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Stambecco, un meraviglioso incontro d'alta quota

Un fortunato incontro con una madre stambecco e il suo piccolo è all'origine dello scatto fotografico che li riprende mentre si abbeverano ad uno specchio d'acqua. Una foto che intende essere di buon auspicio per il nuovo anno, cui vi diamo appuntamento per le nuove immagini della nostra rubrica Photostory.

  • Testo e foto di Marco Gioviali
  • Dicembre 2023
  • Venerdì, 22 Dicembre 2023
Stambecco, un meraviglioso incontro d'alta quota

La neve stagionale tarda a cadere con le tutte le conseguenze attuali e future connesse.

La mia escursione è ormai programmata da giorni, ho optato per qualche foto agli stambecchi che - viste le condizioni climatiche - svernano a quote decisamente alte, a volte improponibili.

Giunto a oltre 2400 mt di altitudine scorgo i primi esemplari, un gruppo di femmine con i piccoli.

Mi avvicino tanto quanto basta per averli alla distanza ottimale per le foto, senza disturbarli dalla loro quotidianità.

Li osservo e ci osserviamo per oltre due ore, poi una madre con il piccolo si dirige tra le rocce verso di me: capisco che la loro attenzione è rivolta ad un piccolo specchio d'acqua creatosi in un avvallamento nelle rocce.

Come in una posa fotografica madre e piccolo si chinano, una di fronte all'altro e sorseggiano assieme, come in un brindisi di cui io sono lo spettatore.

Anche in questa circostanza la felicità di aver assistito ad un magico momento e il sollievo per non aver infastidito né tantomeno spaventato la specie.

 

Carta d'identità - Stambecco delle Alpi

Nome Scientifico: Capra ibex

Ordine: Artiodactyla

Famiglia: Bovidae

Curiosità: Gli stambecchi presenti oggi sulle Alpi infatti sono tutti originari del ceppo del Gran Paradiso. Oggi lo stambecco abita gli ambienti rocciosi e le praterie d'alta quota. È un animale grosso e molto pesante ma con una grande muscolatura che lo rende agile e velocissimo.

Le femmine ed i loro cuccioli vivono in branchi separati dai maschi che formano invece branchi distinti. Insieme a loro vivono anche le femmine senza cucciolo e i giovani maschi fino ai due anni di età.

I maschi si ricongiungono con le femmine durante il periodo riproduttivo (dicembre – gennaio) compiendo anche lunghi spostamenti.

I cuccioli di stambecco sono subito in grado di stare in piedi e già a tre mesi sono in grado di seguire la madre sulle pareti rocciose.

Gli stambecchi sono erbivori ruminanti e possono arrivare a mangiare fino a 15 kg di erba in un solo giorno. La loro alimentazione è composta da erba fresca nella stagione estiva, mentre si nutrono di arbusti, germogli, licheni e aghi di conifere nelle altre stagioni.

Le femmine vivono a quote più elevate rispetto ai maschi, questo per tenere i cuccioli al sicuro da potenziali predatori. Risiedono quindi vicino alle parete rocciose dove possono velocemente rifugiarsi in caso di pericolo.

Se si spaventano o si allarmano i maschi emettono un fischio; le femmine e i piccoli, invece, belano più o meno come le capre. Non si tratta in realtà di un vero e proprio fischio ma di un suono prodotto dal passaggio dell'aria espirata attraverso il naso, mantenendo la bocca chiusa.

 

Chi è Marco Gioviali

Nato a Pinerolo nel dicembre 1985 è stato "girovago" per lavoro, in missioni sia in Italia che all'estero. Oggi presta servizio nella sua città natale.

La passione per la fotografia è recente: è solo nell'estate del 2019, su "benevola pressione" degli amici Tom (Tomasi Giuseppe) ed Ezio (Ezio Giuliano), che acquista la sua prima macchina fotografica, ma fin da bambino nutriva curiosità per la natura e gli animali. E spesso, il sabato o la domenica mattina, alle prime luci dell'alba, importunava papà Massimo, mamma Fiorella e la sorella Simona per una scampagnata in Val Chisone o Val Pellice nella speranza di poter avvistare qualche animale selvatico.

Oggi è marito dell'amata Silvia e papà della splendida Alice, a cui spera di poter trasmettere la passione per la fauna e la natura.

Ex dipendente del glorioso Corpo Forestale dello Stato, Marco Gioviali ha potuto associare la passione per la natura e al compito della tutela partecipando a numerose attività investigative.

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