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Le vasche artificiali, riparo per gli anfibi

Negli ultimi anni ci siamo abituati a pensare che tutto ciò che viene costruito o è stato costruito in passato dall'uomo abbia un impatto negativo sulla natura. Ci sono però delle strutture antropiche che per le loro caratteristiche possono venire sfruttate anche da diverse specie animali per i più disparati usi: la riproduzione, la caccia o persino per l'intero ciclo vitale.

  • Testo e foto di Federico Crovetto*
  • Marzo 2024
  • Martedì, 12 Marzo 2024
Le vasche artificiali, riparo per gli anfibi

È il caso delle vasche artificiali e dell'uso che ne fanno gli anfibi.

Per vasche artificiali intendo tutte quelle tipologie di invasi usati dall'uomo per l'irrigazione, l'abbeveramento del bestiame, i vecchi lavatoi in disuso ecc.

Gli anfibi che utilizzano le vasche

Gli anfibi traggono numerosi vantaggi da queste costruzioni perché vengono spesso usate come tappe da individui in dispersione e servono a creare quindi delle reti ecologiche utili per l'arricchimento genetico. In taluni casi possono anche contenere piccole popolazioni.
Più o meno quasi tutte le specie di anfibi ne fanno uso: il rospo comune (Bufo bufo), la Rana appenninica (Rana italica) e la Salamandra pezzata (S. salamandra) al solo scopo riproduttivo, altre specie come i tritoni, soprattutto il tritone alpestre (Ichtyosaura alpestris), compiono quasi l'intero ciclo vitale al suo interno, questo poi dipende anche dalla zona climatica e dalle variazioni stagionali.
Queste vasche vengono usate non solo da specie comuni, ma anche da specie endemiche e di interesse comunitario, come le due salamandrine dagli occhiali (Salamandrina perspicillata e S. terdigitata) e l'ululone (Bombina pachypus e B. variegata).

Altri tipi di invasi

Ma non tutti gli invasi di questo tipo sono utilizzabili dalla batracofauna; ce ne sono alcuni che presentano delle barriere costruttive di rilievo. Alcune di queste sono la mancanza di almeno una delle pareti a livello del piano di campagna, l'utilizzo di rifiniture lisce, l'ausilio di vecchie vasche da bagno, sfruttabili solo da specie arrampicatrici come le raganelle oppure ancora una pulizia troppo frequente o con i mezzi sbagliati.

Per chi possedesse una di queste costruzioni nel proprio terreno può fare delle piccole modifiche per renderla abitabile per gli anfibi.

Banalmente si può costruire una rampa di accesso, meglio se parallela alla parete della vasca, e come si costruisce un'entrata bisogna predisporre anche un'uscita, e il sistema precedente funziona molto bene in entrambi i casi. Non è necessario usare cemento e mattoni, basta usare anche delle semplici pietre. Per l'uscita per esempio si possono addossare un po' di pietre ad un angolo, creando una specie di cono. Oppure ancora, usando tre assi di legno, si può creare una specie di ponte da adagiare sulla parete; l'importante è rendere la struttura sufficientemente scabrosa, magari aggiungendo una rete così, anche se verticale, sarà facile per animali con scarse capacità arrampicatorie come le salamandre risalirlo.

 

*Naturalist and Wildlife Photographer

Web: www.federicocrovetto.it
Instagram: @federico.crovetto
Facebook: Federico Crovetto Naturalist and Wildlife Photographer

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