Il titolo Fuoco invisibile - Storia umana di un disastro naturale si riferisce alla catastrofe determinata dal batterio Xylella fastidiosa, che dal 2013 ha attaccato gli uliveti del Salento causando la morte di oltre 21 milioni di esemplari di ulivo e mettendo in profonda crisi la coltura dell'ulivo in Puglia, stravolgendo il paesaggio del Salento e la vita di molti agricoltori locali.
Si tratta di un patogeno subdolo: essendo un batterio, risulta invisibile per cui il veloce essiccamento che provoca nelle piante diventa difficilmemte comprensibile a chi da diverse generazioni custodisce uliveti secolari, che non hanno mai presentato sintomi di questo tipo. Di fronte alla difficoltà e allo smarrimento a comprendere le cause del deperimento, si è sviluppata l'ipotesi nella popolazione locale che dietro questo flagello ci fosse "un qualche malaffare volto a eliminare gli ulivi del Salento". In breve si è quindi passati dalle ipotesi alle certezze complottistiche e allo sviluppo di un fronte di opposizione agli interventi di lotta a Xylella. Sono state raccolte migliaia di firme e si è sviluppata una campagna di controinformazione di rilevanza nazionale che ha visto l'adesione di attori, cantanti, politici, intellettuali e ha portato anche al coinvolgimento della magistratura che ha sposato maldestramente alcune delle posizioni dei comitati locali.
La particolarità di questo libro, però, è che non si tratta solo di un'inchiesta giornalistica approfondita e molto ben documentata di una problematica ambientale e di come si è cercato di contrastarla, ma di un romanzo (candidato al Premio Strega 2024) molto avvincente che utilizza strumenti narrativi diversi. E' infatti innanzitutto un racconto autobiografico che racconta il rapporto dell'autore con il proprio padre proprietario di un uliveto in Salento, il suo dolore e disorientamento di fronte alla moria rapida e "misteriosa" degli ulivi secolari di sua proprietà e le difficoltà ad accettare le spiegazioni scientifiche delle cause della morte del suo uliveto. Ma è anche un racconto approfondito dell'attività dei funzionari del servizio fitosanitario regionale che in maniera tempestiva hanno cercato di arginare la problematica Xylella. Viene raccontato il loro approccio scientifico ed appassionato alla lotta al patogeno ma anche le difficoltà e le sofferenze umane e lavorative a cui sono andati incontro a causa della campagna di odio a cui sono stati sottoposti e in seguito all'intervento della magistratura.
Tra i diversi strumenti narrativi c'è anche una parte di romanzo storico: la storia dell'olivocoltura a Gallipoli e nel Salento viene raccontata immaginando la storia di Paolo, che nel 1709, per comprare un pezzo di terra da coltivare, accetta di lavorare e di affrontare le durissime condizioni di lavoro a cui si sottoponevano i nachiru, che lavoravano nei frantoi. La storia della coltura dell'olivo salentino viene raccontata nel dettaglio abbattendo diversi miti bucolici riguardo "l'ulivo benigno e autosufficiente che veglia dalla notte dei tempi sull'uomo".
All'inizio del libro è riportata una citazione: "Il tempo è temibile non tanto perché uccide, quanto perché smaschera" (Nicolas Gomez Davila). Anche nel caso della lotta a Xylella, il tempo è stato galantuomo e dopo alcuni anni ha smascherato le tesi complottistiche: la magistratura ha archiviato tutte le accuse e i funzionari del servizio fitosanitario regionale e tutte le persone che hanno cercato, in maniera concreta e scientifica, di contrastare Xylella, hanno visto riconosciuta da parte della comunità scientifica internazionale la validità del loro lavoro. Tuttavia non siamo arrivati ancora a un lieto fine in quanto la devastazione degli uliveti persiste, il lavoro di contrasto ha subito ritardi e ostacoli e Xylella si è ormai diffusa verso il nord della Puglia.
Per quelli che si occupano di gestione dell'ambiente e della biodiversità, questo libro è anche un monito riguardo le grosse difficoltà che si possono incontrare nello svolgimento delle proprie mansioni pur nel rispetto di protocolli e metodologie definite e validate dalla comunità scientifica. In quest'epoca di social e di complottismo imperante, soprattutto sulle tematiche ambientali, senza un'attenta gestione degli aspetti di comunicazione e la predisposizione di attività di informazione tempestiva, chiara ed efficace, ci si può trovare a dover gestire movimenti di opinione e campagne di stampa ostili, che una volta iniziati, risultano di difficile gestione e soluzione.
Fuoco invisibile - Storia umana di un disastro naturale di Daniele Rielli - Rizzoli (2023) - 304 p. - €18,00