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Fairy Glen, la valle delle fate

La magica Riserva naturale Fairy Glen, collocata nelle Highlands scozzesi, è una valle affascinante per la sua lussureggiante vegetazione, per la ricca fauna, per le usanze e le tradizioni.

  • Filippo Ceragioli
  • Giugno 2023
Lunedì, 3 Luglio 2023
Le Fairy Glen waterfalls, pittoresche cascate della riserva naturale scozzese - Foto F. Ceragioli Le Fairy Glen waterfalls, pittoresche cascate della riserva naturale scozzese - Foto F. Ceragioli

Nelle Highlands scozzesi, sulla costa nord del grande fiordo che bagna la città di Inverness, c'è la bellissima spiaggia bianca di Rosemarkie, famosa perché li davanti è facile vedere i delfini che giocano nell'acqua. Si tratta di una delle attrazioni turistiche della Scozia settentrionale. Forse è meno noto che sulla spiaggia sfocia un piccolo corso d'acqua, il Markie Burn, che raggiunge il mare dopo avere scavato il "Fairy Glen", una profonda e umida gola boscosa. Sui due lati del torrente si sviluppa l'omonima area protetta del ''Fairy Glen'', gestita dalla RSPB. La sigla, anch'essa non troppo nota in Italia, significa ''Royal Society for the Protection of Birds'' ("Società reale per la protezione degli uccelli"). Fondata circa ottant'anni prima della nostra LIPU, con più di un milione di soci è una delle più grandi associazioni mondiali per la protezione della natura.

Un umido angolo di paradiso

Tra le quasi duecento riserve naturali gestite da RSPB in tutto il Regno Unito il Fairy Glen ("Valle delle Fate") si distingue per una lussureggiante vegetazione arborea ed erbacea, favorita sia dal microclima relativamente mite e riparato dai venti che dall'umidità, dovuta all'abbondanza di acqua corrente e alla topografia incassata del sito.
Il sito ospita una fauna ricca e ben differenziata in particolare per quanto riguarda i volatili, e che giustifica pienamente l'istituzione della riserva. Con la dovuta attenzione alcune specie sono più facili da osservare, come il codibugnolo (Aegithalos caudatus), il tordo bottaccio (Turdus philomelos) o i vari rapaci che sorvolano la zona, mentre altre, come ad esempio il ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), sfidano l'abilità anche dei birdwatcher più esperti. Molto belle sono anche le fioriture primaverili, che ornano il sottobosco in primavera e all'inizio dell'estate.
Un percorso pedonale di una mezz'oretta, che parte da un piccolo posteggio nei pressi della cittadina di Rosemarkie, grazie a una serie di ponticelli in legno e di brevi tratti scalinati permette, di risalire il torrente fino a due pittoresche cascate, le Fairy Glen waterfalls.

Fate e monete

Visitando questo bellissimo angolo di Scozia anche il turista mediterraneo si potrà percepire qualcosa di magico nell'aria, nell'acqua e tra le foglie. Ma questo i bimbi del luogo lo sanno da sempre: nelle cerimonie tradizionali infatti alcuni angoli dell'attuale riserva naturale venivano decorati con fiori per propiziarsi il favore delle fate e degli esseri soprannaturali di casa nel glen. Un altro particolare curioso, almeno per i visitatori italiani, sono gli "alberi dei soldi". Si tratta di vecchi ceppi sui quali, secondo una usanza diffusa in Galles e in Scozia, sono state inchiodate negli anni centinaia di monete. Lo scopo di questa pratica varia da zona a zona e da persona a persona, ma in generale è considerata di buon augurio per la realizzazione di un desiderio, un po' come il buttare monete in una fontana di un luogo nel quale vorremmo prima o poi ritornare. Oggi i gestori delle aree protette scoraggiano o vietano questa tradizione, anche prevedendo sanzioni. Con il tempo infatti gli agenti meteorici solubilizzano in parte i metalli dei quali sono composte le monete, e ciò può causare l'inquinamento dell'acqua e del terreno circostante. Alcuni ceppi quasi completamente ricoperti da monete e monetine rimangono comunque ancora in bella vista nel Fairy Glen a testimoniare questa curiosa usanza del passato.

Note pratiche

Dopo avere visitato la riserva con partenza dal posteggio, se si prosegue in discesa sul sentiero di fondovalle, si può raggiungere in pochi minuti la spiaggia e un piacevole punto di ristoro che, più che come "kiosk", potrebbe essere meglio definito come "chiringuito". Nella riserva i cani sono ammessi, ma nel periodo di nidificazione degli uccelli (tra aprile e luglio) è necessario tenerli al guinzaglio e sorvegliarne bene i movimenti perché non disturbino gli animali selvatici.

 

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