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Interviste impossibili - Konrad Lorenz

Vienna 1903 – Altenberg 1989

  • Mariano Salvatore
  • marzo 2010
  • Martedì, 30 Marzo 2010

Konrad Lorenz è considerato il padre dell'etologia moderna. Siamo pronti a conoscere la sua avvincente carriera, ma prima dobbiamo attendere che finisca di accudire i suoi affezionatissimi animali.
Professor Lorenz, come vedo, vive circondato da molti animali, ma non ci sono oche: eppure le oche le hanno portato fortuna, grazie a loro ha vinto il premio Nobel per la medicina.
Ah, le mie amate ochette, quanti bei ricordi...
Molti si chiedono come sia nata l'idea di usare le oche selvatiche per studiare le componenti innate del comportamento.
Che vuole che le dica: ero appena tornato da una vacanza a Parigi, e lì, com'è noto, sono maestri nella preparazione del paté de foie gras...
Non vorrà dire che le stava allevando per...
Beh!, l'idea iniziale era quella: ma poi i teneri sguardi di quei piccoletti mi hanno conquistato e così ho ceduto passando a fini più nobili.
Leggo dal suo curriculum che si è occupato a lungo di epistemologia evoluzionistica, elaborando un'interpretazione biologica e filogenetica dell'apriorismo kantiano... Sinceramente, non ho capito di cosa si tratti.
Ho semplicemente studiato quanto i nostri comportamenti sono simili a quelli degli animali, anche se facciamo di tutto per nasconderlo. E spesso l'uomo si vergogna della propria "banalità" e tenta di mascherarla con inutili orpelli.
Il suo libro più noto è l'Anello di Re Salomone. Il libro racconta del linguaggio degli animali e delle analogie tra il loro comportamento e quello umano. Alcuni biologi l'hanno accusata di essere troppo antropomorfista. Che cosa risponde a costoro?
"Bacchettoni", ecco cosa sono. La mia era una teoria innovativa e soprattutto nel mondo accademico le novità fanno paura. Ho sempre rispettato gli animali, senza mai attribuirgli caratteri umani, né considerandoli semplici oggetti di ricerca, o ancor peggio pupazzetti con cui trastullarsi.
D'accordo, ma non si arrabbi: dopo tutto le sue teorie sono largamente condivise e lei è considerato il padre dell'etologia...
Sarebbe meglio dire la "madre", dato che mi sono occupato dei miei anatroccoli come una mamma premurosa. Loro mi imitavano in tutto, ho dovuto persino insegnagli a volare: e quanti capitomboli!
Lei è noto anche per i suoi taglienti aforismi, ancora di grande attualità. Penso, ad esempio, a quando disse: «Tutte le ambizioni sono giustificate, a eccezione di quelle che si arrampicano sulle miserie e sulla credulità umana».
Ha ragione, è ancora attuale; viviamo infatti in una società convinta che il progresso si possa fondare sulla sopraffazione dei deboli e sullo sfruttamento della natura. Ma devo confidarle che non sono pessimista per il futuro del genere umano. Ho infatti dimostrato che i nostri comportamenti non differiscono granché da quelli degli animali, e questi sanno bene quando frenare la loro ingordigia.

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