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Il recupero e la tutela della Grotta di Pugnetto

Il Comune di Mezzenile e l'Ente di gestione dei Parchi Reali (che tutela anche il non lontano Parco naturale La Mandria), d'intesa con la Regione Piemonte, hanno pensato di meglio tutelare e valorizzare il sito partecipando ai bandi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale)

Lunedì, 21 Settembre 2015

 

 

La Grotta di Pugnetto, nelle valli di Lanzo, è uno straordinario esempio di ambiente sotterraneo presente nel territorio del Comune di Mezzenile.

La grotta, che si sviluppa per oltre 700 metri, presenta diffuse cristallizzazioni di calcite e di silice idrata note come "Lacrime di Santa Maria". Si tratta di concrezioni stalattitiformi che purtroppo sono state in gran parte scalpellate e vandalizzate nei decenni passati.

La Borna (nome locale della grotta) ospita interessanti entità biospeleologiche. Fra gli invertebrati spiccano l'insetto coleottero Dellabeffa roccai e l'isopode Alpioniscus feneriensis caprai. Fra i vertebrati almeno otto specie di chirotteri (pipistrelli) utilizzano la grotta: si tratta di specie con popolazioni minacciate a livello nazionale e regionale.

Per queste ragioni la Grotta di Pugnetto, patrimonio ambientale e storico delle Valli di Lanzo, è diventata anche un Sito d'Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva dell'UE che protegge le specie e gli ambienti naturali europei (Dir. 92/43 CEE).

Il Comune di Mezzenile e l'Ente di gestione dei Parchi Reali (che tutela anche il non lontano Parco naturale La Mandria), d'intesa con la Regione Piemonte, hanno pensato di meglio tutelare e valorizzare il sito partecipando ai bandi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale). ll PSR è il principale strumento di programmazione e finanziamento per gli interventi nel settore agricolo, forestale e dello sviluppo rurale.

In pratica sono stati preparati due progetti che si intergrano fra di loro e fanno riferimento a due distinte "Misure del PSR": la prima più strettamente legata alla gestione naturalistica e didattica del Sito d'Importanza Comunitaria e la seconda relativa ad interventi di valorizzazione ambientale e turistica in aree forestali.

Con il primo progetto, dotato di 48.000, euro sono stati realizzati: la bonifica del sito dai rifiuti e rimozione delle scritte deturpanti e il rilievo topografico della grotta; un Piano di Gestione per la corretta tutela del sito; la sorveglianza, manutenzione e monitoraggio scientifico del SIC ; una corretta valorizzazione del SIC con ricadute sulle comunità locali attraverso la creazione di un Centro visitatori e Laboratorio didattico presso il Castello di Mezzenile e un apposito programma didattico che coinvolgerà annualmente tutte le scuole delle Vali di Lanzo, Ceronda e Casternone.

Il secondo progetto, con una dotazione di 90.000 euro, ha realizzato:la sistemazione, parziale rifacimento, messa in sicurezza della mulattiera-sentiero che dalla strada comunale conduce alla grotta e prosegue alla frazione Pugnetto; allestimento di un percorso didattico autoguidato con tabelloni informativi lungo il tracciato del succitato sentiero. E poi: la creazione di un'area di sosta e un punto informativo presso l'ingresso della grotta e la costruzione di un piccolo casotto logistico per il deposito delle attrezzature didattiche di visita e di pronto soccorso al fine di poter garantire la fruibilità didattica delle scuole; la valorizzazione di manufatti storici posti lungo i percorsi oggetto d'intervento, la realizzazione di un piccolo parcheggio per scuola bus a lato della strada comunale per Pugnetto da cui si diparte il percorso didattico.

Il Commissario straordinario dell'Ente regionale di gestione dei Parchi Reali, che si occupa tra l'altro delle aree protette e S.I.C. della Mandria, di Stupinigi, della Vauda, della Stura di Lanzo e del Montelera, ha dichiarato: "Questo progetto nasce dalla scelta dell'Ente Parco, operata nel 2012, di gestire il S.I.C. Grotta di Pugnetto che versava in stato di degrado e dove la popolazione di pipistrelli, tutelata a livello europeo, trovava tuttavia uno dei pochi luoghi idonei alla riproduzione e all'ibernazione invernale. Si tratta di animali che vivono anche nel Parco della Mandria ma che rischiano l'estinzione in mancanza di rifugi come questa Grotta. E' da evidenziare inoltre che non solo si è migliorato l'ambiente naturale, oggi regolamentato, ma anche l'accoglienza dei visitatori interessati, con l'allestimento di un nuovo Centro Visite presso il Castello di Mezzenile."

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