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113

Alla testata della Valle di Viù, la più meridionale delle Valli di Lanzo, una breve e frequentata escursione conduce alle sponde del Lago Nero

  • aldo Molino
  • novembre 2014
  • Martedì, 4 Novembre 2014
Il lago artificiale di malciaussia A.Molino Il lago artificiale di malciaussia A.Molino

113 non è (in questo caso) il numero telefonico delle grave emergenze, ma l'identificativo di un sentiero segnavia CAI della conca di Malciaussia. Per la precisione si tratta di un alternativa al n.114 per giungere allo spartiacque Lanzo, Dora ai colli di Costa Fenera o delle Coupe.
Ma senza faticare troppo, il tratto più piacevole e frequentato conduce alla bella conca che racchiude il ragguardevole Lago Nero a 2007 metri di quota.
Una larga e facile mulattiera che dopo aver risalito lungo il Rio Croce di Ferro giunge senza problemi, al lago in circa un ora e mezza attraverso fitte distese arbustive di mirtilli e rododendri, un habitat tipico delle alte praterie alpine.
La passeggiata inizia dal parcheggio nei pressi dell'area pic-nic (tavoli e servizi) appena oltrepassato il Rifugio-Albergo Vulpot al lago di Malciaussia (1.800 m)
L'edificio che ospita quest'ultimo venne costruito negli anni '30 del 1900 come lacaserma della Guardia alla Frontiera. Venne poi dato in gestione alla guida alpina di Usseglio Domenico Ferro Famil.
"Vulpot" era il soprannome distintivo di questa famiglia di montanari e guide che era proprietaria anche di uno dei mulini del paese.
Il lago, che ha sommerso il nucleo insediativi originario e la cappella dedicata a San Bernardo è stato realizzato per scopi idroelettrici a partire dal 1917 e ultimato nel 1933 . A servizio degli impianti, all'epoca fu costruita una ferrovia a scartamento ridotto, il cui tracciato tutt'ora esistente, costituisce un tratto del percorso del "Sentiero Italia"

Avvicinamento:
Da Lanzo si risale tutta la Valle di Viù. Dopo Margone ultimo insediamento permanente di Usseglio, la strada diventa molto stretta (limitazione 2 m) e tortuosa ed è generalmente transitabile da maggio a ottobre.

Descrizione:
A piedi dal parcheggio si costeggia il lago passando accanto ad alcuni vecchi alpeggi. Si attraversa quindi il guado sul torrente e si lascia a destra il sentiero che conduce al Rif.Tazzetti e al Rocciamelone. Si continua verso il dosso dietro il quale è il Ricovero (privato) Alpini. Il sentiero piega decisamente a destra per risalire ripido e acciottolato nel valloncello. Al termine della salita (bivio), si continua a sinistra e poco più avanti si guada il Rio Croce di Ferro. In breve si giunge ad un nuovo bivio. Il sentiero di destra conduce ai piccoli laghi del Turlo (2383 m) e al Colle di Costa Fenera. Seguendo le indicazioni con un paio di tornanti si perviene al ciglio superiore della conca che poco più in basso ospita il lago. Si torna lungo il medesimo itinerario. Il panorama spazia sulla testata della valle, dalla Cima del Rocciamelone a quella di Costan, mentre di fronte si trovano il monte Sulè e il Monte Lera.

Luogo di partenza: Lago di Malciaussia (1805 m.)
Luogo di arrivo: Lago Nero (2007 m circa).
Dislivello in salita: circa 200 m.
Tempo complessivo: due ore e trenta scarse
Segnavia: n. 114 e 113

Mappe:
IGC, Carta dei sentieri e dei rifugi n.103 con itinerari sci alpinistici
Rocciamelone - Uja di ciamarella - Le Levanne- Alte Valli di Lanzo 1:25.000

Fraternali editori, Carta n.8. Valli di Lanzo-Carta sentieri e stradale 1:25.000