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Da uno schiocco di labbra

Alcuni studi mostrano come i piccoli macachi muovano la bocca con un ritmo lento simile a quello dei lattanti umani

  • di Claudia Bordese
  • dicembre 2013
  • Martedì, 18 Marzo 2014
Da uno schiocco di labbra

Circa un milione di anni fa un originale primate, fortunosamente eretto sugli arti posteriori, si accovacciava la sera intorno al nuovo elemento che era riuscito a domare, il fuoco, e che avrebbe radicalmente stravolto la sua esistenza. Controllare il fuoco ha rappresentato per i primi uomini la possibilità di alimentarsi meglio, di proteggersi dalle belve, di cuocere impasti terrosi e di lavorare i metalli, ma anche di avere più tempo la sera da trascorrere con i propri cospecifici. Come impiegarlo? Probabilmente questi prolungati periodi di veglia serale diedero una inattesa spinta alla comunicazione e al linguaggio, fino ad allora limitati alla gestualità e agli amichevoli schiocchi delle labbra, tanto comuni ancora oggi tra scimpanzè, babbuini e macachi.

Due recenti ricerche di Asif Ghazanfar dell'Università di Princeton in collaborazione con Pier Ferrari dell'Università di Parma, hanno proprio evidenziato come le componenti oro-facciali del linguaggio umano rispecchino il ritmo, lo sviluppo, e le dinamiche interne dello schioccare delle labbra tanto comune tra i nostri cugini primati. Analogamente, i meccanismi legati alla masticazione sottostanno negli esseri umani a controlli neuronali distinti rispetto a quelli che regolano il linguaggio, proprio come negli altri primati i percorsi neuronali che controllano la masticazione sono distinti da quelli che regolano lo schiocco delle labbra. E' pertanto probabile che il linguaggio umano si sia evoluto da quei primordiali e affettuosi baci al vento. I ricercatori hanno osservato che i piccoli macachi schioccano le loro labbra con un ritmo lento e irregolare simile a quello documentato nel balbettio dei lattanti umani. Parimenti, al raggiungimento dell'età adulta lo schiocco delle labbra tra i macachi ha un ritmo più veloce e distinto quantificabile in circa 5 cicli al secondo, il medesimo ritmo della produzione del linguaggio negli esseri umani adulti. Lo studio si è avvalso anche di una ricerca a raggi X su macachi rhesus esaminati mentre schioccavano le labbra o masticavano cibo. L'osservazione delle radiofotografie ha evidenziato come i movimenti della lingua e dell'osso ioide dei primati oggetti dello studio fossero a tempo con i movimenti delle labbra, analogamente a quanto accade durante la produzione del linguaggio umano.

L'approfondimento di questa ricerca porterà a una migliore conoscenza del percorso neuronale che nei primati conduce dal cervello ai meccanismi facciali, permettendo, vista l'analogia con gli esseri umani, una migliore competenza delle basi neurologiche coinvolte nell'uomo nei disturbi del linguaggio.

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