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Un anello tra boschi, laghi e cascine nel Parco La Mandria

La vasta area protetta del Parco naturale La Mandria permette di effettuare lunghe passeggiate tra boschi, prati e antiche cascine a pochi chilometri dall'area urbana torinese, con l'opportunità di raggiungere il parco in bus dal centro di Torino.

  • Testo e foto di Furio Chiaretta
  • Maggio 2023
  • Giovedì, 18 Maggio 2023
La rotta Gallino nel bosco La rotta Gallino nel bosco

Il Parco naturale La Mandria è stato istituito dalla Regione Piemonte nel 1978, grazie all'acquisto di una vasta porzione della tenuta di caccia del Re Vittorio Emanuele II. L'area protetta si estende su 6556 ettari e conserva il più importante residuo della foresta originaria che in un remoto passato copriva la Pianura padana. Il parco è solcato anche da una fitta rete di ruscelli e canali, mentre il torrente Ceronda scorre in prossimità della parte meridionale della tenuta di caccia e la attraversa per un tratto: boschi, corsi d'acqua e alcuni laghetti artificiali (fatti realizzare dal Re) fanno del parco un'area preziosa per la biodiversità, con la presenza di animali protetti, come il tritone crestato, il luccio e numerose specie di pipistrelli, coleotteri e farfalle. Nei vasti spazi del parco vivono liberamente cervi, daini, lupi, volpi, cinghiali, lepri, scoiattoli, tassi, ma vi sono anche grandi cascine fatte costruire da Vittorio Emanuele II: molti degli antichi edifici sono stati ristrutturati e ora ospitano strutture ricettive e di ristorazione, oppure organizzano attività con i cavalli.

I boschi e i prati dell'area protetta sono attraversati da una rete di strade quasi sempre rettilinee - le rotte di caccia - che si intersecano non solo negli incroci, ma anche nei caratteristici rondò. Per ragioni di sicurezza e di tutela naturalistica alcune rotte sono chiuse al transito o si possono percorrere solo con le visite guidate. Ma le strade aperte (indicate in nero sulla mappa in distribuzione all'ingresso Ponte Verde) sono comunque molte e permettono di effettuare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, come l'anello che proponiamo, che si può variare o abbreviare utilizzando la mappa e i cartelli indicatori presenti negli incroci e nei rondò.

Invece è ancora chiuso al transito il bel Viale dei Roveri, che attraversa la zona centrale del parco, per i lavori di messa in sicurezza degli alberi danneggiati dalla bufera del 30 giugno 2022.

Utili pannelli informativi permettono di conoscere la fauna, la vegetazione e le vicende degli antichi edifici della tenuta di caccia reale, come la Villa dei Laghi e l'imponente Borgo Castello, a cui si può salire al termine della passeggiata, per visitare gli Appartamenti reali e la Galleria delle carrozze.

Arrivare in auto

Dalla tangenziale di Torino si esce allo svincolo per Venaria, si percorre corso Garibaldi, che diventa via Cavallo e, usciti dalle case, alla rotonda si va a sinistra, si passa il ponte Amedeo di Castellamonte sul torrente Ceronda e subito dopo, alla rotonda, si svolta a destra sulla strada che contorna i parcheggi della Reggia, poi si svolta a destra su viale Carlo Emanuele II, che si percorre fino al parcheggio presso l'ingresso Ponte Verde del parco (la sosta è vietata lungo il viale, ma è tollerata sul terreno sterrato tra gli alberi e il muro delle fabbriche, dove non ci sono altri cartelli di divieto).

Arrivare in bus

Si può raggiungere il parco con il bus GTT Venaria Express che parte da Torino (via Fiocchetto), ferma in piazza Vittorio Veneto, piazza Castello, piazza XVIII dicembre, raggiunge la Reggia di Venaria e poi entra nel Parco La Mandria, fa fermata al Ponte Verde e capolinea al Borgo Castello.

Il sabato e la domenica il biglietto costa 7,00 € ed è valido per tutta la giornata e per il ritorno, con salita e discesa libera nelle fermate intermedie. Dal martedì al venerdì il biglietto costa 1,70 € + 1,70 per andata + ritorno: sono validi gli abbonamenti e i biglietti urbani, ma è necessario acquistare a Torino o a Venaria anche il biglietto per il ritorno, poiché non vi sono rivendite interne al Parco. Il lunedì non c'è questo bus, poiché la Reggia è chiusa.

