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Il treno che è tornato di moda

Un viaggio in Alto Adige può essere l'occasione anche per mettere a "riposo" l'automobile, grazie al lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano: una rete capillare di trasporti pubblici su tutto il territorio, con cadenzamento degli orari e collegamenti coordinati

  • Sta- Provincia Autonoma di Bolzano
  • luglio 2010
  • Domenica, 4 Luglio 2010

Incidente ferroviario in Val Venosta

Il 5° anniversario della linea della Val Venosta è stato offuscato da un tragico incidente ferroviario: lo scorso 12 aprile, un vero e proprio fiume di fango, risultante dalla drammatica concatenazione di una serie di circostanze sfortunate, collegate all'irrigazione dei frutteti sovrastanti, ha travolto un convoglio causando 9 morti e numerosi feriti.
Il primo intervento in questo senso risale a 5 anni fa, quando l'Amministrazione Provinciale di Bolzano, attraverso la STA (Strutture Trasporto Alto Adige Spa), rilanciava la ferrovia della Val Venosta. Di fatto, questo treno ad alimentazione diesel riusciva, grazie al colorato design che ripropone il logo dell'Alto Adige, a far breccia nel cuore di molti – autoctoni e non – creando una vera e propria "euforia ferroviaria" e destando interesse e consensi a livello internazionale. «La linea della Val Venosta non è solamente la nostra insegna in materia di mobilità, bensì un vero e proprio emblema e cavallo di battaglia per il turismo», sottolinea Thomas Widmann, assessore alla Mobilità. Che molte migliaia di turisti potessero arrivare in Alto Adige proprio per provare l'esperienza di un viaggio sul treno della Val Venosta non era stato immaginato neppure dagli esperti di turismo locali. Sono in particolare gli svizzeri a dimostrare particolare attaccamento al trenino, anche perché i dodici convogli realizzati sono frutto del talento elvetico e dunque sono stati messi in esercizio sotto l'attenta supervisione di esperti ferroviari elvetici. Il risultato? Grazie a una puntualità che si assesta sul 99,8%, la linea ferroviaria della Val Venosta non teme di certo il confronto con le "sorelle" svizzere, famose per puntualità e precisione. Questa linea a binario unico, che si snoda per circa 60 km tra Malles e Merano, vanta senza dubbio il merito di conservare il fascino particolare di un tracciato ferroviario storico (comprese le caratteristiche stazioni), inquadrandolo all'interno di un innovativo programma di mobilità. Al fortunato connubio "treno-bici" la linea ferroviaria della Val Venosta deve un altissimo afflusso di turisti e sportivi, come dimostrano i dati relativi ai servizi di noleggio, transfer e trasporto bici, di gran lunga superiori a ogni aspettativa. L'offerta è attualmente in fase riorganizzativa grazie a un nuovo progetto "treno & bici", che dovrebbe estenderla anche a ulteriori aree del territorio.

La nuova ferrovia della Val Pusteria

Sul modello della linea della Val Venosta, l'Amministrazione Provinciale di Bolzano ha voluto rilanciare il traffico ferroviario anche in Val Pusteria, acquisendo otto nuovi treni dall'inconfondibile design. La STA ha provveduto a modernizzare le infrastrutture ferroviarie, a creare nuovi punti di scambio e a ristrutturare le stazioni. «In questo modo abbiamo posto tutte le premesse per un cadenzamento semiorario sul tracciato a binario unico San Candido-Brunico-Fortezza», spiega Helmuth Moroder, direttore della STA.Ora il treno è una valida alternativa all'auto, non solo per migliaia di pendolari, ma anche e specialmente per quanti vogliano partire alla scoperta del territorio all'insegna di relax, convenienza e rispetto dell'ambiente. La Val Pusteria, dunque, è ora pronta a ospitare un moderno traffico ferroviario, riallacciandosi a quanto iniziato 140 anni or sono dal boom turistico, quando grazie all'apertura della linea ferroviaria che collegava Maribor (Slovenia) con Fortezza (1871), la Valle diventava meta di nuove classi turistiche. Di fatto, molte località si trasformavano in veri e propri baluardi turistici: Dobbiaco, Braies, Sesto e dintorni divennero dei veri e propri "salotti" estivi per la società viennese, luogo d'incontro di tutte le personalità di spicco dell'Impero Asburgico e della vecchia Europa. Anche l'innovativa offerta "treno e sport invernali" vuole promuovere l'affluenza: la nuova fermata di Perca, che sarà messa in servizio prossimamente, è stata concepita in modo da permettere un collegamento diretto con la località sciistica Plan de Corones. La realizzazione del progetto, attualmente ancora al vaglio di un comitato di esperti, segnerebbe un ulteriore progresso nella direzione di una mobilità ecologica, volta a portare su rotaia anche il traffico su gomma collegato al tempo libero. Oltre il 30 per cento del carico di traffico registrato in Alto Adige è direttamente collegato al tempo libero, con picchi durante il fine settimana e in alta stagione, come dimostrano le interminabili code e i parcheggi sovraffollati nei pressi delle mete turistiche più amate. Per contrastare questo trend, l'assessorato alla Mobilità ha intensificato i collegamenti ferroviari e le autolinee durante il fine settimana: tutte le principali mete sono ora raggiungibili comodamente in treno o in autocorriera. La "Mobilcard" permette di utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblico integrato per tre o sette giorni consecutivi, a un prezzo molto vantaggioso. Il bilancio di questa iniziativa è stato più che soddisfacente: basti pensare che solo nel mese di luglio 2009 si sono registrate non meno di 477.000 obliterazioni, con un incremento di un terzo rispetto all'anno precedente. Di sicuro interesse è anche la nuova "museumobil Card", che comprende l'ingresso a circa 80 musei e mostre su tutto il territorio provinciale: per potersi spostare liberamente con i mezzi pubblici, ma anche per immergersi nella storia, nella cultura, nell'arte e nelle tradizioni locali.

