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Il Parco del Po torinese valorizza le aree agricole a valore naturalistico

Il lavoro agro-silvo-pastorale come strumento per il "Design territoriale" e la ricostruzione di modelli di comunità

Martedì, 14 Febbraio 2017

La Riserva di Biosfera CollinaPo ha avviato un confronto con Regione Piemonte e Arpa sul tema delle aree agricole ad alto valore naturalistico. Avviando questo confronto si è potuto verificare che la tematica della caratterizzazione e individuazione di questa categoria di territori, sia oggi di attualità essendo un tema richiesto come criterio di valutazione degli effetti del PSR (Piano Sviluppo Rurale). 

Allo stesso tempo è di estremo interesse l'incontro con le ricerche del professore Battaglini dell'Università di Agraria di Torino, sui temi di una delle attività produttive che afferiscono, insieme alle produzioni agricole e a quelle forestali, alla filiera delle produzione della terra, ovvero quella della zootecnia e delle attività di allevamento e pastorali.

Un virtuoso incontro di dialogo tra Regione, Arpa, IRES, IPLA e Università con la Riserva della Biosfera, che può dare il via a un lavoro campione di estremo interesse. Un lavoro che è nato dall'essere stati coinvolti in qualità di sito MaB nel confronto con la Rete Rurale Nazionale nel recente incontro al Parco nazionale del Circeo: una dimostrazione delle interessanti ricadute dell'essere all'interno di reti di scambio e nella famiglia dei siti Unesco MaB. Di qui infatti si è partiti per una serie di riflessioni e per l'individuazione di buone pratiche e linee di lavoro per avviare primi contatti di dialogo con le aziende che stanno sviluppando conversioni innovative delle loro attività.

La diffusione e il sostengo per la ripresa di attività e pratiche agricole nuove e maggiormente vicine alle produzioni dei territori, facilita anche gli aspetti di mantenimento dei tessuti sociali nelle aree interessate oltre a essere un valore aggiunto economico nei territori periurbani, garantito dalla presenza del prossimo e vicino ampio mercato metropolitano, che costituisce una forte domanda in tema di consumi.

Ora l'intesa è quella di poter stilare, nell'ambito delle attività di monitoraggio e indagine già in essere come Regione e IPLA, una prima mappa delle aree interessate dalle HNV, per poi poter conoscere le attività imprenditoriali agricole in essere in questi ambiti, per le quali organizzare momenti di incontro e sensibilizzazione ed eventualmente anche stimolare la costituzione di progetti locali per l'accesso ai fondi PSR, eventualmente coerenti con le azioni caratteristiche per questi territori ad alta valenza ecologica e per la biodiversità.

Parallelamente analoga indagine conoscitiva verrà effettuata per le aree vocate ai temi dell'allevamento, per poi costruire tra esperienze recenti di carattere innovativo una rete di scambi, per stimolare anche qui nuove progettualità.

Un lavoro questo che ha l'ambizione di costruire esperienze e motivazioni per poter proporre sul fronte delle prossime politiche dell'UE misure specifiche dedicate a questi temi,  per favorire le politiche agricole sostenibili e rispettose del tema della biodiversità, visto, non come elemento di vincolo ma come strumento per la costruzione di nuove economie più in equilibrio con il Pianeta.

E sempre in ambito agricolo, la ricerca e lo studio del territorio metropolitano torinese si arricchiscono di una nuova pubblicazione, scaricabile gratuitamente: "Agricoltura metropolitana. Politiche, pratiche e opportunità per l'innovazione territoriale nel torinese".
La pubblicazione costituisce l'esito del progetto di ricerca applicata "Urban agriculture innovating Torino metropolitan area. Tools for governance and planning of a complex system", condotto da Enrico Gottero nell'ambito della borsa di ricerca applicata "Lagrange 2015-2016". La ricerca è stata condotta dall'autore con la supervisione scientifica di Claudia Cassatella (del Politecnico di Torino – DIST Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) e di Stefano Aimone (di IRES-Istituto di Ricerche Economico-Sociali del Piemonte) e finanziata dalla Fondazione CRT, dalla Fondazione ISI e da IRES Piemonte. Lo studio offre uno strumento ulteriore per approfondire la conoscenza dell'esistente e per pianificare l'evoluzione territoriale ed economica di una vasta porzione del territorio "CollinaPo", che nel 2016 ha ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera MAB UNESCO.

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