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Lucertola di vetro, maneggiare con cura!

Nonostante il suo nome è un rettile più simile ad una biscia che ad una lucertola: si tratta di specie minacciata e protetta che non è presente in Italia.

  • Federico Crovetto*
  • Novembre 2023
  • Lunedì, 13 Novembre 2023
Esemplare di Pseudopo - Foto F. Crovetto Esemplare di Pseudopo - Foto F. Crovetto

Chiamato anche lucertola di vetro, lo Pseudopus apodus è un sauro facente parte della famiglia degli Anguidae, la stessa famiglia del più comune orbettino.

Proprio come il suo cugino in miniatura, anche lo pseudopo non presenta zampe, però analizzandone lo scheletro si possono apprezzare quattro appendici; esternamente invece vi sono due piccole escrescenze vicino alla linea laterale a ricordare le due zampe posteriori.


A differenza del suo parente, lungo al massimo una quarantina di centimetri, lo pseudopo presenta dimensioni notevolmente più grandi, raggiungendo e a volte superando il metro.
I giovani si riconoscono facilmente per la livrea zebrata caratteristica, nera su grigio, mentre gli adulti hanno una colorazione bruno-giallognola, più scura sul dorso e più chiara sul ventre.
Dotato di una testa piuttosto massiccia è in grado con le sue potenti mascelle di rompere i gusci dei gasteropodi di cui è ghiotto. Nella sua dieta troviamo anche artropodi, micromammiferi e piccoli sauri.
A volte dopo le piogge esce dal suo rifugio proprio per cacciare le lumache, attratte dall'umidità.
Frequenta prevalentemente habitat aperti e asciutti, come la macchia mediterranea, arbusteti e boschi radi, non disdegnando aree con pietraie, utili per la termoregolazione.
Nonostante le sue notevoli dimensioni l'area che frequenta lo stesso individuo si aggira intorno a qualche decina di metri quadrati.
Le femmine, raggiunta la maturità sessuale a circa 4 anni, sono in grado di deporre fino a 10 uova a inizio estate che si schiuderanno poi tra agosto e settembre, dopo due mesi circa di incubazione. Come molti animali a sangue freddo durante l'inverno lo pseudopo va in letargo.
Diffuso in diversi Paesi balcanici, lo troviamo anche in Medio Oriente fino in Giordania, limite meridionale del suo areale, e in Asia centrale fino al Kazakistan, suo limite orientale.
In Italia non è presente, nonostante vi siano popolazioni molto vicine in Istria (Croazia).

Presente nell'allegato II della Convenzione di Berna come specie protetta, fa parte anche dell'allegato IV della Direttiva "Habitat" 92/43 CEE, dove sono elencate le specie di interesse comunitario altamente protette.
Le principali minacce sono legate all'agricoltura intensiva e all'allevamento, entrambi cause di degradamento ambientale, con conseguente diminuzione dell'habitat dove questa specie vive.

 

 

*Naturalist and Wildlife Photographer

Web: www.federicocrovetto.it
Instagram: @federico.crovetto
Facebook: Federico Crovetto Naturalist and Wildlife Photographer

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