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Un'escursione "da Re" in Valle Gesso

Una lunga gita nel Parco naturale Alpi Marittime che si può effettuare in due giorni, pernottando al rifugio Dante Livio Bianco e osservando ben 5 laghi, oppure in giornata, raggiungendo il rifugio e il lago Sottano della Sella. Si risale il bel Vallone della Meris, camminando su una mulattiera di caccia che conduce dai 978 metri di Sant'Anna di Valdieri ai 2488 metri del Colle della Valletta.

  • Testo e foto di Furio Chiaretta
  • Aprile 2021
  • Mercoledì, 28 Aprile 2021
Il Lago Sottano della Sella dall'alto Il Lago Sottano della Sella dall'alto

Tra il 2 e il 3 ottobre 2020 le Alpi Marittime sono state colpite dalla tempesta Alex che ha scaricato in 12 ore 500 mm di pioggia e ha causato imponenti piene con inondazioni e frane. Anche la Francia meridionale, dove ha interessato i torrenti Roya, Vésubie e Tinée, è stata colpita. In queste valli del francese Parc national du Mercantour sono state distrutte abitazioni, ponti, strade e molti paesi sono rimasti isolati per settimane.

Anche la via di accesso più diretta dalla Liguria di Ponente al Parco delle Alpi Marittime, attraverso il tunnel stradale di Tenda, è stata interrotta: i tornanti che salivano da Vievola al tunnel sono scomparsi e i lavori di ripristino saranno molto lunghi. Solo la ferrovia tra Nizza e Breil-sur-Roya e tra Cuneo e Saint Dalmas de Tende ha avuto pochi danni e ha permesso di portare i primi soccorsi subito dopo l'alluvione, mentre sul ramo che collega Ventimiglia a Breil i lavori per la riapertura non procedono a causa delle complicate modalità di gestione di questa ferrovia italo-francese.

La tempesta ha colpito anche il Parco Alpi Marittime, danneggiando tratti di strade e sentieri e cancellando alcuni ponti (ad esempio nell'alto vallone del Gesso della Valletta e della Barra e di Moncolomb). Prima di intraprendere una escursione nei prossimi mesi è quindi consigliabile verificare sul sito del Parco l'elenco dei sentieri con problemi.

Si sono salvate dalla tempesta le zone del parco più lontane dal crinale di confine con la Francia, come il Vallone della Meris. Qui si può effettuare senza problemi una lunga gita, con partenza dal piccolo borgo alpino di Sant'Anna di Valdieri (978 m), dove il re Vittorio Emanuele II aveva fatto costruire una casa di caccia articolata in diversi edifici tuttora visibili (ma non visitabili) nel ripiano solcato dal torrente Gesso della Valletta. L'itinerario si snoda su una strada di caccia, facile e segnalata, che costituisce anche la prima tappa dell'Alta Via dei Re, splendido itinerario di trekking tra rifugi con cui si attraversano in sette tappe le valli del Parco, fino a San Giacomo di Entracque.

Avendo a disposizione solo una giornata, si può effettuare la salita, lunga ma non ripida, nel vallone della Meris, che porta al Lago Sottano della Sella camera-2112207 960 720, sulla cui sponda sorge il rifugio Dante Livio Bianco (1910 m).

Disponendo di due giorni si può pernottare al rifugio, per proseguire il giorno successivo lungo il vallone, con vista dall'alto sul Lago Sottano camera-2112207 960 720 e sulla parete nord del Monte Matto, fino alla sponda del più vasto bacino naturale del Parco, il Lago Soprano della Sella camera-2112207 960 720, che si estende per 123.000 mq.

Questo lago è già un'ottima meta, ma conviene proseguire ancora per mezz'ora, fino al panoramico Colle della Valletta (2488 m), che si affaccia sul Vallone della Valletta, ramo laterale della Valle Stura di Demonte. Infine un breve tratto in piano porta a un bellissimo laghetto a quota 2466.

Arrivare in auto

Da Borgo San Dalmazzo si percorre la Valle Gesso toccando Valdieri e dopo 7 km si arriva a Sant'Anna di Valdieri; si parcheggia verso la fine dell'abitato, nei pressi della locanda Balma Meris o del ponte sul Rio Meris.

