Stampa questa pagina

Tassi nel mondo

  • Chiara Spadetti
  • novembre 2010
  • Martedì, 2 Novembre 2010


La vasta famiglia dei mustelidi annovera diversi generi di tasso, tutte accomunate da abitudini crepuscolari o notturne, spiccata territorialità e dieta tipicamente onnivora. Nel continente americano è presente (dal Canada alle zone montuose del Messico) Taxidea taxus , il tasso americano, capace di fronteggiare potenziali predatori della taglia di un grizzly, mentre in tutta l'Africa sub-sahariana, in Medio Oriente e fino al sub-continente indiano vive Mellivora capensis, il cosiddetto tasso del miele, ritenuto il predatore di alveari più distruttivo dell'Africa, in ragione dei danni che determina agli apicoltori: in Tanzania, oltre il 10% della produzione tradizionale di miele va perduta ogni anno a causa delle incursioni di questo mustelide, soggetto per questo a persecuzioni che ne stanno determinando, a livello locale, l'estinzione. Per entrambe le specie di tasso menzionate, studi etologici hanno evidenziato una forma di "commensalismo" che unisce il mustelide ad altri mammiferi o ad alcuni particolari uccelli: nel caso del tasso americano, è soprattutto il coyote a sfruttare la sua tecnica di caccia, che consiste nello stanare scoiattoli di terra ed altre specie che vivono in tana; il canide si apposta nei pressi e cattura in velocità i roditori che si danno alla fuga sul terreno aperto. Nel caso del tasso del miele, invece, sono manguste, sciacalli, gatti selvatici e volpi del deserto a beneficiare delle prede (roditori, ma anche rettili ed invertebrati come gli scorpioni) che abbandonano la loro tana incalzate dal mustelide, mentre quando questo si dedica a depredare un alveare viene solitamente seguito da astori del genere Melierax che, al pari del nostro falco pecchiaiolo, sono ghiotti di larve di api e banchettano con quel che resta dell'alveare dopo l'incursione del tasso. I particolari comportamenti alimentari descritti non sono ascrivibili a veri e propri casi di parassitismo poiché i tassi coinvolti, pur non beneficiando della presenza degli altri predatori, non vengono nemmeno danneggiati, in quanto quelle che sfuggono alla loro cattura sarebbero comunque prede perse. C. Spandetti
Per saperne di più
· Boitani L., Lovari S., Vigna Taglianti A., Fauna d'Italia. Mammalia: Carnivora, Artiodactyla. Calderoni, 2003
· Brown R., Lawrence M., Pope J., Le tracce degli animali. Mondadori, 1996
· Corbet G., Ovenden D., Guida dei mammiferi d'Europa. Muzzio, 1985
· Mc Donald D., Barret P., Mammals of Europe. Collins., 2001
· Moutou F., Bouchardy C., I mammiferi nei loro ambienti. Vallardi, 1992

Potrebbe interessarti anche...

Questo parente del fagiano, dal comportamento gregario e dalla silhouette rotondeggiante, si è d ...
Pochi animali godono di fama peggiore nell'immaginario collettivo. I serpenti sono stati di volta ...
Fortemente sensibili all'innalzamento delle temperature, al prolungarsi dei periodi di siccità e ...
Mentre nella maggior parte d'Italia iniziavano i preparativi per il cenone di San Silvestro, a Ve ...