Stampa questa pagina

100 candeline per il Sistema dei Parchi americano

Dai ghiacciai dell'Alaska alle paludi della Florida, dai vulcani delle Hawaii ai deserti dell'Arizona, negli Stati Uniti, più di 400 aree protette tutelano l'ambiente naturale e conservano la memoria dei luoghi storici e della gente che li abitava.

  • Enrico Massone
  • agosto 2016
Mercoledì, 17 Agosto 2016
100 candeline per il Sistema dei Parchi americano

Il Servizio Nazionale Parchi compie 100 anni. Istituito dal Congresso degli Stati Uniti il 25 agosto 1916, con l'obiettivo di "conservare il paesaggio e gli oggetti naturali e storici e la vita selvaggia in essi racchiusi e di provvedere al godimento di questi beni nei modi e con i mezzi opportuni da lasciarli inalterati per il godimento delle future generazioni". Si tratta di un Sistema complesso che interessa una superficie complessiva di 338.000 Km2 (Italia: 301.000 Km2). I parchi naturali veri e propri sono 59, ma un'articolata classificazione prevede altre 12 forme di salvaguardia specifica (percosi panoramici, campi di battaglia, monumenti nazionali, ecc.) per un numero complessivo di oltre 400 aree protette. Wrangell-St. Elias è l'area più estesa; si trova in Alaska e occupa una superficie pari a 53.000 Km2 (Piemonte + Valle d'Aosta + Lombardia: 54.500 Km2). Si sviluppa dalle spiagge dell'oceano Pacifico fino alla cima del monte più altro degli Stati Uniti, il St. Elias (5.849 m). Per l'eccezionalità dell'ambiente naturale e dei paesaggi altamente spettacolari e per preservare gli habitat del grizzly, del caribù e della pecora di Dall, il Parco è riconosciuto come Riserva della biosfera (Programma MaB) e insieme ad altre aree protette transfrontaliere, dal 1979 è iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Invece la realtà più piccola del Sistema dei Parchi (40 m2) è il Benjamin Franklin National Memorial a Filadelfia, una colossale statua in marmo posta al centro di una monumentale architettura che ricorda il Pantheon di Roma.


La gestione del National Park Service è affidata al Dipartimento dell'Interno del Governo centrale, che ne garantisce il funzionamento attraverso le divisioni speciali, come la Polizia dei parchi (nelle aree metropolitane) e i Rangers (nelle zone rurali e selvagge), a cui si aggiungono ad altri lavoratori specializzati in varie attività: falegnami, elettricisti e meccanici, storici e architetti, giardinieri e tecnici forestali, biologi e museologi, educatori e personale amministrativo. Un rapporto di stretta collaborazione lega i 22.000 dipendenti ad un vero e proprio esercito di 221.000 volontari, che nell'insieme compiono annualmente più di 6 milioni di ore-lavoro. Sembra che questa soluzione dia buoni frutti, a giudicare dalla presenza in continua crescita dei fruitori dei parchi, che nel 2010 hanno raggiunto 280 milioni di presenze. Nei 10 parchi più frequentati si è riversato il 61,2 % del totale, mentre le restanti aree protette hanno accolto il 38,8% dei visitatori. Il primato incontrastato della fruizione (dal 1946 ad oggi, tranne 1949 e 2013) appartiene ad un ambiente di elevata qualità paesaggistica: il Blue Ridge Parkway. E' il maggior parco-lineare degli USA, costituito da una strada panoramica che si snoda per 755 Km sula catena montuosa degli Appalachi, tra Virginia e Nord Carolina (14 milioni di visitatori nel 2015).


Il 'Budget Justification and Performance Information' è un dettagliato rendiconto finanziario, paragonabile al bilancio generale di un ente. E' chiamato informalmente "libro verde" e viene pubblicato all'inizio di ogni anno, per rende noto ai cittadini impegni, investimenti e costi dell'intero Sistema Nazionale dei Parchi. Il complesso e corposo documento definisce le strategie e gli obiettivi da attuare e indica le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi; suddivide la ripartizione del budget tra spese obbligatorie e spese discrezionali e indica i progetti e le azioni da realizzare. Nel 2016, ad esempio, sono previste speciali iniziative per celebrare il centenario del National Park Service, incrementare l'acquisizione di nuovi terreni (17.000 Km2 sono tuttora di proprietà privata), potenziare le risorse culturali e il fondo di conservazione storico. E' riservata poi una particolare attenzione allo studio e alla ricerca, allo sviluppo e all'aggiornamento dei progetti già iniziati sui grandi temi quali biodiversità, cambiamento climatico, zone umide, incendi di terre selvagge.

Potrebbe interessarti anche...

Che conforto, il sottofondo esile dei motori elettrici che accompagna i giorni e le notti nella r ...
Una formazione di basalto leggendaria, scogliere a picco sul mare e colline digradanti, cascate e ...
Ha una storia imponente, intreccio di diverse storie plasmate in un'inedita unicità. Malta, la p ...
Si tratta di un Paese che si prende cura della sua grande biodiversità: il venti per cento del t ...