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La simbiosi tra formiche ed afidi

Tra le relazioni che possono instaurarsi fra specie diverse, una delle più interessanti è la simbiosi tra afide e formica, un rapporto che comporta un mutuo vantaggio.

  • Federico Crovetto
  • Novembre 2023
  • Giovedì, 22 Febbraio 2024
Formica ed afidi - Foto F. Crovetto Formica ed afidi - Foto F. Crovetto

Nel mondo animale tutto e tutti sono connessi. Vi sono diversi tipi di relazioni che possono instaurarsi fra specie diverse, chiamate anche relazioni interspecifiche, come la predazione, la competizione, il parassitismo e molti altri ancora, tra cui la simbiosi. A sua volta di simbiosi ne esistono di diverse, come il mutualismo, dove entrambe le specie traggono beneficio dal rapporto.
Questa relazione particolare è più comune di quanto si immagini e spesso si verifica sotto i nostri occhi. È il caso delle formiche e degli afidi, insetti comuni che possiamo trovare nei nostri giardini.
Il sistema è ben oleato: parte dall'afide che, nutrendosi della linfa della pianta, produce escrementi acquosi e ricchi di sostanze zuccherine e sali minerali, chiamati melata.
Le formiche si alimentano di questa sostanza ad alto contenuto energetico e in cambio offrono agli afidi protezione da eventuali predatori.
Le formiche sono tra gli insetti più temuti nel mondo animale e per questo vengono evitate.
Alcune specie di formiche, per salvaguardare questo rapporto, durante l'inverno prelevano le uova dei loro amici afidi e le custodiscono addirittura nel formicaio.

Un altro caso interessantissimo è quello studiato nel 2015 e che riguarda l'afide Paracletus cimiciformis e la formica Tetramorium sp. Questo afide presenta in contemporanea due strategie evolutive differenti: una classica di simbiosi e l'altra di "mimetismo aggressivo" ai danni delle formiche.
Grazie a questa seconda strategia la larva dell'afide viene riconosciuta come larva di formica grazie agli stessi segnali chimici prodotti (idrocarburi cuticolari) dall'originale, così viene portata nelle camere del formicaio, dopodiché inizia a suggere l'emolinfa dalle larve dell'imenottero.
Questa specie di omottero, che presenta una forma attera (priva di ali) e vive in prossimità delle radici di alcune graminacee, presenta due forme distinte: una che si nutre di piante ed è di colore verde, con il corpo rotondeggiante, e un'altra di colore bianco, appiattita dorso ventralmente come la larva di formica, da cui succhierà l'emolinfa.

Una ricerca scientifica del 2021, ha studiato la relazione simbiontica fra Macrosiphoniella yomogicola (l'afide) e Lasius japonicus (la formica).
Questi afidi - secernendo grandi quantità di dopamina nella melata - sono in grado di aumentare l'aggressività delle formiche e quindi l'efficienza difensiva.
Sono questi solo alcuni degli esempi di interazioni interspecifiche aventi luogo ogni giorno nel micromondo attorno a noi.

 

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