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Nutrire il corpo e l’anima

L'ultima edizione della guida "Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia" (in lingua italiana e inglese), dedica un intero capitolo al tema della nutrizione. In linea con il filo conduttore di Expo 2015, il libro illustra i cibi 'storici' rappresentati nelle cappelle dei Sacri Monti tutelati dall' UNESCO e fa riscoprire gli antichi sapori degli alimenti tipici dei loro territori .

 

  • Enrico Massone
  • luglio 2015
Giovedì, 2 Luglio 2015
Nutrire il corpo e l’anima
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
(Vangelo di san Matteo 4,4)

 

Sono tavole imbandite ricche e festose. Mostrano la gioia dei commensali e anche la generosità dell'ambiente geografico in cui sorgono i nove Sacri Monti iscritti nella Lista del patrimonio mondiale. Mense cariche di ogni ben di Dio, in un tripudio gioioso di forme e colori. Nature morte con vari tipi di frutta e ortaggi, pani e pesci. Le tavole apparecchiate che narrano gli episodi delle Nozze di Cana (Crea, cappella 17; Oropa, cappella 10 e Varese, santuario) e dell'Ultima Cena (Varallo, cappella 20), presentano veri e propri trionfi di mele e pere, prugne e fichi, uva e ciliegie, con esplicito rimando alle terre circostanti in cui si coltivano. Ci sono poi i piatti cucinati con uova sode, trote, fette di torta, e ancora formaggi locali e brocche di vino... A Varallo c'è perfino il gambero di fiume, che si pescava nei limpidi torrenti di Valsesia e Val Mastallone e veniva utilizzato per preparare saporiti risotti, mentre fra gli invitati al banchetto rappresentato a Crea spicca un giovane impettito che mostra con orgogliosa ostentazione un piccolo tartufo, il pregiato tubero delle colline monferrine.
Il libro, inserito nella prestigiosa collana "I tesori d'Italia e l'UNESCO" (Sagep editori, € 4,90), non è una semplice carrellata delle bellezze artistico-architettoniche dei Sacri Monti di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta, Ossuccio, Varallo e Varese, ma in modo agile e sintetico offre le informazioni utili a conoscere i molteplici valori tutelati nei Sacri Monti e nelle zone che li circondano: ambiente, paesaggio, pratiche devozionali, antiche tradizioni locali e non da ultimo, il contesto agricolo e il patrimonio enogastronomico.
Nel progetto 'Nutrendo anima e corpo', finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sono emersi significativi rimandi tra le scene rappresentate nelle cappelle dei Sacri Monti e i prodotti dei territori. Ne è scaturita una raccolta di schede per ciascuna realtà, che lo specifico capitolo del libro propone in modo originale, valorizzando le ricette e le particolarità alimentari tipiche, come la torta di pane a Orta, direttamente ispirata dall'affresco della cappella 1, dedicata alla nascita di san Francesco. Un angelo, messaggero divino che qui assume l'aspetto di un pellegrino, chiede l'elemosina alla futura madre del santo. Lei risponde con generosità alla richiesta del viandante, donandogli una pagnotta di pane e come ricompensa dell'accoglienza dimostrata, l'angelo rassicura la donna e le preannuncia un parto felice. In aggiunta a pane, uova, latte e zucchero, la torta tipica di Orta contiene amaretti, savoiardi, cacao e uva sultanina nella versione dolce, mentre in quella salata prevede l'utilizzo di formaggio grana, sale, pepe e noce moscata.

In occasione di Expo 2015, anche la Regione Piemonte  ha voluto rendere omaggio ai Sacri Monti con una specifica pubblicazione: "Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia - patrimonio mondiale dell'Unesco", scaricabile gratuitamente dal sito del Consiglio regionale del Piemonte, che ha curato l'aggiornamento e la ristampa di una precedente edizione, nella collana 'I tascabili di Palazzo Lascaris'. Il volumetto divulgativo mette in evidenza l'impegno e l'attività finora svolta dal "Centro di documentazione Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei" ubicato presso la sede dell'Ente di gestione dei Sacri Monti.

 

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