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La Goja del Pis e il sentiero delle Guardie

ATTENZIONE: ci sono nuove informazioni per l'accesso alla Goja del Pis
(aggornate ad agosto 2016)

Ulteriori informazioni qui: http://www.comune.almese.to.it/vivere-ad-almese/itinerari-ed-escurzioni/goja-del-pis/

Il paese di Almese è attraversato dal Messa, un torrente che percorre la valletta che dal colle del Lis si incunea tra il Roccasella e il monte Curt e raggiunge la Dora a Drubiaglio. Si tratta di un corso d'acqua dal regime molto discontinuo, anche data la bassa quota delle montagne che lo circondano e che in passato ha spesso danneggiato le zone attraversate.

  • Filippo Ceragioli
  • luglio 2014
  • Giovedì, 17 Luglio 2014
Il Monte Curt dal pilone Mollar Filippo Ceragioli Il Monte Curt dal pilone Mollar Filippo Ceragioli

A monte di Almese il Messa ha nei millenni scavato strette gole e ampie pozze (in dialetto "goje") che oggi sono utilizzate da chi conosce la zona sia per la pesca sia per rinfrescarsi nelle giornate estive più calde. La più conosciuta è la ''goja del Pis", dove il Messa precipita con una bella cascata alta una quindicina di metri (il ''pis'') in un laghetto circondato da ripide pareti rocciose. Il comune di Almese negli anni scorsi ha messo in sicurezza il sentiero che dalla frazione Fucinassa raggiunge la cascata, dotandolo anche di pannelli che illustrano la storia e le principali caratteristiche geologiche e naturalistiche della zona. L'itinerario è breve ma molto interessante e, per chi ha tempo e voglia di camminare più a lungo, può essere completato con il ''sentiero delle Guardie". Si tratta di un sentiero costruito attorno alla metà del Novecento nell'ambito dei lavori di rimboschimento della val Messa e al termine del quale, per il rientro al punto di partenza, possono essere utilizzate le piste tagliafuoco che percorrono le pendici del monte Curt.

Accesso: dalla piazza del municipio di Almese si attraversa il Messa e subito dopo si svolta a sinistra, in salita, in via S. Sebastiano (indicazioni per varie borgate). Lasciata a destra la strada che prosegue Magnetto e Giorda si scende ad attraversare un piccolo rio (indicazioni per il percorso pedonale della goja del Pis) e si posteggia in una spiazzo nei pressi di una piccola centrale idroelettrica costruita a fianco del torrente (sul lato opposto rispetto alla strada).


Itinerario: con un paio di ripide svolte su asfalto ci si avvicina alle poche case di Gambabosco ma, prima di entrare nella piccola borgata, si prende a sinistra su sterrato raggiungendo dopo pochi metri il primo pannello esplicativo dell'itinerario. Di qui si scende con un sentierino alla "fontana Gambabosco" risalendo poi ad una pista forestale che si imbocca verso sinistra. Dopo un centinaio di metri si lascia lo stradello per svoltare di nuovo a sinistra su un sentiero che se ne distacca a mezzacosta, nel bosco. Con un percorso a saliscendi, attrezzato dal comune con palizzate e brevi tratti scalinati, si esce in una zona più arida e assolata tenendosi piuttosto alti sul torrente per poi rientrare tra gli alberi raggiungendo un bivio (pannello). Di qui svoltando a sinistra si scende sulla riva del Messa e, seguendo verso l'alto il torrente per qualche decina di metri, si arriva alla base della cascata (0.30 ore). Tornati sui propri passi si può risalire in pochi minuti ad un belvedere da dove si ha una visione d'insieme del tratto della Valmessa che ospita la cascata.
Volendo completare l'escursione con il "sentiero delle Guardie" dal belvedere occorre proseguire verso l'alto confluendo dopo pochi minuti in una pista forestale che si imbocca verso sinistra. In corrispondenza di un marcato tornante si imbocca poi, ancora a sinistra, un sentiero che prosegue a mezzacosta tagliando il fianco destro della valle. Raggiunta una stradina si prosegue sempre a sinistra e, dopo aver superato un bivio a circa 600 metri di quota (il ramo destro della pista forestale potrà servirci al ritorno), con un lungo tratto in falsopiano si raggiunge la borgata Prassero. Tralasciata la deviazione per i civici 16-20 si supera il rio Cavallero e ad bivio successivo si prende a destra seguendo il cartello in legno per il "sentiero delle Guardie". L'imbocco è poco più a monte, nei pressi di una piccola area attrezzata posta dopo un secondo ponticello. Ci si inoltra ora nella pineta costeggiando una vecchia casa e si raggiunge poi con un traverso un costolone alberato che scende dal monte Curt. Con ampie svolte il sentiero, costruito a regola d'arte, guadagna quota alternando tratti nei pressi del costolone a digressioni alla sinistra dello stesso. Si raggiunge infine la tagliafuoco di collegamento tra il santuario della Madonna della Bassa e il pilone Mollar ad una quota di circa mille metri (1.15 ore). Di qui chi non volesse ripercorrere la strada dell'andata può scendere sulla destra per la pista tagliafuoco fino a raggiungere il pilone Mollar (763 m), un bel punto panoramico sullo sbocco della Valsusa sulla pianura, raggiungibile dalla pista forestale con una digressione di un centinaio di metri. Tornati sulla pista si continua a perdere quota fino ad un bivio a quota 681. Prendendo a destra si transita nei pressi di un serbatoio in cemento e con una graduale discesa si riguadagna il bivio attorno ai 600 metri di quota da dove, per la via dell'andata, si torna al punto di partenza (1.30 ore).

Luogo di partenza: Almese, posteggio a tra Fucinassa e Gambabosco (390 m).
Luogo di arrivo: goja del Pis (450 m circa) o pista ''tagliafuoco'' (1000 m circa).
Dislivello in salita: 100 m per la goja del Pis, 600 m l'itinerario completo.
Tempo complessivo: 0.50 ore se ci si ferma alla cascata, circa 3.15 ore l'itinerario completo.
Segnavia: bolli blu e frecce fino alla cascata, vari segnavia nel resto dell'itinerario.
Cartografia: ed. Fraternali: carta n. 4 "Bassa Valle Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli" in scala 1:25.000.

Per saperne di più: su web è disponibile un opuscolo scaricabile intitolato "La via dell'acqua" sulla cascata e sull'area circostante all'indirizzo: http://www.meridiani.info/wp-content/uploads/2013/07/gojadelpis_opuscolo.pdf

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