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Il Piemonte diventa una meta per i turisti italiani

E' l'estate il periodo più trainante, unito alla montagna che conquista di più i turisti nel Cuneese e nell'area della Valsesia e di Vercelli

  • Redazione
  • Aprile 2017
  • Giovedì, 6 Aprile 2017
Il Piemonte diventa una meta per i turisti italiani

I turisti italiani scoprono il Piemonte come meta di viaggio, trainando il settore per il 2016 grazie a una sempre maggior presenza da tutte le regioni: è quanto emerge dai dati relativi allo scorso anno elaborati dall'Osservatorio turistico regionale.
Secondo le statistiche dell'Osservatorio, il 2016 conferma il trend di crescita del turismo in Piemonte, sia nelle presenze (+2,41%), sia negli arrivi (+2,67%), con 4 milioni e 800mila turisti e superando la soglia dei 14 milioni di pernottamenti. L'estate si conferma il periodo di maggiore attrazione per il territorio, contribuendo infatti per oltre il 60% ai flussi turistici. L'incremento è il risultato di un ottimo andamento del mercato italiano, che ha registrato una crescita del 7,1% negli arrivi e del 6% nelle presenze, per un totale di 3 milioni di arrivi e 8 milioni 100mila presenze.

A fronte dell'incremento del mercato italiano, il 2016 ha registrato una flessione dei mercati esteri rispetto al 2015, anno in cui l'aumento degli arrivi internazionali aveva fatto registrare dati da record, pari circa al 20%. I flussi internazionali hanno comunque registrato il secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni, con oltre 1milione 800mila arrivi e 5milioni e 800mila presenze.

A mantenere un ottimo tasso di crescita, grazie anche alle componenti estere, sono inoltre alcuni prodotti turistici d'eccellenza, come l'area collinare del sud del Piemonte. Grazie all'interesse del comparto enogastronomico, infatti, nel 2016 aumentano gli arrivi, che superano quota 786mila (+7%) e le presenze raggiungono quota 1milione e 765mila (+6%): un risultato ottenuto grazie al contributo positivo della componente italiana, ma in particolare di quella estera, che vale quasi il 50% delle presenze totali e conferma la vocazione sempre più internazionale dell'area.

A registrare dati postivi per la componente estera anche l'area dei laghi, in particolare per la stagione estiva, dove le presenze crescono e raggiungono quasi la soglia dei 2milioni 690mila (+3%), con un +6% dall'estero e una crescita anche degli arrivi pari quasi al 4%. Complessivamente, però, gli arrivi registrano una flessione, fermandosi a quota 732.363.

Torino e la prima cintura seguono, e in qualche misura trainano l'andamento dei flussi regionali. Rispetto all'anno precedente si registra un saldo positivo negli arrivi (+1%) e un ottimo incremento nelle presente (+7%): l'incremento è trainato soprattutto dal mercato italiano, mentre l'estero, dopo il forte incremento dell'anno scorso, rallenta nel numero di arrivi (-13%), ma aumenta dell'1% i pernottamenti.
L'effetto dell'andamento dei flussi esteri, soprattutto nelle presenze, si evidenzia per la montagna che, in estate, ha visto una contrazione dei flussi internazionali della montagna torinese, a fronte invece di un aumento nel Cuneese e nell'area della Valsesia e di Vercelli. Nella stagione invernale, rallentano le località cuneesi e torinesi, mentre la montagna della Valsesia aumenta anche in questo caso i flussi turistici, in particolare la quota italiana.

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