Nel Parco naturale di Stupinigi, a pochi passi dalla magnifica Palazzina di Caccia, all'interno degli storici poderi juvarriani, apre un servizio importante per lo sviluppo dell'area: l'info point del Parco. Conclusi gli ingenti lavori di restauro e rifunzionalizzazione che hanno interessato l'immobile (già dell'Ordine mauriziano e dal 2009 di proprietà regionale), basati su una progettazione attenta e rispettosa degli aspetti storico-architettonici, sotto l'egida della competente Soprintendenza, si può finalmente ammirare il risultato finale, e i locali recuperati e atti a ospitare attività e servizi cruciali per lo sviluppo turistico del territorio.

Braccio operativo di questa iniziativa è l'Associazione "Stupinigi é...", selezionata a seguito di bando pubblico dall'Ente Parco, in accordo con la Regione Piemonte, per l'affidamento in locazione della struttura, raggruppa gli operatori del territorio (tra cui le principali aziende agricole, ma anche varie imprese commerciali presenti nel Parco), che confidano nell'attrattività di quest'area, caratterizzata da un mix di cultura, architettura e ambiente naturale). Questa Associazione, oltre ad impegnarsi da anni nell'organizzazione di eventi di animazione del Parco, che hanno riscosso un buon successo, come fiere e attività ricreative, ha messo mano concretamente al recupero della struttura in oggetto (progettazione e direzione lavori curate dall'arch. Manuela Ghirardi), grazie all'impiego di contributi, ricevuti nell'ambito di bandi volti alla valorizzazione del territorio, dalla Compagnia di San Paolo (per € 84.000 in relazione al più consistente sostegno al Progetto "Stupinigi fertile" che interessa anche il Comune di Nichelino) e dalla Fondazione CRT (contributo per € 27.500).

Dichiara il Presidente dell'Associazione Lorenzo Petitti : la capacità degli imprenditori locali di organizzarsi per la promozione del territorio ha incontrato a Stupinigi la disponibilità delle Fondazioni e degli Enti locali a fornire parte delle risorse economiche necessarie alla ristrutturazione di immobili pubblici di pregio ed alla attivazione di un servizio di Infopoint senza ulteriori costi per la collettività. Ci auguriamo che questa esperienza continui ad essere accompagnata da scelte politiche che prevedano un recupero e valorizzazione del territorio senza dimenticare il supporto alle realtà produttive, sia quelle già esistenti che quelle che intendono insediarsi in zona con la creazione di nuovi posti di lavoro.

Grande soddisfazione per questo recupero e per il nuovo servizio viene espressa dall'Ente Parco, che vede realizzarsi, in tempi di limitatissime risorse pubbliche, un servizio che basa il proprio funzionamento unicamente sull'apporto di operatori privati, dotati di un maturato senso identitario col Parco di Stupinigi. L'Ente Parco ha già messo a disposizione per il punto info il necessario arredo, così da consentirne un'apertura al pubblico a partire dal 31 marzo, in un quadro di massima collaborazione anche con i Comuni dell'area e in primis Nichelino, che oltre ad aver appoggiato l'iniziativa sin dal suo esordio, ha già manifestato massima disponibilità nel proporre attività e servizi in sinergia.

Così è stata ideata, in collaborazione con i referenti del programma comunale "Stupinigi Fertile", la nuova cartina del Parco di Stupinigi, strumento divulgativo indispensabile per un territorio che si propone di accogliere visitatori, oggi consegnata fresca di stampa.

Dichiara il Commissario straordinario dell'Ente Parco Roberto Rosso: "Il Parco di Stupinigi con l'attivazione dell'info point è pronto a mettere in luce i servizi presenti, riguardanti ricettività e ristorazione, accompagnamenti naturalistici, noleggio di biciclette, produzione e vendita di prodotti tipici. E' auspicabile che questa realtà possa essere un volano anche per il recupero di ulteriori strutture storiche, per le quali la Regione dopo un'attenta ricognizione, ha avviato un tavolo tecnico che si confronterà con tutti gli enti coinvolti. "

Intanto, da quest'estate, il Parco di Stupinigi, area protetta di circa 1700 ettari di proprietà prevalentemente regionale, si arricchirà di percorsi nuovamente agibili e di nuovi funzionali arredi per il pubblico, come bacheche illustrative e tavoli pic nic, ma anche di nuovi alberi a garanzia della naturalità dei luoghi.