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L’altopiano di Santa Lucia e San Lorenzo

Spiritualità e Natura a due passi da Fossano

  • Aldo Molino Mauro Pianta
  • aprile 2015
  • Martedì, 14 Aprile 2015
L'ingresso della Casa foto R.Bonaffino L'ingresso della Casa foto R.Bonaffino

Chi ha percorso almeno una volta la strada che da Carmagnola conduce a Fossano, conosciuta anche come strada Reale, avrà sicuramente notato un'indicazione turistica che indirizza alla casa natale di un "certo" beato don Alberione .
Ma chi era davvero don Alberione? Le biografie parlano di lui come di un uomo gracile nel fisico ma dalla volontà d'acciaio. Uno che si svegliava alle 3 e 30 del mattino, capace di digiuni prolungati, di preghiere in ginocchio per ore e che pure è stato in grado di guadagnarsi il titolo di "industriale del Vangelo": un "manager di Dio" che fondò ad Alba, nel 1914, la Società San Paolo, cinque congregazioni religiose e un impero editoriale oggi diffuso in 32 nazioni. Attualmente oltre che nell'editoria e nei i periodici, la Società è presente anche nel campo della musica, del cinema, della radio e del web.
Figlio di contadini nato il 4 aprile del 1884 in una delle cascine dell'altipiano di San Lorenzo, entrò giovanissimo in seminario. Lo spartiacque della sua lunga esistenza (morì a Roma nel 1971, a 87 anni) va ricercato nella notte del 31 dicembre del 1900, quella che divideva due secoli, quando giovane seminarista prega per ore ad Alba, nella cattedrale di san Lorenzo, ricevendo una particolare "illuminazione": da quel momento si sente esortato a "fare qualcosa per gli uomini del Novecento, annunciare Cristo agli uomini moderni, con i mezzi moderni". Un nuovo slancio missionario sullo stile di San Paolo, che diventa il modello e il protettore di tutta la sua opera.
L'intuizione di questo genio organizzativo di origini contadine che nel dicembre del 1931 fonderà "Famiglia Cristiana", uno dei settimanali più diffusi in Italia, non stava tanto e solo nell'utilizzare i mezzi più veloci della comunicazione sociale come strumenti di apostolato ma nell'aver adottato - nel fare ciò - un metodo industriale che implica aggiornamento continuo e professionalità. Insomma libri e giornali, nella filosofia paolina, oltre che fatti a scopo di bene, dovevano essere fatti secondo tutte le regole.
Il creativo grazie al quale il mondo cattolico si è affacciato sul mercato dei mass media con prodotti culturali competitivi, l'uomo che per molti è acclamato come patrono di Internet, è stato proclamato beato il 27 aprile 2003 da san Giovanni Paolo II.

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Altrettanto poco conosciuto, ma non certamente agli abitanti di Fossano che abitualmente lo frequentano, è l'altopiano, l'antico Famolasco, dove si trova la cascina avita e nei pressi della stessa anche l' importante biotopo dei laghi di S.Lorenzo.
L'altopiano è un tavolato ondulato la cui formazione risale al periodo post-glaciale costituito da sedimenti ghiaiosi e sabbiosi ricoperti da uno strato di argilla che si estende a nord di Fossano e occupa una superficie di circa 12 Kmq.
Dalla frazione San Lorenzo di Fossano, seguendo strette stradine campestri e seguendo le indicazioni, si raggiungere facilmente la "Cascina nuova" la cui torretta è ben individuabile anche da lontano.
La casa natale di Don Alberione della quale una parte è ancora conservata nella sua rusticità originaria, è oggi un centro di spiritualità e ospitalità molto frequentatati dai "Paolini" e si trova a due passi dall' interessante area umida degli stagni di San Lorenzo.
Un bosco planiziale relitto, di poco meno di un ettaro di superficie, due vasche irrigue realizzate a meta del XIX secolo, inselvatichitesi naturalmente dopo l'abbandono e una terza vasca ormai interrata costituiscono un frammento di biodiversità inserito in un contesto agricolo importante più per gli aspetti naturalistici che non per quelli produttivi, come dimostrato da diversi campi trasformati recentemente in centrali foto-voltaiche.
Roverelle, farnie, cerri ma anche carpini, ciliegi, olmi e frassini frammisti alle invasive robinie sono le principali essenze forestali, nelle zone umide vegetano anche cannucce e tife. Da quando nel 1988 è iniziata una sistematica raccolta di dati per mappare la situazione ornitica sono state raccolte alcuni migliaia di segnalazioni. Si è così evidenziata una realtà in continuo divenire con l'insediamento di nuove specie di uccelli e l'abbandono di altre. Complessivamente quelle osservate erano al 2003 ben 136, pari al 425% di quelle note per la provincia di Cuneo anche se solamente 38 sono nidificanti. Di particolare interesse sono comunque le sei specie di rapaci che hanno casa in questi luoghi sulle diciotto segnalate. Un roost (dormitorio condominiale di gufi) ospita nei mesi invernali una decina di esemplari del grande strigide.
Un elenco esaustivo circa le specie e gli avvistamenti lo si trova in un opuscolo di Pier Luigi Beraudo, Gli uccelli degli stagni di San Lorenzo, edito dall'Associazione Alnus e dal Comune di Fossano nel cui territorio si trovano la Casa e i Laghi che costituiscono un parco pubblico extraurbano.
Agli stagni si arriva tranquillamente in auto (ma le strade sono piuttosto strette) essi sono anche raggiunti da un itinerario cicloturistico segnalato che si sviluppa per una quindicina di chilometri con partenza da Fossano e segnaletica ai principali bivi.
La descrizione dello stesso è reperibile sul web all'indirizzo:
www.piste-ciclabili.com

 

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