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L’Isola di Budelli: il mondo in un granello di sabbia

Non svendiamo l'Italia! L'isola di Budelli deve rimanere al parco! La notizia è rimbalzata su giornali, televisioni, social media. Un imprenditore neozelandese la compra all'asta e scatta il putiferio. Ma forse non tutti sanno che quell'isola era già proprietà privata e che l'ente ne aveva assicurato negli anni la sua tutela.

  • di W.Blake
  • dicembre 2013
Mercoledì, 19 Marzo 2014
L’Isola di Budelli: il mondo in un granello di sabbia

Esaltata per lo straordinario effetto cromatico da Michelangelo Antonioni nel film “Deserto Rosso”, di cui si ricorda la celebre interpretazione di Monica Vitti, Budelli è una delle isole del Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, vasta area protetta geomarina composta di un insieme di isole situate nel nord-est della Sardegna per un’estensione costiera di oltre 180 chilometri, e per la maggior parte disabitate o con piccoli insediamenti umani, fatta eccezione per l’Isola di Maddalena sede dell’omonimo comune.

La perla naturalistica di Budelli – e oggetto del contendere – è la Spiaggia Rosa, un’ampia insenatura della costa sud-orientale dell’isola, chiamata Cala del Roto, oggi sottoposta a vincoli di tutela. Il tipico colore rosa, che ha fatto innamorare anche il regista italiano, lo si deve a piccoli organismi animali e vegetali che qui hanno il loro habitat naturale e che vivono sul fondo del mare, a partire dalla Miniacina miniacea. La sabbia, infatti, appare colorata per i residui scheletrici degli innumerevoli microrganismi che lasciano traccia di sé depositando i loro gusci sul fondale, dove correnti e mareggiate li trasportano poi a riva. Gli scheletri si staccano dalla Posidonia – presente in un’estesa prateria su questi fondali – le correnti a bassa energia separano i gusci dai microrganismi e giunge a riva, tra gli altri, anche la Miniacina miniacela che dipinge di rosa la spiaggia. Un colore “a rischio” anche nel recente passato.

Già nel 1999 il parco nazionale aveva espresso forti preoccupazioni per la scomparsa del colore caratteristico della Spiaggia Rosa. Molteplici i fattori: le barche che, avvicinandosi all’isola e fissando l’ancora, sfalciavano la prateria di Posidonia, la pesca con le reti a strascico, l’asportazione da parte dei turisti di secchielli di sabbia in “ricordo” di Budelli. Un tempo l’accesso non era interdetto ai turisti che scambiavano la sabbia per polvere di corallo e ne portavano via una manciata. Anche per questa insana abitudine, la spiaggia è stata chiusa ai visitatori,  se non per motivi di studio ed essendo pure area protetta è diventato un divieto costruire, salvo ristrutturare l’esistente. Prima del 1992, erano oltre 3000 le persone che visitavano l’isola ogni giorno e i danni conseguenti  davvero ingenti. Dal ‘92 il ministero dell’Ambiente ha introdotto una serie di misure per salvaguardare la spiaggia e la prateria di Posidonia e nel 1994 venne istituito l’ente parco a sua tutela.

Qualche tempo fa, l’agenzia immobiliare milanese proprietaria dell’isola è fallita, Budelli è stata messa all’asta e aggiudicata a un imprenditore neozelandese, Michael Harte. L’ente avrebbe potuto esercitare, entro 90 giorni, il diritto di prelazione sull’isola - che scade il 4 ennaio 2014 -  versando la stessa cifra battuta all’asta: 2 milioni e 940mila euro, una somma irrisoria per per un pezzetto di paradiso con oltre 12 chilometri di costa e una superficie di 1,60 km². Lo Stato, infatti, attraverso il ministero dell’Ambiente, gode di questo diritto di “priorità” ma oltre alla disponibilità economica che manca all’ente parco pesava il vincolo della legge di stabilità 2013 che vieta alle pubbliche amministrazioni di acquistare beni immobili a titolo oneroso.

La strada che però l’Ente parco ha perseguito è stata di «riuscire a poter esercitare il diritto di prelazione – ci ha spiegato il presidente Giuseppe Bonanno - anche grazie all’interesse della «Fondazione Univerde, il cui presidente è l'ex Ministro dell'ambiente l'On. Alfonso Pecoraro Scanio che ha lanciato sulla piattaforma delle petizioni online Change.org la campagna di raccolta firme #salviamobudelli per far si che il Governo permetta acquisire l’isola e facendo uscire dall’isolamento, è proprio il caso di dire, il parco che già da qualche mese chiedeva un intervento in materia» E ha precisato: «Questo non è un discorso ideologico ma ideale; non siamo contro la proprietà privata né tanto meno contro il privato che vuole partecipare alla tutela. Ho avuto modo di salutare favorevolmente l'ingresso di Mr Harte nella scena italiana quale novità sia nei modi di operare che in quello di esternare un sincero amore per la nostra terra, ma lo Stato deve essere il regista e non attore tra altri attori, o peggio, come qualcuno vorrebbe, addirittura comparsa. Il simbolo del parco, che è anche uno dei simboli più importanti e apprezzati della Sardegna e dell'Italia, deve divenire pubblico, deve essere tutelato da qualsiasi meccanismo legato alle umane vicissitudini e non governato dalle volontà del singolo, per quanto ora alte e meritorie. Se da questo dibattito scaturirà un'assunzione di responsabilità politica tale da permettere al Parco di accedere a risorse, che purtroppo non sono nelle attuali disponibilità, non esiterò un secondo a esercitare il diritto di prelazione e aprire il dialogo con tutti quanti vorranno partecipare alla conservazione e alla valorizzazione di questo angolo di paradiso».

Intanto è notizia di questi giorni che, lo scorso 24 novembre, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla Legge di stabilità che permetterà all’Ente parco di esercitare il tanto sospirato diritto di prelazione. Si aprono, dunque, nuovi scenari: la norma autorizza nel 2014 la spesa di 3 milioni di euro, di poco superiore all’offerta con la quale il banchiere neozelandese si era aggiudicato l’isola. Lo Stato italiano, tramite l’Ente, potrà divenire  proprietario dell’isola. Un particolare ringraziamento – si legge in un comunicato del parco -  il presidente Giuseppe Bonanno lo rivolge ai «quasi 85mila sottoscrittori  della raccolta firme lanciata sulla piattaforma Change.org» cui unisce un doveroso ringraziamento ai due primi firmatari dell’emendamento, i senatori Loredana De  Petris e Luciano Uras, e a tutta la Commissione Bilancio del Senato che all’unanimità ha  raccolto le istanze e le sollecitazioni provenienti da un’opinione pubblica fortemente motivata e interessata alla risoluzione della  vicenda Budelli. «Se tutto andrà per il verso giusto – sottolinea Bonanno  – avrò l’onere e l’onore di portare “a casa”, ossia a La Maddalena, il  simbolo del parco. Ora bisogna attendere con pazienza la  conclusione dell’iter di approvazione della legge e, dal giorno dopo,  dar seguito agli adempimenti burocratici conseguenti. Di nuovo grazie di  cuore a tutti».

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