Stampa questa pagina

Una ragnatela immensa fa della luna una stella

Chi di noi non si è fermato, almeno una volta nella vita, a osservare la trama perfetta di una ragnatela? Oppure un ragno intento a tesserla? I ragni sono animali buoni ma con una cattiva reputazione, eppure questi esserini sono indispensabili in natura perché contribuiscono all'equilibrio naturale.

  • Paola Viviana Trovò
  • Aprile 2022
  • Mercoledì, 6 Aprile 2022
Capolavori  | Foto R. Pegolo Capolavori | Foto R. Pegolo

Notte d'estate. | L'acqua della fonte | suona il suo tamburo | d'argento. | Gli alberi | tèssono il vento | e i fiori lo tingono | di profumo. | Una ragnatela | immensa | fa della luna | una stella.(FEDERICO GARCIA LORCA)

 

I ragni sono animali buoni ma con una cattiva reputazione. Alla maggior parte delle persone, infatti, i ragni non evocano sensazioni positive: eppure questi esserini sono indispensabili in natura perché, esattamente come gli uccelli molto più evocati e ammirati, garantiscono un equilibrio nutrendosi di molti insetti come, ad esempio, i pidocchi delle piante.

Fra i gruppi faunistici più antichi e variegati degli habitat terrestri, le prime tracce di fossili di ragni risalgono al Devoniano - ovvero 80 milioni di anni fa – e gli artropodi, con circa 40mila specie descritte, sono i predatori dominanti della microfauna.

Tele multifunzionali

Che si dica però la verità: chi di noi non si è fermato, almeno una volta nella vita, a osservare la trama perfetta di una ragnatela? Oppure un ragno intento a tesserla? 

I ragni sono degli straordinari architetti di tele perfette, veri capolavori della natura. La seta che utilizzano nelle loro ragnatele è composta principalmente da proteine e varia sia da specie a specie sia base allo scopo per cui viene prodotta. Ad esempio, la seta al centro della tela sarà più elastica e appiccicosa, mentre quella ai lati più resistente perché serve per ancorare la struttura, così come la seta più dura servirà per racchiudere le uova.

A produrre la seta sono due ghiandole dette "seritteri" e a sercernere il filo è un organo ad hoc chiamato ''filiera". Inizialmente liquida, la sostanza che diventerà seta si solidifica a contatto con l'aria dando origine a un filamento appiccicoso, flessibile e resistente.

I ragni utilizzano la loro seta per molte attività durante il loro ciclo vitale come proteggere le uova con ovisacchi in grado di termoregolare, impermeabilizzare e mimetizzare il nido.
Talvolta le usano anche per riposare, rimanendovi appesi a testa in giù come fossero delle tane, oppure come vele per farsi trasportare dal vento o, ancora, come "filo di Arianna": cioè un filo che tutti i ragni rilasciano quando camminano rimanendovi attaccati, una sorta di cavo di sicurezza. Poi c'è lo scopo per eccellenza: usarle come trappole mortali. Circa la metà dei ragni noti usa infatti la ragnatela per procurarsi il cibo, l'altra metà delle specie caccia invece come qualunque altro predatore, con agguati o caccia attiva.

Ma quante ragnatele!

La struttura e la forma delle ragnatele sono caratteristiche di ogni specie. Vediamone alcune.

La forma più famosa è sicuramente quella orbicolare a spirale, tipica della famiglia delle Araneidae. Altre famiglie di ragni tessono invece tele irregolari, come quelle a imbuto, con funzioni di protezione e rifugio e non serve per cacciare. In queste, il ragno si apposta all'interno e viene richiamato fuori quando un insetto fa vibrare la ragnatela avvertendolo della sua presenza.

Molto simile a questa è la ragnatela tubolare che di solito corre alla base degli alberi. La ragnatela a foglio, chiamata anche a drappo o a lenzuolo, è tipica tra le radure e i cespugli ed è la più comune nelle regioni temperate come il Piemonte. Non è una ragnatela "appiccicosa" e gli insetti vengono catturati "per caduta", come i pesci in una rete e ha anche la funzione di tana.
La ragnatela a groviglio, apparentemente incoerente e poco geometrica, è invece appiccicosa e serve al ragno che la produce per procacciarsi il cibo.

Ragni, fonti di ispirazione e di benessere naturale

In natura, il filo di seta dei ragni e le ragnatele sono un esempio di vera e propria maestrìa di ingegneria e di chimica. La proteina stessa con cui sono costruite le ragnatele è di grande interesse per gli scienziati. Le ragnatele infatti hanno una grande resistenza alla tensione e sono contemporaneamente molto elastiche. Fra le altre caratteristiche, va segnalato che sono  un ottimo conduttore di calore, pare addirittura migliore di alcun metalli - come rame ferro e allumino - tale da far pensare a un suo utilizzo nella realizzazione di componenti elettronici e tessuti caldi. Per tutti questi motivi,  le ragnatele offrono spunti industriali e medici per creare prodotti con analoghe caratteristiche come realizzare materiale per suture in ambito ospedaliero.

Un recente studio ha inoltre spiegato che la modalità con cui i ragni producono la seta potrebbe essere utile a comprendere talune caratteristiche del morbo di Alzheimer, oltre ad aiutare nella produzione di materiali dalle stesse caratteristiche sopra descritte.

Non va dimentaicato inoltre che i ragni sono importanti bioindicatori. Lo stato di salute di un habitat si può misurare, infatti, anche contando le specie di ragni presenti: su un campo lavorato si trovano dalle 20 alle 40 specie circa, mentre in un margine boschivo  possiamo trovarne sino a 200. 

Hai un giardino?

Se siamo fortunati e abbiamo a disposizione un giardino, sarebbe bene lasciarlo il più possibile allo stato naturale. La sterpaglia, ad esempio, è il luogo ideale dove i giovani ragni trascorrono l'inverno deponendo le uova e quindi non andrebbe raccolta. 

Cataste di legna, sassi posti in luoghi soleggiati, tranquilli e al riparo dal vento, mucchi di rami, muri a secco, cespugli e siepi sono i luoghi prediletti di molti ragni: lasciarli alla loro naturalità aiuterebbe loro e molti altri insetti. 

 

Potrebbe interessarti anche...