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Camminando nella Conca di Oropa

Brevi passeggiate ed escursioni più impegnative per conoscere i paesaggi e la natura alpina sulle montagne che circondano il celebre Santuario

Info

Per meglio orientarsi tra i molti percorsi particolarmente utili è la Carta dei Sentieri il Biellese Nord-occidentale foglio 2, Scala 1:25.000 edita dalla Provincia di Biella e la carta della Valle Dora Baltea Canavesana n. 2 scala 1:20.000 Mu edizioni (molto precisa) Il Rif. Albergo Savoia è posto tappa GTA Per informazioni sulle Funivie Tel .0152455929, L'Ufficio Accoglienza del Santuario di Oropa dove è possibile pernottare è +39 015 25551200 www.sacromontedioropa.it

La riserva speciale del Sacro Monte di Oropa, oltre all'area del Santuario, include anche l'omonima conca alpestre che si spinge sino allo spartiacque dove confina con il parco valdostano del Monte Mars. Mucrone, Camino, Monte Rosso sono le montagne per eccellenza dei biellesi, nel cui territorio comunale per altro si trovano, le più amate e le più frequentate. Quattro depliant turistici illustrano le principali passeggiate ed escursioni segnalate e consigliate nel parco. Gli itinerari gialli propongono mete prossime al Santuario facili percorribili in un'ora e anche meno. Si tratta del Giro delle cappelle, del Sentiero dei Faggi e della Passeggiata dei preti. Gli itinerari verdi si svolgono nelle vicinanze di Oropa, sono mediamente più lunghi e raggiungono alcune delle mete classiche come la Galleria Rosazza, il minuscolo e appartato lago delle Bose, il Giass Comune, il Sentiero di Papa Giovanni Paolo II. Quest'ultimo è stato inaugurato nel 2007 per ricordare sua S.S. e la sua visita al Santuario. Il percorso ha una lunghezza di 4,3 km e un dislivello di 700 m, raggiunge la dorsale della Muanda e termina con il cippo commemorativo eretto a poca distanza da quello dedicato a Pier Giorgio Frassati. Tra andata e ritorno la gita richiede almeno 3.30 ore di cammino. Il sentiero inizia in cima alla salita a fianco della Basilica nuova, appena prima del parcheggio. Nel primo tratto coincide con la Via Crucis (al primo bivio andare a destra), poi raggiunta la Cappella del paradiso prosegue sulla pista agroforestale che porta ai pascoli dell'alpe Pian di Gè. Poco prima dell'alpeggio si prende a destra per il laghetto delle Bose e subito dopo a sinistra salendo così al laghetto della Mora e all'omonima alpe. Sempre su sentiero segnalato si raggiunge lo spartiacque e il cippo situato non lontano dal punto dove termina il Sentiero Frassati internazionale. I percorsi blu sono più lunghi e impegnativi comprendendo il Giro del Cucco, l'anello del Monte Becco e la classica salita a Oropa Sport da cui prendono le mosse gli itinerari più prettamente alpini. Avendo poco tempo a disposizione e non volendo rinunciare ai piaceri dell'alta montagna, d'estate, come d'inverno, si può ricorrere alla funivia. La stazione di partenza si trova alle spalle della Chiesa nuova a fianco del Giardino Botanico. In meno di 10 minuti si superano gli oltre 600 metri di dislivello tra santuario e la conca del Mucrone dove si trovano il Rif. Rosazza e il Rif albergo Savoia. Funivia decisamente aerea con un solo pilone intermedio e qualche dondolamento di troppo. Il primo impianto fu costruito nel 1926 e all'epoca fu la prima funivia d'Italia e la più alta d'Europa (veniva chiamata "l'ardita"). Rifatta nel 1961 e rinnovata nel 2001, d'estate apre alle 8.30 del mattino con corse ogni mezz'ora sino alle 16.30. Il secondo tronco di cui si vedono ancora i ruderi che portava all'anticima Mucrone è stato abbandonato una quarantina di anni fa. Dalla stazione di arrivo una breve passeggiata (si tratta del Sentiero naturalistico del lago Mucrone) su sterrato conduce alla classica meta del lago del Mucrone (1900 m). Usciti dalla funivia si lascia lo slargo attrezzato con panche e fontanella e in piano si supera il Rif. Savoia. Si continua sul sassoso sterrato che passa accanto alla Stazione a valle del secondo tronco abbandonato della funivia e in leggera salita costeggiando il ruscello emissario (il torrente Oropa nasce qua ) si giunge in pochi minuti alle sponde del lago 1898 m, dalle acque cristalline. Un buon sentiero conduce alla Bocchetta del Lago e da qui con percorso più ripido e impegnativo (sconsigliabile se ci fosse ancora neve) alla Cima del Mucrone (2335 m) dove si trova un obelisco e più oltre all'anticima sormontata dalla croce (2299 m) vero balcone panoramico sulla sottostante pianura. Tornati alla funivia (un sentiero aggira il dosso cespuglioso interessante dal punto di vista flogistico) il solito segnavia ci indica il sentiero per la capanna Renata e il Colle della Barma di Oropa (di qui transita la famosa processione che ogni 5 anni conduce gli abitanti di Fontainmore in Valle d'Aosta al Santuario Mariano). Pigri o frettolosi sono ancora una volta fortunati. Una cabinovia a cestini come ne sono rimaste pochissime sulle Alpi, con un balzo di altri 400 metri ci porta in cima al monte Camino (2388 m). Pochi passi in salita e si raggiungono la chiesetta degli Alpini, lo spiazzo sommitale e la tavola di orientamento. Siamo a 2391 m e se il tempo è buono (conviene comunque salire presto perché nel biellese in estate in quota le nebbie sono di casa) il panorama è di quelli che non si dimenticano. Di fronte il Mucrone e in lontananza la pianura. Poi il Mars, la vetta più elevata del Biellese , le montagne valdostane, il gruppo del monte Rosa quelle della valle del Cervo e all'orizzonte le Alpi lombarde. Poco più in basso la simpatica Capanna Renata invita ad una sosta. Nel percorrere i sentieri (per altro ben segnalati) bisogna prestare ben attenzione al pericolo rappresentato dalla nebbia di condensa improvvisa.