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Al Mombarone anche senza correre

Allo sbocco della Val d'Aosta sulla pianura la classica salita a una delle cime simbolo del Piemonte.

  • Filippo Ceragioli
  • Agosto/Settembre 2012
  • Venerdì, 31 Agosto 2012

Il Mombarone (ufficialmente Colma di Mombarone) è una di quelle montagne che non passano inosservate, neanche da lontano: con i suoi 2371 metri di quota domina infatti visivamente buona parte del Canavese e del Biellese. La sua cima fu scelta per celebrare l'anno santo del 1900 con la costruzione di una grande statua di Cristo Redentore, realizzata nell'agosto di quell'anno e benedetta il 23 settembre 1900. Si tratta di uno dei 19 monumenti voluti dal papa Leone XIII per celebrare i 19 secoli trascorsi dell'era cristiana e collocati su altrettanti luoghi elevati sparsi per l'Italia. La statua del Cristo, che poggia su un alto basamento di pietra, venne abbattuta da un fulmine nel 1948 e fu ricostruita nel 1991. Poco sotto la cima della montagna sorge il rifugio Mombarone, della Pro-loco del santuario di Graglia e i cui gestori offrono piatti della tradizione gastronomica locale realizzati con ingredienti in buona parte di loro produzione. Per chi non se la sentisse di affrontare l'escursione proposta, piuttosto lunga, il panoramico Bric Paglie (1859 m) è comunque un ottimo punto di arrivo. La zona offre in particolare un interessantissimo colpo d'occhio sulla Serra e su tutto l'Anfiteatro Morenico di Ivrea, l'enorme cerchia detritica depositata dall'antico ghiacciaio Balteo allo sbocco della Valle d'Aosta. Oltre che per gli escursionisti il Mombarone è un punto di riferimento anche per gli appassionati della corsa in montagna, essendo la meta di due delle più classiche competizioni piemontesi di questa disciplina. Si tratta dalla Graglia-Mombarone, che termina al rifugio dopo 9 km e 1500 metri di dislivello, e della ancora più nota Ivrea-Mombarone. Questa seconda gara è giunta nel 2011 alla 35^ edizione e con i suoi più di 2100 metri di dislivello e i circa 20 km di sviluppo rappresenta per molti podisti della zona la corsa per eccellenza, quella che almeno una volta nella vita devi avere portato a termine. Avvicinamento: raggiunta Graglia (un paese che dista 12 km da Biella e 25 da Ivrea) si prosegue seguendo le indicazioni prima per l'omonimo santuario, che tra l'altro è piuttosto interessante da visitare. Di qui si sale alla località Bossola dove si posteggia l'auto appena sbucati a ''T'' sul Tracciolino, la panoramica strada collega Andrate con il Santuario di Oropa tenendosi attorno a quota 1000. Salita: attraversato il Tracciolino si imbocca verso monte un sentiero che sale nel bosco (segnavia B11) ed esce poi sui pascoli raggiungendo prima l'Alpe Amburnero di sotto (1417 m, nei pressi della quale termina un rustico sterrato proveniente dal basso) e quindi, con un tratto piuttosto ripido, l'Alpe Amburnero di sopra. Qui il nostro sentiero confluisce nell'itinerario che sale da San Carlo di Graglia (segnavia B7), che seguiremo fino al termine. Ancora in decisa salita si raggiunge il panoramico Bric Paglie (1859 m) oltre il quale la pendenza diminuisce. Si prosegue ora sul crinale che divide il vallone del torrente Janca da quello del Viona, dove alcuni vistosi ometti di pietra segnalano una serie di cocuzzoli disposti in sequenza. Poco sotto quota 2000 il sentiero riprende a salire con decisione e, lasciatasi a sinistra una diramazione, evita alcune asperità del crinale raggiungendo una sorta di colletto dal quale si gode di un bel colpo d'occhio sul piccolo Lago Pasci. Dopo aver percorso un breve tratto quasi pianeggiante il sentiero ricomincia a salire a breve distanza dal costolone sud-est verso l'ormai ben visibile sommità della montagna. Raggiunto il rifugio Mombarone con poco più di 50 metri di dislivello si guadagna infine la vetta e il massiccio monumento che la sovrasta. Chi a questo punto avesse ancora un po' di energie da spendere potrà proseguire verso la Punta Tre Vescovi (2344 m). Questa, come suggerisce il nome, è collocata alla convergenza di tre diocesi, ovvero quelle di Ivrea, Aosta e Biella. Per raggiungerla si dovrà proseguire, inizialmente in lieve discesa, lungo il crinale che dirigendosi verso nord-est separa il Biellese dal Canavese. Superata una poco marcata insellatura a circa 2320 metri di quota si risale poi per erba e pietrame alla punta, dove sorge un cippo in pietra sormontato da un lastrone ottagonale e da una placca metallica collocata nell'agosto 2009 dai tre comuni i cui territori raggiungono la cima della montagna: Lillianes, Settimo Vittone e Graglia. Per fare ritorno al rifugio si può utilizzare una traccia di sentiero che staccandosi in piano verso sinistra evita di dover risalire fino al monumento. Discesa: per la via percorsa in salita. La partenza dell'escursione è in località Bossola (960 m), l'arrivo alla: Colma di Mombarone (2371 m). Il dislivello in salita: circa 1400 m (900 per il Bric Paglie), il tempo complessivo: 6.30 ore (circa 4 se ci si ferma al Bric Paglie), ilSegnavia: B11 tra la Bossola e l'Alpe Amburnero di sopra, B7 fino al Mombarone Info sul rifugio: tel. 015 442406, cell. 339 1976984; www.prolocosantuariodigraglia.it/Mombarone. Filippo Ceragioli