Il percorso a piedi

Dal parcheggio si attraversa il Ponte Verde sul torrente Ceronda camera-2112207 960 720 e si entra nel parco dall'ingresso principale. Sulla destra vi è la casetta del punto informativo dell'Ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali, dove si può ritirare gratuitamente una utile mappa a colori. Si prosegue sullo stradello di destra, che passa a fianco del punto informativo (fontana, cartelli per: Tre cancelli, cascine Brero, Oslera, Rampa). Si lascia un ramo sulla sinistra e si prosegue diritto sullo stradello che si inoltra nel fitto bosco (foto apertura) e dopo una salitella giunge a un bivio a T (10 min; qui si arriva anche dal vicino ingresso Tre cancelli).

Si svolta a sinistra (non ci sono cartelli indicatori) sulla Rotta Roppolo, che dopo un tratto nel bosco costeggia un vasto prato, lungo un viale alberato camera-2112207 960 720, fa due lievi svolte e prosegue lungo il prato, qui accessibile al pubblico, giungendo a un altro bivio a T (15 min, tavoli pic-nic).

Si svolta a destra, sulla Strada dell'Uno che va diritta tra vasti prati camera-2112207 960 720 con lo sfondo delle montagne della Val Ceronda e giunge al Rondò dell'Uno, dove si incrociano 3 strade con angoli di circa 60° fra ognuno dei 6 rami (10 min).

Si prosegue sul 2° ramo verso sinistra, seguendo le indicazioni per Cascina Oslera e si percorre a lungo la Rotta Oslera, che va perfettamente diritta verso nord-ovest per 3 chilometri, con lievi saliscendi tra boschetti, toccando il Rondò del Due e poi il Rondò del Tre. La Rotta Oslera continua diritta e un po' noiosa, a poca distanza dal lungo, rettilineo muro di recinzione del parco, oltre il quale corre la strada "direttissima" per le Valli di Lanzo (nei tratti fuori dal bosco si sente il rumore di auto e camion). Infine un viale di giovani alberi (dove è in corso un ripopolamento con tigli, biancospini e ciliegi selvatici) annuncia un bivio (45 min).

L 'itinerario prosegue a sinistra, sulla Rotta Bottion, ma prima di seguirla si può andare diritto arrivando subito alla Cascina Oslera, trasformata in struttura ricettiva e di ristorazione; dai tavolini del bar si prosegue nell'area pic-nic, da cui si raggiunge la Rotta Bottion camera-2112207 960 720. Questa bella strada si inoltra nel bosco tra grandi alberi e presto inizia a costeggiare il Lago Cristoforo camera-2112207 960 720 che appare sulla destra tra la vegetazione. Poi anche a sinistra compare l'acqua: si tratta di un ramo del Lago Grande che con la sua forma arcuata avvolge il promontorio con il Castello dei Laghi. Il pregevole edificio, noto anche come Villa dei Laghi, si intravede sulla sinistra, al di là di un muro di cinta: venne realizzato per il Re insieme ai laghetti artificiali che lo circondano ed è previsto il suo recupero. Poco dopo la strada passa tra l'altro ramo del Lago Grande e il piccolo Lago della Strada, prosegue nel bosco e poi scende verso il Ponte Rosso camera-2112207 960 720. Presso il ponte si vede a sinistra il Viale dei Roveri che attraversa la parte centrale del parco e conduce direttamente al Borgo Castello: ma la bufera del 30 giugno 2022 ha schiantato molti alberi e il viale è ancora chiuso per i lavori di messa in sicurezza degli alberi danneggiati dal vento.

L'itinerario quindi prosegue sulla Rotta Bottion, che attraversa il Ponte Rosso e va in lieve salita, costeggiando una zona desolata, dove sono in corso lavori di riforestazione, che hanno visto il taglio del bosco di querce rosse (specie di origine americana) a cui seguirà il piantamento di essenze autoctone. La Rotta Bottion torna tra gli alberi e arriva al Rondò dei Boschi (30 min): se si percorre l'itinerario in bicicletta, si può effettuare una lunga digressione sulla Rotta dei Boschi fino alla Cascina Peppinella (4 km a/r).

