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Un’autostrada nel bosco

Viviamo sommersi dalle informazioni, e sempre maggiore importanza assumono le reti responsabili del loro trasporto, il più possibile rapido e accurato.

  • Claudia Bordese
  • aprile 2010
  • Giovedì, 15 Aprile 2010

Che viaggino lungo connessioni telematiche o veicolate nei nostri cervelli o nei nostri portatili su strade, autostrade e ferrovie, l'efficienza degli spostamenti è ormai vitale in una società che pare non potersi permettere neanche un minuto di riposo, un'incertezza a un bivio. Sono certo figlia della tecnologia, cresciuta negli ultimi decenni a ritmi esponenziali, la fretta e la frenesia lavorativa e decisionale, la necessità che pare vitale di sapere tutto subito, di andare ovunque adesso. Schiere di ingegneri e di informatici hanno elaborato, progettato e realizzato reti di trasporto e telecomunicazioni altamente efficienti, con un non indifferente dispendio di risorse umane ed economiche. E pensare che sarebbe bastato osservare una muffa. Physarum polycephalum, nonostante le apparenze, non è veramente una muffa, bensì un organismo unicellulare appartenente al grande raggruppamento dei protisti, e più precisamente al phylum dei Mycetozoa, un po' fungo un po' animale. Le particolarità non gli mancano. È uno dei pochissimi esseri viventi costituiti da un'unica cellula a essere visibile a occhio nudo, un grande ammasso melmoso di colore giallo che prospera nei luoghi umidi, sui resti in decomposizione del sottobosco. Facile da coltivare in laboratorio, P. polycephalum ha dimostrato una notevole abilità nel trovare l'uscita da labirinti, o nel recuperare frammenti di cibo abilmente nascosti. È in grado di organizzare la precisa estensione e diffusione delle sue propaggini grazie ai movimenti ameboidi e all'estrema mobilità cellulare, massimizzando la resa, grazie alla capacità di rimediare autonomamente e in tempi brevi a eventuali traumi, e minimizzando i tempi e il dispendio energetico. Per verificare l'effettiva efficacia delle sue scelte, ricercatori giapponesi hanno posto il bizzarro organismo al centro di un piano di lavoro, in un punto che rappresentava la città di Tokyo, ponendo frammenti di cibo nelle posizioni rappresentanti i centri urbani circondanti la capitale. P. polycephalum si è mosso per raggiungere il cibo costituendo una rete assolutamente comparabile a quella delle ferrovie che collegano le suddette città del Sol Levante. Dopo la giusta soddisfazione per aver visto confermata dall'esperienza di milioni di anni di evoluzione la scelta operata dagli ingegneri giapponesi, i ricercatori si sono messi all'opera per convertire in formule matematiche i meccanismi del movimento di Physarum polycephalum, ricavandone importanti algoritmi che non solo renderanno più facile e meno dispendiosa la realizzazione di reti di trasporto stradale e ferroviario, ma permetteranno anche di migliorare impostazione e gestione di reti remote di trasmissione dati, tutto grazie a una muffa e alla sua autostrada nel bosco.

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