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Sci nordico in Val Grande di Lanzo

Con gli sci da fondo o con le ciaspole lungo il Sentiero natura

  • Aldo Molino
  • febbraio 2015
  • Venerdì, 6 Febbraio 2015
Con gli sci a Chialamberto foto A.Molino Con gli sci a Chialamberto foto A.Molino

La più settentrionale delle Valli di Lanzo, deve il suo nome non tanto alla sua lunghezza quanto all'ampio e relativamente pianeggiante fondovalle che la caratterizza.
Da Cantoira a Forno Alpi Graie è un susseguirsi di villaggi che hanno in gran parte ancora conservato le loro caratteristiche originarie. Il santuario dedicato alla Madonna nera di Loreto con i suoi 444 gradini e il selvaggio Vallone di Sea sono forse gli elementi che maggiormente la caratterizzano questo angolo di Alpi.
Ma è anche la valle più idoenea per la pratica dello sci nordico presentando pendenze costanti e strettoie non insuperabili. Unico neo l'altitudine modesta (Chialamberto è a 900 m di quota, Forno a 1300 m), compensata da una esposizione a nord, che nei mesi centrali dell'inverno garantiscono una discreta tenuta del manto nevoso.
La scoperta sciistica della Val Grande risale al 1967 quando un gruppo di soci del CAI si avventurò sui prati di Groscavallo calzando le strette assicelle di frassino con le indimenticate scarpette a punta quadra da 75 mm con i buchi da serrare con una specie di forchetta metallica. Erano gli anni di Franco Nones e Marcello De Dorigo, del passo alternato, della "grundvalla" un catrame puzzolente per impermeabilizzare le solette, e delle piste battute "a mano" con un unico binario.
La Val Grande ebbe presto una certa fortuna, complice qualche inverno nevoso, che portarono all'installazione della storica sciovia e alla realizzazione del percorso nordico che a/r raggiungeva i 30 Km pur con lunghi tratti a doppio senso di marcia. Le alluvioni della Stura del 1993 e del 1994 e le piene degli anni successivi produssero danni in qualche caso irreparabili. Interi terrazzi fluviali furono spazzati via e migliaia di metri cubi di detriti furono trascinati e depositati ai margini dell'alveo. Il paese di Forno, fu travolto la sera del 23 settembre 1993 da un'ondata di pietre, acqua e fango, provocato dal cedimento e dal collasso di una parte della morena laterale del ghiacciaio del Mulinet. In quell'occasione acqua e pietre devastarono tutto il tratto superiore del bacino della Stura.
Nonostante la realizzazione del nuovo Centro fondo a Pialpetta e una più moderna battitura, complici problemi gestionali e anni di scarso innevamento, una vera ripresa per ora non c'è ancora stata. Congiuntura, negativa per gli operatori turistici ovviamente, ma opportunità per lunghe e tranquille cavalcate sciistiche lontano dalla folla per chi invece non ama la mondanità.
La pista che attualmente ha lo sviluppo di una ventina di chilometri segue grosso modo il percorso estivo del Sentiero natura e si articola in tre anelli principali a Forno, a Pialpetta e al Pratolungo di Chialamberto . Se l'innevamento lo consente conviene partire dal basso perché dopo lunghi tratti in salita. Il ritorno è un divertente e veloce toboggan quasi tutto in discesa. Si accede alla pista appena superato il concentrico di Chialamberto dove una strada a sinistra supera la Stura è giunge all'ampio parcheggio (892 m) in prossimità del vecchio e dimesso impianto di risalita. Un breve anello di circa 3 Km si snoda a sinistra della strada mentre il tracciato principale è sulla destra . Dopo qualche divagazione sull'ampia radura ben esposta ai raggi solari.
Si inizia la risalita a fianco della Stura. Dove il fondovalle è più ampio la pista si sdoppia, poi un ponte porta sull'altra sponda del fiume. Alcuni saliscendi chiudono l'anello di 4 Km, ma la pista prosegue per divenire quella degli "Otto villaggi"e toccare tutte le borgate che compongono il comune di Groscavallo.
Particolarmente interessanti in questa prima parte una bella "balma" sottoroccia e l'antico mulino idraulico a ruota orizzontale di cui è ancora ben visibile il calcinaio e il canale di adduzione.
Se l'innevamento in basso è scarso conviene accedere alle piste da Pialpetta frazione del comune di Groscavallo, dove si trovano tutti i servizi.
Acesso:
da Torino si segue la direttissima delle Valli di Lanzo. Si prosegue poi verso Ceres e senza raggiungerlo (semaforo) si va a destra per risalire lungo la Val Grande.