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L'upupa ha trovato una nuova casa

Una rigenerazione urbana a Parma di quasi mille metri quadrati, realizzata grazie a una grande donazione: è la nuova Sede nazionale della Lipu, il cui storico simbolo è l'upupa. Abbiamo chiesto a uno dei suoi responsabili quali sono gli obiettivi di questo ambizioso progetto e la strada percorsa fin qui. 

 

  • Alessandra Fassio
  • Novembre 2022
  • Lunedì, 7 Novembre 2022
Foto Pixabay - logo p.g.c. LIPU Foto Pixabay - logo p.g.c. LIPU

E' stata inaugurata il 15 ottobre scorso, a Parma, la nuova sede nazionale della Lipu, battezzata Casa Lipu. E' una struttura nata dall'acquisto e dalla rigenerazione di un capannone industriale dismesso da anni e situato nei pressi della Stazione ferroviaria della città emiliana, che già da tempo ospita il quartier generale dell'associazione.
Grazie a una importante donazione ad hoc, l'edificio è stato oggetto di una completa ristrutturazione edilizia, progettata dall'architetto Gianluca Mora, anche direttore dei lavori, che ha mirato al miglioramento energetico dell'edificio e alla realizzazione di un giardino per uccelli e insetti con recupero dell'acqua piovana.

"Sono stati due anni di lavoro intenso, partiti grazie a una cospicua donazione e proseguiti con tanto impegno da parte dei volontari, spiega Riccardo Ferrari, componente del Consiglio direttivo della LIPU. Si tratta di circa 900 metri quadrati, dislocati su due piani, in una struttura moderna e avveniristica, nel quartiere San Leonardo. Originariamente l'edificio, costruito nel 1935, era un laboratorio artigianale poi divenuto un magazzino di stagionatura di formaggi. L'intervento di riqualificazione ha mantenuto sostanzialmente la struttura originaria ma con importanti modifiche, come il miglioramento delle prestazioni energetiche, l'adeguamento sismico, la sostituzione dei serramenti, l'inserimento di lucernari in copertura, allo scopo di ottenere un'ampia illuminazione e aerazione naturale, e di un impianto di pannelli fotovoltaici per circa 20 Kw/h. E' inoltre stata realizzata una piattaforma elevatrice di collegamento tra i due piani interni al fine di eliminare le barriere architettoniche. Tutto questo è stato possibile grazie ad un grande lascito da parte di una socia della Lipu, affinchè l'associazione potesse avere una nuova sede di proprietà. Considerata la portata dell'intervento, è stato un lavoro svolto in grande economia e nell'ottica del massimo recupero possibile dell'esistente, sebbene con speciale cura e attenzione alla qualità dell'opera".

Gli spazi della nuova casa dell'upupa

"Una sala multifunzione di circa 100 mq, all'interno del fabbricato e tecnologicamente dotata, è stata dedicata alla donatrice, la signora Adriana, benefattrice che ha reso possibile la realizzazione di Casa Lipu, continua Ferrari. Nel cortile interno è stata creata un'area verde, di circa 180 mq, composta da due vasche che ospitano un giardino per gli uccelli e uno destinato agli insetti, con la sistemazione di piante, mangiatoie, bugs hotel e raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione. Sono inoltre state installate, nella facciata est, cassette nido per i passeri, codirossi e cince. Dopo un lungo lavoro ne è scaturito un edificio di classe energetica A4, ovvero ad altissima prestazione energetica globale. Inoltre, la scommessa vinta, è stata quella di aver ridato vita a una stuttura abbandonata in nome della sostenibilità e contro il consumo di suolo".

Cosa sono rifugi climatici

I rifugi climatici sono un progetto che nasce dalle conseguenze del cambiamento climatico che sta causando riduzioni importanti degli areali di riproduzione della fauna selvatica. L'obiettivo è creare aree da destinare agli uccelli d'alta quota colpiti dal riscaldamento globale, una sorta di luoghi sicuri dove riposare e dove trovare cibo. Quest'idea è stata raccontata in una mostra (aperta fino al 28 febbraio) all'interno di Casa Lipu.

"È nelle zone di alta quota che dovranno nascere questi rifugi, laddove il clima si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto al normale. Particolarmente sensibili a questo problema sono gli uccelli, in particolare la pernice bianca, il fringuello alpino, il sordone e lo spioncello, che infatti sono le quattro specie 'target' di uno studio effettuato per capire a che punto di non ritorno siamo arrivati. I rifugi climatici sono aree chiave che possono permettere la sopravvivenza a specie e habitat minacciati dai cambiamenti climatici che vanno a integrare la rete delle aree protette esistenti. Sono luoghi in cui il degrado ambientale, il disturbo e altre interazioni di origine antropica dovranno essere ridotti per consentire la sopravvivenza di queste specie. È proprio in occasione dell'inaugurazione di Casa Lipu che è stato presentato il progetto, che avrà spazio per crescere e tempo per farsi conoscere dal pubblico".

E in Piemonte, ci sono stati lasciti così importanti?" A Torino c'è una sede Lipu di divulgazione e progettazione nata anch'essa grazie a una piccola donazione di un socio. Sempre in Piemonte l'Oasi ornitologica di Crava Morozzo, in provincia di Cuneo, è stata la prima nata in Italia grazie a lasciti e donazioni di terreni poi riconvertiti e rinaturalizzati e attualmente è uno dei più importanti ambienti umidi del Piemonte meridionale. Dopo la pandemia, sono riprese le iniziative Lipu anche a Torino, con attività e incontri gratuiti. Sul sito e sulla pagina Facebook della Lipu si può trovare la programmazione delle iniziative, tra cui corsi di bird gardening per imparare a trasformare il giardino - ma anche un terrazzo, un balcone o addirittura un davanzale - in un vero giardino degli uccelli e poter quindi fotografare i graditi ospiti pennuti", spiega Ferrari. 

Le attività di Casa LIPU

Alla sostenibilità ambientale e alla qualità degli spazi si aggiunge la funzione sostanziale di Casa Lipu, che oltre a ospitare gli uffici nazionali, si propone come luogo di sviluppo delle attività di conservazione e di cultura ecologica dell'associazione con eventi, forum scientifici, workshop, incontri di BirdLife International e la progettazione di attività per la conservazione della natura e promozione della cultura ecologica. Un luogo, insomma, che fa da base, supporto e propulsione per le grandi sfide ambientali e culturali che attendono l'associazione.

I soci sono fondamentali per la Lipu perché essere in tanti aiuta. Per iscriversi è possibile visitare il sito dell'associazione e la sezione torinese è raggiungibile a questo link, dove si trovano tutte le informazioni. L'iscrizione dà diritto all'ingresso nelle Oasi e a partecipare a tutte le iniziative in Italia, dove attualmente i soci sono circa 1.500.

Si può inoltre inoltre ricevere Ali, la rivista della Lipu, dedicata a chi ha la passione per la natura e dove sono trattati argomenti naturalistici, ma anche di arte e cultura.

 

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