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Perché il cielo è azzurro

Chi di noi almeno una volta nella vita non si è domandato perché il cielo è azzurro? Il mondo che conosciamo e osserviamo ogni giorno è fatto di mille colori e altrettante sfumature, dal giallo delle foglie d'autunno al verde dei prati, dal bianco intenso della neve al nero della notte, dal rosso della luce del tramonto al turchese di un basso fondale marino...

  • Stefano Camanni
  • gennaio 2010
  • Mercoledì, 27 Gennaio 2010

In realtà questo meraviglioso mondo di colori non è altro che una costruzione del nostro cervello. Potremmo dire che quello che vediamo è così perché il nostro cervello ce lo fa vedere in questo modo. Alla base di tutto c'è la luce che si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza e a ciascuna onda corrisponde un colore. Quello che vediamo come colorato non è altro che luce che si riflette ed entra a contatto con i nostri occhi in lunghezze d'onda differenti. Il nostro occhio riesce a percepire solo una piccola parte delle onde luminose presenti in natura, con una gamma di colori che va dal rosso al violetto, grazie alla presenza sulla retina dei fotorecettori che catturano la luce e la trasformano in segnali che vengono poi trasmessi al cervello.
Tra i mammiferi solo gli esseri umani, alcuni primati e poche altre specie sono in grado di vedere i colori. Il mondo che
ci circonda quindi non è così com'è ma
è così come ciascuno lo può vedere.
Al nostro mondo fatto di mille colori si affiancano mondi in bianco e nero, mondi sfumati o ancora mondi lontanissimi dal nostro che non vengono percepiti con la vista ma con l'olfatto o l'udito.
Ma torniamo alla domanda iniziale.
La luce bianca dei raggi solari, che è la combinazione di tutti i colori, arriva a contatto con l'atmosfera e qui viene in parte assorbita e deviata. La componente azzurro-blu del raggio di luce è quella che subisce deviazioni maggiori, sparpagliandosi per tutto il cielo e facendo apparire il cielo di colore azzurro.
Una pentola d'oro
Si dice che alla base dell'arcobaleno si trovi una pentola d'oro. In realtà, man mano che ci spostiamo, l'arcobaleno si sposta con noi o sparisce, lasciandoci a bocca asciutta. Ma che cos'è l'arcobaleno? Non è altro che un effetto ottico creato dalla luce bianca solare che, passando attraverso le goccioline d'acqua presenti nella bassa atmosfera, viene scomposta nei 7 colori dell'iride.
Affinché si possa vedere l'arco luminoso sono necessari un particolare angolo di incidenza dei raggi solari e la presenza nell'aria di goccioline d'acqua di una certa dimensione.
Notti polari
C'è chi affronta il gelo di un viaggio invernale verso il circolo polare artico solo per poter ammirare questo spettacolo della natura. Si tratta delle aurore boreali, ovvero di archi, bande o fasci di luce, di colore e luminosità variabile, che appaiono nello scuro delle lunghe notti polari. Alla base del fenomeno ci sono delle particelle emesse dal sole che vengono deviate dal campo magnetico terrestre e attratte dai suoi poli. Arrivate a contatto con la ionosfera, interagiscono con l'azoto e l'ossigeno che si eccitano, emettendo questi particolari effetti luminosi.
Un mondo tutto blu
Nelle acque del mare si nasconde un mondo del tutto particolare, così diverso da quello che tutti noi conosciamo. Anche i colori non fanno eccezione. L'acqua infatti si comporta da filtro e man mano che si scende in profondità assorbe le varie frazioni luminose, a cominciare dal rosso, per passare poi al giallo e al verde. Sotto i 15-20 metri di profondità la luce è praticamente monocromatica, da un azzurro a un blu intenso. Un mondo tutto blu.
Bianco e nero
Alcuni artisti ritengono che il bianco e il nero siano dei "non colori". Un oggetto, come un blocco di neve, che riflette tutte le onde luminose appare infatti bianco, ovvero non è altro che il risultato della somma di tutti i colori. All'opposto un oggetto che assorbe tutte le onde viene visto dai nostri occhi come nero, ovvero privo di colori. In tutti gli altri casi qualsiasi cosa ci appare colorata.

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