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Leggere il passato

L'ingresso nell'antro cumano prometteva agli antichi responsi sul futuro, elargiti dall'arte profetica della Sibilla. Ben altre profezie il mondo attende dalla discesa nell'Antro del Corchia, cavità carsica sotto le Alpi Apuane, grotta unica in Italia e tra le pochissime al mondo a conservare in ottimo stato gli archivi del clima terrestre.

  • Claudia Bordese
  • dicembre 2009
  • Mercoledì, 30 Dicembre 2009

La purezza delle concrezioni calcaree di quella grotta regala spettacolari stalattiti e stalagmiti, che nella lenta crescita hanno letteralmente intrappolato il tempo. Ai ricercatori si è offerta così l'opportunità di sfogliare le pagine del clima terrestre dell'ultimo milione di anni, con una precisione che fino ad oggi era possibile solo con i costosissimi carotaggi delle calotte polari. A testimonianza del valore globale di queste scoperte, la ricerca sull'Antro del Corchia ha da poco calcato la ribalta scientifica internazionale, grazie alla pubblicazione su Science Express dei dati raccolti ed elaborati, frutto del lavoro decennale dei ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, in collaborazione con istituti di ricerca australiani, francesi, tedeschi e scozzesi. La "lettura" delle stalagmiti cresciute nella profonda ferita delle montagne toscane, permette di ricostruire con precisione le ultime glaciazioni e i relativi periodi interglaciali, e di confrontare - grazie all'estrema accuratezza - i dati raccolti con quelli ricavati dai carotaggi marini, per scoprire i legami tra il clima e le correnti oceaniche. Come il clima è conseguenza della combinazione dei moti astronomici terrestri, che modificano la quantità di radiazione solare ricevuta dal pianeta, così l'evoluzione della vita è fortemente influenzata dal clima, che nell'arco delle ere ha favorito la biodiversità e provocato estinzioni di massa. Oggi più che mai il pensiero del clima ci opprime, non solo per la crescente insofferenza con cui stentiamo a sopportare la naturale afa estiva o i rigori invernali, ma anche e soprattutto per il timore che la mano dell'uomo sia stata troppo pesante nelle ultime decadi, influenzando non poco i mutamenti climatici.
Ora possiamo leggere il passato e ipotizzare il futuro proprio grazie alle incredibili sculture naturali dell'Antro del Corchia. Dalla lettura delle sue stalagmiti i ricercatori hanno infatti confermato che il mite periodo interglaciale in cui viviamo dalla fine dell'ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa, e che non a caso ha segnato lo sviluppo della civiltà umana, è assai simile a quello di 400.000 anni fa, noto agli esperti come MIS11. L'esame delle concrezioni calcaree della cavità carsica permetterà lo studio di quel ritaglio di tempo così lontano, aiutandoci a capire come evolverà il periodo attuale e quali influenze potrebbe avere un eccesso nell'atmosfera di anidride carbonica originata da attività umane.

Per saperne di più:

Evidence for Obliquity Forcing of Glacial Termination II, Science Express, 13 August 2009 Science 18 September 2009: vol. 325., n. 5947, pp. 1527 – 1531

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