Stampa questa pagina

Biodiversità e sicurezza in un parco urbano

Patrimonio arboreo nella Riserva Naturale Le Vallere: il giusto compromesso tra tutela della biodiversità e la sicurezza dei fruitori

  • Redazione
  • marzo 2016
Martedì, 5 Aprile 2016
effetti di carie fungina all’interno di un tronco nel parco del Po torinese Roberto Damilano effetti di carie fungina all’interno di un tronco nel parco del Po torinese Roberto Damilano

La sicurezza dei fruitori, specialmente in un grande parco urbano estensivo, è anche connessa al rischio di caduta delle piante di alto fusto.
Problema di non certo facile soluzione per la necessaria mediazione tra la conservazione della biodiversità e la tutela del patrimonio arboreo.

Le soluzioni possono arrivare da un'oculata e attenta gestione forestale come nel caso dell'Ente di Gestione delle aree protette del Po  Torinese, la cui sede, costituita da un'area verde ad alta intensità di fruizione, contiene alcune migliaia di soggetti arborei ed arbustivi di varie età e dimensioni; in particolare sono censiti e numerati ad oggi 820 esemplari arborei di alto fusto. Di questi, circa 440 sono stati inseriti in un sistema di controlli fitostatici per garantire la sicurezza.

I controlli fitostatici hanno preso avvio all'inizio degli anni 2000 e proseguono ogni anno, nonostante le forti limitazioni economiche, articolandosi in diverse tipologie di azioni, con lo scopo di assicurare un elevato grado di sicurezza, per le persone ed i beni, rispetto a possibili rischi di caduta di alberi o di parti di essi, fermo restando che non è possibile raggiungere una condizione di totale sicurezza in un ambito a parco estensivo come nella Riserva Naturale Le Vallere, in quanto gli elementi che possono entrare in gioco sono moltissimi, e riguardano dei soggetti viventi, gli alberi, con un loro ciclo di vita, esposti a numerosi fattori ambientali, soprattutto connessi a patogeni ed avversità meteorologiche. Da ciò nasce l'esigenza di trovare il giusto compromesso tra la tutela della biodiversità e la sicurezza dei fruitori.

Pertanto, periodicamente, i tecnici dell'Ente gestore svolgono sopralluoghi preliminari finalizzati a definire una prima valutazione di massima dei soggetti arborei e delle aree a maggiore rischio, nonché ad individuare gli esemplari arborei da sottoporre a controllo fitostatico più approfondito, sulla base del protocollo operativo adottato dall'Ente di gestione, contenuto nel manuale denominato "Procedure per la gestione del rischio da caduta alberi nella aree verdi estensive" scaricabile al seguente link:
www.paesaggiopocollina.it/paesaggio/dwd/manuale/manualegestionerischioareeverdi2013.pdf, messo a punto dal gruppo di lavoro "Sicuramentealberi".

Per lo svolgimento di queste attività, spesso onerose, la Regione Piemonte, nel 2014 ha erogato all'Ente Parco un contributo di 50.000 € e proprio in questi giorni, nell'area si svolgono contemporaneamente sia i controlli fitostatici, sia le operazioni di manutenzione delle piante; a seguito dei controlli, infatti, risulta necessario intervenire su alcune piante fortemente degradate, prevedendone l'abbattimento o la messa in sicurezza (soprattutto per esemplari di particolare pregio). Negli altri casi è sovente necessario intervenire con operazioni di manutenzione straordinaria consistenti in potature anche di elevata intensità.

Inoltre sono da poco stati abbattuti 15 pioppi cipressini situati lungo il viale di ingresso e la zona dei parcheggi all'area delle Vallere che confina con Corso Trieste, arteria ad elevato scorrimento, soprattutto in alcune fasce orarie; pertanto è necessario prevedere una periodica e parziale sostituzione delle piante che lo costituiscono.

Gli interventi di abbattimento di alberi, la spalcatura e la potatura di branche e rami, sono sempre diretti da funzionari incaricati dell'Ente, così come la prevista messa a dimora di esemplari arborei, sia per quanto riguarda la composizione specifica che il luogo della messa a dimora.

Vi è infine la previsione, nei prossimi mesi, di acquistare e posizionare all'interno dell'area un anemometro finalizzato al rilevamento di condizioni meteorologiche avverse dovute a forti raffiche di vento, che potrebbero provocare situazioni di pericolo per rischi caduta alberi o rami, con conseguente possibilità di avvertire tempestivamente i fruitori ed eventualmente di chiudere in via precauzionale il parco nei casi più gravi.

Con l'ultimo affidamento di incarico professionale di controlli fitostatici, il traguardo sicuramente più importante, è stata la georeferenziazione, con un ridotto margine di errore, degli esemplari arborei censiti; le piante vengono in questo modo riconosciute in maniera rapida ed inequivocabile, cosa che non sempre prima era fattibile proprio perché un parco estensivo non è propriamente paragonabile ad un viale arboreo cittadino.

Fare prevenzione con un "check up" dello stato di salute degli alberi quindi, sembra ormai la strada per un giusto compromesso tra la tutela della biodiversità e la sicurezza dei fruitori.

 

DATI ALLA MANO

Specie più rappresentate: Pioppo bianco (Populus alba); pioppo nero (Populus nigra); pioppo cipressino (Populus nigra "italica"); salice bianco (Salix alba); ciliegio selvatico (Prunus avium); farnia (Quercus robur); tiglio selvatico (Tilia cordata); acero riccio (Acer platanoides); acero montano (Acer pseudoplatanus); bagolaro (Celtis australis);esemplari arborei censiti e numerati: 820; esemplari arborei sottoposti a controllo fitostatico con cadenza annuale o pluriennale: 440; piante abbattute negli ultimi anni (dal 2005 ad oggi) perché ritenute instabili: 45 (pioppi cipressini del viale esclusi) sostituite con circa 100 nuovi alberi.

Potrebbe interessarti anche...

In questa primavera dal caldo anomalo, si va alla ricerca di luoghi in cui trovare un po' di ombr ...
Come ogni anno, nel mese di gennaio, nelle Aree protette del Po piemontese si è svolto il censim ...
Il paesaggio è dominato dalla presenza del complesso monumentale della Basilica di Superga, capo ...