A piedi invece è preferibile proseguire diritto sulla Rotta Bottion, che continua nel fitto bosco, fa una curva a sinistra dove diventa asfaltata e scende, con un tornante a destra, al bivio (10 min) presso la Cascina Rubbianetta.Proseguendo diritto, con una breve digressione si transita di fronte alla scenografica cascina a forma di ferro di cavallo camera-2112207 960 720 e si arriva alla chiesetta di San Giuliano, dove si trova un'area pic-nic (fontana e tavoli al riparo dalla pioggia, 5 min a/r).

Tornati al bivio presso la Cascina Rubbianetta, si prosegue diritto sull'asfalto di Strada Rubbianetta, con a destra campi e maneggi, e a sinistra - poco discoste dalla strada - la Cascina Romitaggio e poi la Cascina Comba, utilizzata per attività di manutenzione del parco. Si arriva così alla bella Cascina Vittoria camera-2112207 960 720 che si può contornare svoltando a destra e poi a sinistra lungo l'edificio, realizzato nel 1860-63 e ora utilizzato per corsi di equitazione, battesimi della sella, visite in carrozza trainata da cavalli (25 min).

Completato il giro intorno alla cascina, si prosegue su strada Rubbianetta, si attraversa subito il rio Valsoglia camera-2112207 960 720 dove la strada piega a sinistra e dopo pochi passi si trova sulla destra un bivio con il cartello per il Ponte Verde: si lascia l'asfalto e si prosegue su un piacevole vialetto alberato camera-2112207 960 720, con il fondo di terra ed erba, che termina in un bivio a T (15 min). Si svolta a destra e subito a sinistra, raggiungendo la vicina Cascina Prato Pascolo(se si vuole visitare il Borgo Castello, dal bivio a T si va a sinistra e poi ancora a sinistra sulla Strada dell'Otto che con alcune svolte sale al Borgo Castello).

Attraversata l'aia della Cascina Prato Pascolo camera-2112207 960 720, che ospita bar, ristorante e noleggio biciclette, si prosegue diritto su uno stradello ombreggiato da un filare di alberi, tra prati con tavoli per il pic-nic, assai frequentati nei giorni festivi. Giunti in vista del torrente Ceronda, si svolta a sinistra sullo stradello asfaltato che costeggia il corso d'acqua, arrivando subito all'ingresso del Ponte Verde, dove si conclude l'itinerario ad anello (10 min).

Informazioni utili

Dislivello: 100 m.

Tempo complessivo: 2.55 ore.

Difficoltà: T, su stradelli e viottoli pianeggianti

Periodo consigliato: autunno, inverno, primavera; possibile chiusura del parco in caso di maltempo o dopo nevicate o piogge prolungate o forte vento.

Mappa: Parco naturale La Mandria, scala 1:15.000 in distribuzione gratuita al punto informativo del Ponte Verde, oppure visibile sul sito www.parchireali.it.

Informazioni: punto informativo dell'Ente di gestione dei Parchi reali, all'ingresso Ponte Verde, tel. 011 4993381, aperto dal martedì alla domenica (chiuso il lunedì), orari sul sito www.parchireali.it/parco.mandria

Previsioni meteo: www.nimbus.it

Note: l'accesso al parco è vietato a qualunque specie animale, quindi i cani non possono entrare, neppure al guinzaglio; è vietato camminare fuori dalle strade e dalle rotte aperte al transito; sono accessibili solo i prati dove sono allestite le aree pic-nic.

Orari: il parco è circondato da un muro lungo 30 km, in cui si aprono alcuni cancelli che vengono aperti alle 8 del mattino, mentre l'ora di chiusura varia a seconda delle stagioni e dell'ora legale:

- ore 20 da fine marzo (giorno che precede l'inizio dell'ora legale) al 30 settembre;

- ore 19 dal 1° ottobre a fine ottobre (giorno di ripristino dell'ora solare).

- ore 17 da fine ottobre (giorno di ripristino dell'ora solare) al 9 febbraio;

- ore 18 dal 10 febbraio a fine marzo (giorno che precede l'inizio dell'ora legale);

Mappa dell'itinerario

* Furio Chiaretta è giornalista e "sentierologo": progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d'Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino; I sentieri più belli tra laghi, panorami e rifugi del Trentino; Rilassanti escursioni tra le montagne vicino a Torino, con Edizioni del Capricorno.