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Tartadogs, i cani amici delle tartarughe

I quattrozampe saranno presto arruolati nel difficile compito di ricercare i siti di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta per tutelare questa specie a rischio.

  • Alessandro Paolini
  • Novembre 2023
  • Giovedì, 28 Marzo 2024
Foto p.g.c. Legambiente Foto p.g.c. Legambiente

Tra i tanti lavori che l'uomo affida ai cani, sfruttando la grande intelligenza e le doti tipiche di questi animali, c'è anche il delicato compito di salvare altre specie. L'ultima frontiera della collaborazione uomo-cane è la ricerca dei nidi di tartaruga marina più nascosti, che spesso sfuggono al nostro occhio e che solo il loro formidabile fiuto può scovare: sono i "Tarta Dogs" che contribuiranno alla salvaguardia della specie Caretta caretta.

Una specie fragile in ripresa

La tartaruga marina comune o Caretta caretta è la più piccola e la più comune del Mediterraneo.

La specie è considerata a rischio ed è protetta da normative internazionali, tra cui la Convenzione di Barcellona e il relativo protocollo aggiuntivo, che prevedono misure di protezione e di conservazione per la specie vietandone l'uccisione, il commercio e il disturbo durante i periodi di riproduzione, migrazione, svernamento e altri periodi in cui gli animali sono sottoposti a stress fisiologici.

Le tartarughe marine sono presenti in tutto il Mediterraneo, con particolare frequenza in alcune aree utilizzate come aree per sosta e alimentazione, come l'Alto Adriatico, il Mar Ionio, le coste tunisine e libiche e la costa spagnola. Le aree di nidificazione sono solitamente concentrate nella metà orientale del Mediterraneo, in Grecia, Turchia, Cipro e Libia, Paesi in cui si concentrano il 97% dei circa 7200 nidi annualmente deposti in Mediterraneo .

Le tartarughe però nidificano sempre più sulle coste italiane, sia a causa del riscaldamento climatico che le costringe a spostarsi sempre più a ovest, sia grazie al lavoro di monitoraggio e messa in sicurezza dei siti di deposizione, svolto dalle decine di associazioni partner del progetto europeo Life Turtlenest.

Il 2023 è stato un anno record per le nidificazioni di Caretta caretta nel nostro Paese: sono stati ben 450 i nidi registrati, un numero più che triplicato rispetto al 2022, quando erano stati 123.

Operazione Tartadogs

"L'utilizzo di cani per la ricerca dei siti di nidificazione è una novità per l'Europa" spiega Antonino Morabito, responsabile per la fauna e il benessere animale di Legambiente. "Un'esperienza effettuata negli USA con un solo cane ha portato al ritrovamento del doppio dei siti normalmente individuati con le tecniche tradizionali, che consistono nell'individuazione a vista da parte dei volontari, che si spostano a piedi o in e-bike o si avvalgono delle riprese di droni. Questi metodi però devono fare i conti con la cancellazione delle tracce, lasciate dalle femmine durante la risalita dall'acqua alla spiaggia, ad opera del vento o delle maree. Per questo motivo la ricerca a vista dovrebbe avvenire preferibilmente entro tre giorni dalla deposizione per aumentare le possibilità di successo, cosa che a volte non accade come possiamo constatare dalla nascita di piccole tartarughe al di fuori dei siti individuati. Ecco allora l'idea di avvalersi del fiuto di cani appositamente addestrati, insieme ai loro conduttori, nell'ambito del progetto Life Turtlenest,  coordinato da Legambiente, che vede coinvolto l'Ente Nazionale Cinofilia Italiana".

La selezione e l'avvio dei corsi

A ottobre si sono svolte le prime prove di ammissione per cani e conduttori cui hanno partecipato venti "coppie" di candidati, di cui solo sette hanno superato la selezione.

"Il progetto Life Turtlenest prevede di impiegarne quattro ma abbiamo deciso di allargare la platea a tutte le unità cinofile che supereranno i rigorosi test di operatività" prosegue Morabito. "Si tratta di un'attività ancora sperimentale che però vorremmo replicare anche per i prossimi anni. le prove hanno riguardato cani e conduttori privati che avessero però già una certa esperienza e consistevano nel ritrovamento di una determinata sostanza, da individuare fra altre messe al fine di complicare la ricerca". I vincitori frequenteranno un corso della durata di sei mesi e dovranno superare altri test che selezioneranno ulteriormente il novero dei prescelti. Si tratta di cani di razze diverse che, da giugno 2024 pattuglieranno le spiagge con ricerche intensive di 5 giorni alla settimana, o semi-intensive su 3 giorni, in siti che dobbiamo ancora stabilire, senza arrecare disturbo alla fauna presente negli ambienti costieri. Si tratterà comunque di spiagge situate sulla costa tirrenica e su alcune isole, in particolare nelle regioni più interessate dalla nidificazione di Caretta caretta. Abbiamo inoltre già  redatto un protocollo per la formazione e le pratiche operative che valideremo con metodo scientifico nel corso della formazione" conclude Morabito.

Un progetto internazionale

Life Turtlenest è un progetto cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, in Italia, Spagna e Francia. Prevede attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione. Partecipano la Stazione zoologica Anton Dhorn, Ispra, l'Università La Sapienza di Roma, l'Università di Barcellona, BETA Technological Centre (UVic-UCC), ENCI, Cest Med, le Regioni Basilicata, Campania, Puglia, Lazio, e l'Agenzia per la protezione ambientale della Toscana. Oltre alle regioni italiane bagnate dal mar Tirreno Life Turtlenest interverrà nella regione francese della Camargue, in Costa Azzurra, in Corsica e nelle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.

Per approfondimenti:

Sito Legambiente

Info: https://www.legambiente.it/progetti/lifeturtlenest/

Life Turtlenest
Instagram
Facebook

Sito WWF 

Tartapedia.it  dati derivanti da segnalazioni di associazioni e istituti di ricerca

 

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