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Schiuse le uova di due coppie di gipeto nel Mercantour

Intanto, sul versante piemontese, si sta trepidando per sapere se anche la coppia di gipeti delle Valli di Lanzo, si stia riproducendo. Nelle prossime settimane sarà possibile avere ulteriori notizie, poiché lo sciogliersi della neve favorirà gli spostamenti e di conseguenza il controllo dei nidi

  • Luca Giraudo
  • Aprile 2018
  • Martedì, 24 Aprile 2018
 Foto arc. CeDrap Foto arc. CeDrap

Schiuse le uova di due coppie di gipeto in Val Tinée. Nei giorni di Pasqua nella Valle del Parc national du Mercantour sono nati due gipeti. Il primo è della coppia formata da Rocca (liberato nel 2007 nel Mercantour) e da Girasole (Alpi Marittime 2008), mentre il secondo è della coppia Bonette di cui è nota la sola identità della femmina, Bellemotte rilasciata nel 2012 nel Vercors.
Una notizia di cui gioire e che richiede di incrociare le dita perché la fase che precede l'involo (ca 120 gg) è ancora molto delicata e difficile.

Altre due coppie si sono insediate poco al di là del confine italiano, poco a Nord del Parco del Mercantour, fra le Valli Ubayette e alta Ubaye. Per una di queste, formata da Stephan, (rilasciato nel Vercors) e da Cuneobirding, femmina liberata nel Parco delle Alpi Marittime nel 2006, è stato accertato in questi giorni il fallimento, mentre per l'altra il controllo è particolarmente difficoltoso, poiché il nido è posto a 3000 metri, in fondo a un vallone lungo e pericoloso per il pericolo di valanghe.

I colleghi del Parc national du Mercantour e i numerosi volontari sono all'opera per poter raccogliere informazioni da condividere con tutti i partner del progetto di reintroduzione e i numerosi appassionati europei.

Intanto, sul versante piemontese si sta trepidando per sapere se la coppia delle Valli di Lanzo, che nel 2017 pare abbia deposto ma poi fallito, si stia riproducendo. Gli appassionati soci del Gruppo Aquile e Avvoltoi delle Valli di Lanzo stanno seguendo l'evolversi della situazione, ma i due gipeti, insediatisi anch'essi in un'area accessibile solo dalla tarda primavera, non sono facilmente osservabili.

Nelle prossime settimane sarà possibile avere ulteriori notizie, poiché lo sciogliersi della neve favorirà gli spostamenti e di conseguenza il controllo dei nidi.

 

 

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