza. Nel breve periodo saranno implementate le attività del centro con l'organizzazione e la predisposizione di nuovi progetti ed eventi. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure visitare il centro visite della Riserva Naturale Palude di San Genuario aperto tutte le domeniche dalle 10.30 alle 17.00.

Potrebbe interessarti anche...

Questo parente del fagiano, dal comportamento gregario e dalla silhouette rotondeggiante, si è d ...
Pochi animali godono di fama peggiore nell'immaginario collettivo. I serpenti sono stati di volta ...
Fortemente sensibili all'innalzamento delle temperature, al prolungarsi dei periodi di siccità e ...
Mentre nella maggior parte d'Italia iniziavano i preparativi per il cenone di San Silvestro, a Ve ...