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Quale riforma per i parchi? Intervista a Bruno Aimone, direttore Aree protette Alpi Cozie

Il disegno di legge di riforma dei parchi nazionali è stato approvato in Senato ed è passato al vaglio della Camera, lasciando dietro di sé non poche polemiche. Ne abbiamo tracciato la storia chiedendo ai direttori dei parchi piemontesi di esprime un'opinione in merito.

Mercoledì, 23 Novembre 2016

(Rispondo In relazione alla mia breve esperienza di direttore facente funzione iniziata nel maggio 2015).

1 - Cosa fa il direttore di un parco e quali competenze deve, necessariamente possedere?

Poiché l'attività delle aree protette non è legata solo alla mission che devono svolgere: ambiente, natura, educazione ambientale e fruizione , ma investe molteplici altre materie quali bilancio e contabilità pubblica , gestione personale, gestione patrimonio dell'Ente, sicurezza dei lavoratori, pubblica sicurezza e gestione armi, affari istituzionali , appalti lavori ,servizi e forniture, gestione di strumenti di pianificazione, ecc. Un direttore deve avere una pluralità di competenze che vanno oltre a quelle richieste ad altri dirigenti di strutture pubbliche.

2 - L'esistenza di un Albo di soggetti giudicati idonei alla carica è una garanzia sulle competenze di ciascun direttore?

L'eliminazione dell'Albo dei direttori permette di ampliare le possibilità di scelta.

3 - Secondo la tua opinione, la Riforma della 394 è vaga sulle competenze dei direttori dei parchi?

Non ho avuto modi di approfondire l'argomento

4 - In merito alle Legge 394, pensi che sia importante provvedere a una sua Riforma e cosa ne pensi di quella approvata in Senato?

La legge 394 è sicuramente datata e necessità di una riforma, è necessario un adeguamento alle normative europee, introduce delle novità importanti come il riconoscimento anche economico dei servizi eco sistemici. Il sistema di 'royalties' può essere uno strumento pericoloso in quanto rischia di mettere sotto ricatto i futuri pareri che gli enti parco sono tenuti a rilasciare. A mio giudizio è carente nell'analisi dei problemi di gestione dei parchi in relazione alla principale mission delle aree protette , quella della tutela della natura e della biodiversità.

 

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