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Quando il Piviere tortolino si ferma ai box

Grazie a un progetto dei Parchi Alpi Cozie al Gran Bosco di Salbertrand è stata allestita un' "area di sosta" per tutelare e monitorare la presenza di questo volatile migratore

 

Rarissimo in Italia, appartenente a una specie protetta, migratore per eccellenza. Eccolo qui il Piviere tortolino (Charadrius morinellus) il volatile che da qualche anno è al centro di un progetto di ricerca voluto dal Parco Gran Bosco di Salbertrand. Proprio per il Piviere, che durante la migrazione post-riproduttiva attraversa le Alpi (lui, in genere, sverna in Africa settentrionale, centrale e Medio Oriente), è stata allestita una sorta di "area di sosta" all'interno del parco stesso.

Il progetto tutela quest'area costituita da prateria alpina e da una piccola torbiera a quota 2450 metri. Un'opera di tutela resa necessaria dalla presenza della vicina strada carrozzabile dell'Assietta (Strada Provinciale 173), molto frequentata nel periodo di studio, con conseguente disturbo legato alla presenza di escursionisti. L'obiettivo del progetto, dunque, è quello di monitorare e incrementare la presenza del piviere tortolino nel sito in questione, di studiare i movimenti migratori tra luoghi di nidificazione e svernamento per approfondirne la conoscenza.

Oltre al monitoraggio visivo, la tecnica utilizzata è quella dell'inanellamento a scopo scientifico, basata sul marcaggio individuale degli uccelli (anche con anelli colorati e/o numerati), che consente di studiare oltre ai movimenti anche la biologia e il comportamento della specie con particolare riferimento alla composizione dei gruppi e ai giorni di permanenza sull'area.
Un ulteriore scopo del progetto è quello di aumentare le conoscenze dell'avifauna presente nell'area di studio

Il monitoraggio è effettuato dal personale guardiaparco titolare di abilitazione per l'attività di inanellamento scientifico (Giuseppe Roux Poignant, Gianfranco Ribetto, Domenico Rosselli) e collaboratori.

Il progetto curato dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie (www.parchialpicozie.it) è realizzato grazie al cofinanziamento di Federparchi (Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali), tramite il Fondo Italiano per La Biodiversità finanziato da: "Le acque della salute Uliveto e Rocchetta" del gruppo Co.Ge.Di. International Spa.

Le attività (la cui durata è fissata dal 2013 al 2017) si svolgono dal 20 agosto al 15 settembre.

I risultati della ricerca e ulteriori approfondimenti sono pubblicati nella sezione Ricerche e progetti del sito web dell'Ente (http://www.parchialpicozie.it/page/displayItem/98)

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