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“Mangià Munfrà”

In Val Cerrina, nel Monferrato alessandrino lungo il sentiero dell'ormai tradizionale appuntamento escursio-eno-ganostronomico

  • Aldo Molino
  • aprile 2012
  • Lunedì, 16 Aprile 2012

Quando questa rivista giungerà nelle vostre mani, molto probabilmente il "sacro" rito della pasquetta sarà già stato consumato. Sperando che i venti di crisi non vanifichino il lavoro sin ora svolto, si potrà però sempre aspettare il prossimo anno (segnare l'appuntamento sull'agenda) o in alternativa ripercorrerne l'itinerario accomodandosi poi per degustare agnolotti e arrosti con le gambe sotto il tavolo di una delle molte trattorie della zona. L'unica avvertenza è di fare attenzione a non trasformarsi da commensali a commensati. Da inizio estate ad autunno inoltrato, complici le non lontane risaie le zanzare la fanno da padrone, guai azzardarsi a sostare in una macchia ombrosa! "Camminare il Monferrato" è un'iniziativa nata parecchi anni fa dalla collaborazione del parco di Crea (il Sacro Monte), della sezione di Casale del Cai e del giornale locale "il Monferrato". Sono stati così individuati sulle colline che guardano verso il Po una serie di percorsi che si snodano su stradelli di campagna, vie poco trafficate e anche sentieri che portano a scoprire quast'angolo di Piemonte dove ancora risuonano le gesta del mitico Aleramo, per volere dell'Imperatore Ottone primo marchese monferrino. I percorsi sono stati segnati con la classica bandierina bianca e rossa e regolarmente accatastati. Una guida ("Camminare il Monferrato") e un sito web dall'omonimo nome, aiutano a orientarsi ed a scegliere tra le molte opportunità . Utilizzando alcuni di questi percorsi, con le varianti del caso, da qualche anno, il comune di Cerrina si è fatto promotore della "Mangià Munfrà", una camminata enogastronomica divenuta tradizionale appuntamento di Pasquetta alla scoperta di paesaggi e gusti del territorio monferrino. L'iniziativa è promossa con la collaborazione organizzativa della cooperativa ArTurO che da anni promuove visite e iniziative turistiche tra colline e Ticino. Si cammina e si mangia al termine di ogni tappa piatti tipici della tradizione cucinati a dovere. Non mancano la musica e naturalmente i balli della tradizione di un tempo. Ovviamente se non è il lunedì dell'Angelo si cammina solamente. Attenzione però: se i dislivelli sono contenuti le lunghezze sono significative e in caso di fango camminare può essere piuttosto faticoso. L'itinerario 1° tratto - da Cerrina a Case Carisio 40 minuti - 3 km Dalla piazza del Municipio si scende lo scalone al termine del quale, piegando subito a sinistra e dopo pochi passi a destra, si scende tra i prati fino a raggiungere la strada asfaltata. La si attraversa proseguendo dritto sulla sterrata che affianca il Rio Garmontano, piccolo corso d'acqua che si supera poco dopo, svoltando a sinistra, per salire, tra i prati, sino al borgo di Blengi. Oltre l'abitato si procede seguendo la strada asfaltata che diverrà poi inghiaiata. Si procede ancora in leggera salita sino ad arrivare, trascurando la strada che proviene da sinistra e conduce a Perosio. All'incrocio successivo, località Case Garello, è prevista la prima sosta. 2° tratto - da Case Garello a Odalengo Grande – 1 ora e 5 minuti – 4 km Da qui si procede mantenendo la direzione in leggera salita e, in breve, si incrocia una nuova strada che si imbocca svoltando a sinistra. Si raggiunge così la sella posta tra il Bricco delle Pietre e il Monte Favato percorrendo un tratto che offre splendidi scorci panoramici. Si imbocca la strada a sinistra che taglia a mezza costa il Monte Favato e all'incrocio successivo si svolta a destra imboccando una breve e ripida salita che porta nel punto più alto del percorso, la cima del Monte Favato. Si scende a destra attraverso la vigna, si raggiunge la Cascina Incasale e, poco dopo, la strada asfaltata che, svoltando prima a destra e al bivio successivo a sinistra, conduce alla piazza di Odalengo Grande e alla seconda tappa. 3° tratto da Odalengo Grande a Montalero 50 minuti – 3,3 km Si scende per un breve tratto lungo la strada provinciale per Vallestura e, superato un rimboschimento di conifere, si scende a sinistra verso valle attraversando prima una zona di prati e poi un tratto boscoso fino al fondovalle dove, superato il rio, si raggiunge con una breve salita la strada sterrata che porta alla frazione Rifredda. Si attraversa l'abitato e si procede in direzione della Cascina Cerrone da cui poi si prende la strada asfaltata che con ampia curva conduce nel'abitato di Montalero dove si farà la terza sosta. 4° tratto - da Montalero a Cerrina (Piazza del Municipio) – 55 minuti – 3,5 km Si lascia Montalero seguendo la strada che circonda la chiesa, si affianca poi il cimitero percorrendo la stradina che scende a sinistra. Alla biforcazione successiva ancora a sinistra salendo lievemente. Nel paesaggio di fronte si vedono gli abitati Cornova, Piancerreto, e l'intera Valle. Alla cascina successiva – cartello strada privata – si gira a sinistra, e seguendo il sentiero serpeggiante si raggiunge il pianoro dove si tiene la destra. Raggiunto l'asfalto si gira a sinistra e si sale sino a Perosio dove si scende sulla destra verso Cerrina, attraverso i pascoli su strada erbosa. Raggiunto il fondovalle si prende a destra raggiungendo in breve le case di strada San Paolo. Si attraversa per intero questo borgo per imboccare a sinistra la provinciale e, pochi passi dopo, superato il piccolo rio Garmontano, a destra la sterrata che riconduce al punto di partenza per salire al capoluogo.

Info: tel. 0161 212616 - 333 6127344 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.