Funivia e treno del Renon, funicolare della Mendola

Sono state modernizzate anche altre linee, come la nuova funivia del Renon (completata l'anno scorso), che collega con otto cabine in grado di garantire una corsa ogni quattro minuti il capoluogo provinciale con l'altipiano del Renon. Dalla stazione a monte, ubicata a Soprabolzano e punto di partenza per gite e passeggiate, molti proseguono in direzione di Collalbo grazie al mezzo storico del Renon, un trenino a scartamento ridotto che regala un magnifico panorama tra boschi e prati. Per far fronte all'"invasione" da parte di turisti, la linea ferroviaria è stata rinnovata lo scorso anno e prossimamente sarà dotata di nuovo materiale rotabile. Da menzionare sono anche le nuove cabine della funicolare della Mendola (anch'essa restaurata), che collega la località turistica di Caldaro al Passo della Mendola, superando in dodici minuti un dislivello di 850 metri. Grazie al tetto panoramico in vetro, dalle nuove cabine si può godere di una vista stupenda su tutta la Bassa Atesina. Tutti i nuovi progetti ferroviari hanno posto particolare attenzione all'accessibilità da parte di persone con disabilità di vario tipo e su sedia a rotelle, nonché da parte di anziani, genitori con passeggino e viaggiatori con biciclette al seguito. La ferrovia, spina dorsale della mobilità ecologica Questa "euforia ferroviaria" è tuttavia offuscata da nubi scure che si addensano all'orizzonte. «Su tutto il territorio provinciale, di nostra diretta competenza, abbiamo raggiunto uno standard molto elevato per quanto riguarda il trasporto pubblico locale» spiega l'assessore alla Mobilità Widmann. Per questo l'Alto Adige spinge ora affinché siano migliorati anche i collegamenti ferroviari interregionali e internazionali lungo l'asse nord-sud. L'assessorato è attualmente in trattativa sia con Trenitalia sia con le amministrazioni ferroviarie tedesche e austriache, affinché siano garantiti i collegamenti eliminati da parte italiana sull'asse Monaco-Innsbruck-Bolzano-Verona-Bologna-Roma. «L'esistenza di adeguati collegamenti ferroviari è la spina dorsale non solo per il turismo, ma anche per l'economia e la società» sottolinea Widmann. Su questo versante l'Alto Adige ha saputo promuovere in brevissimo tempo un vero e proprio salto di qualità: l'automobile può rimanere parcheggiata in garage – non sempre, ma sempre più spesso!
Info: www.trenoaltoadige.bz.it
L'articolo è stato messo a disposizione da parte della STA, che è una società "in house" del Dipartimento alla mobilità della Prov. Autonoma di Bolzano, che su incarico della giunta provinciale si occupa di progetti nel trasporto pubblico: tra cui la riattivazione e la gestione della linea ferroviaria Val Venosta a partire dal 2005, ristrutturazione della linea Val Pusteria ( 2008 - 2011) e di una serie di stazioni ferroviarie, nuova funivia del Renon (2009), funicolare della Mendola ecc.

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