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Il paesaggio montano rappresentato negli ex voto

"Quadri votivi nei Santuari delle Alpi Occidentali" di Rita Cristina Manfro (ed. Susalibri) è un bel libro che attraverso l'analisi di 250 dipinti, porta alla luce episodi drammatici di un mondo ormai quasi dimenticato, ma ancora sorprendentemente ricco e vitale.

 

  • E.M.
  • novembre 2015
  • Martedì, 3 Novembre 2015
Il paesaggio montano rappresentato negli ex voto

Un libro interessante che con linguaggio semplice e chiaro, rende noti i risultati di una ricerca minuziosa condotta nei santuari montani del Piemonte. Rita Cristina Manfro ha esaminato circa 1500 quadretti, scegliendo di presentarne e commentarne 254, conservati nei 32 santuari piemontesi - dalla Valle Gesso alla Valle Strona - con qualche puntata a Verbania, in Valle d'Aosta e in Liguria. L'autrice, che ha inteso privilegiare l'aspetto devozionale dei dipinti, afferma che "nella rappresentazione delle tavolette ex voto si rileva una suddivisione in due registri: in basso lo spazio umano, in alto lo spazio celeste".
In aggiunta all'attenta presentazione al volume del giornalista e scrittore Enrico Camanni, sono spiegate sigle poche note al grande pubblico come V.F.G.A. (Votum Feci Gratiam Accepi – feci un voto e ricevetti una grazia) o P.G.R. (per grazia ricevuta) ed è resa nota la definizione stessa di ex voto, che per il professor Bolgiani è "il segno di un paesaggio, di una supplica precedente, di un preciso impegno preso, di una grazia ricevuta, di un contratto realizzato, di un ringraziamento e di una testimonianza pubblica".
Di ciascun dipinto è riportata l'immagine fotografica a colori, che vivacizza e facilita ancor di più la comprensione del testo. Avvincente l'esposizione delle scene dipinte suddivise per argomento, che stimolano e gratificano il lettore, offrendo informazioni circostanziate sui luoghi e numerosi spunti per successivi approfondimenti.
Tra i temi trattati: la salute e la malattia, la guerra, i crimini, il lavoro nei campi e quello artigianale ed industriale, i trasporti e lo sviluppo del turismo, le fonti energetiche, la pastorizia, il focolare domestico e gli imperativi naturali: le alluvioni e le piene improvvise, le tormente, le frane, i fulmini, le valanghe, i ghiacciai... Non mancano poi note di curiosità come la sezione 'il mare in montagna', dove sono rappresentati i superstiti salvati da catastrofici naufragi, come quello del vapore francese La Bourgogne, colato a picco nel canale della Manica il 4 luglio 1898 (con molti italiani fra le 549 vittime annegate) o l'inabissamento dell'Empress of Ireland, che il 28 maggio 1918 causò la morte di 1012 persone, fra cui 134 bambini.

 

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