Il percorso a piedi

1° giorno

A Sant'Anna di Valdieri (978 m) si risale a piedi lo stradello a sinistra della locanda Balma Meris, oppure quello che inizia presso il ponte sul Rio Meris. I due viottoli si riuniscono tra le case e dopo pochi passi la via diventa una larga mulattiera selciata (segnavia N04) che sale nel bosco di frassini, castagni e faggi, tenendosi alta sul torrente che scorre in una gola boscosa. Lasciato a destra il sentiero per Tetti Bariau Sottani, la pendenza si addolcisce e la mulattiera si avvicina al torrente, passando a valle di una pietraia. Nel bosco più rado si fanno pochi zig-zag e si prosegue con vista dall'alto sull'impetuoso torrente, poi si entra in una bella faggeta giungendo ai Tetti Paladin (1326 m, 1 ora), due baite che in passato avevano il tetto in paglia di segale.

La mulattiera continua in lieve salita a mezza costa nella faggeta, poi in un bosco rado con frassini, e transita ai piedi di una vasta pietraia, con vista sugli scoscesi valloni del versante opposto della valle, mentre di fronte la valle sembra sbarrata dal costone della Punta della Meris. Si guadagna quota con due coppie di tornanti e sempre con moderata pendenza si continua a risalire il Vallone della Meris camera-2112207 960 720 arrivando nei pascoli quasi pianeggianti del Gias del Prato, con un rustico edificio (1529 m, 0.45 ore; sorgente a destra, tra i sassi; possibile la presenza di camosci a di là del torrente).

Si attraversa in lieve salita il vasto pascolo, lasciando a destra un piccolo edificio d'alpeggio più recente. Al termine della conca si aggira il costone orientale della Punta della Meris, oltre il quale il vallone piega a sinistra e la mulattiera riprende a salire dolcemente in mezza costa, di nuovo in vista del Rio Meris. Lasciata a sinistra la mulattiera per il Vallone del Bars, si esce in un vasto pascolo dove la mulattiera si allontana dal torrente, con un tratto inerbito (poco visibile con nebbia) in direzione delle ex Case reali del Chiot della Sella (1700 m, 0.40 ore).

La via transita poco a monte degli edifici e prosegue nel pascolo verso la bastionata che chiude la valle e sostiene la conca del Lago Sottano, mentre a sinistra si scorge la possente parete nord del Monte Matto. La mulattiera taglia a mezza costa i pendii di erba e ginepri, poi si inoltra tra pietraie e roccioni, ben costruita su muraglioni. Sul rilevato in pietra la via attraversa un rio, fa una coppia di tornanti e sale a fianco di una cascata del Rio Meris camera-2112207 960 720, con in alto un ponte che la scavalca. Giunti a fianco del ponte appare il Lago Sottano della Sella (camera-2112207 960 720, 1881 m, 0.35 ore) con un bivio: a destra si prosegue verso il Lago Soprano, a sinistra si supera il ponte sull'emissario e in pochi minuti si arriva al rifugio Dante Livio Bianco (1910 m). Posto in bella posizione sulla sponda orientale del lago, è ideale per il pernottamento o per il pranzo, con le mandrie all'alpeggio che pascolano nei dintorni camera-2112207 960 720.

2° giorno

Dal rifugio Dante Livio Bianco si riattraversa il ponte sul Rio Meris camera-2112207 960 720 e si prosegue sulla mulattiera (segnavia N25) che sale in diagonale dominando dall'alto il Lago Sottano, poi si alza con tornanti sostenuti da alti muri camera-2112207 960 720 per superare il pendio di rocce montonate, e va ancora in diagonale verso sinistra. Per un attimo si nota il piccolo Lago Mediano della Sella, incuneato fra le rocce 100 metri più in basso. Superato un costone si entra nel ripiano erboso del Gias Gros (camera-2112207 960 720, 2112 m, 0.45 ore).

Ci si abbassa di poco nella conca, ricca di acqua (attenzione alle ortiche), poi la traccia si rialza sul versante opposto svoltando a destra. La mulattiera, di nuovo evidente, sale in diagonale, alternata a lunghi tornanti, con vista dall'alto sulla conca del Gias Gros e sul Vallone della Meris camera-2112207 960 720, prima nel pascolo, poi tra rocce montonate e grandi massi fra cui si destreggia, larga e costruita su muri in pietra camera-2112207 960 720. Va in diagonale verso sinistra (sud), prima tra la pietraia, quindi tra le rocce montonate, arrivando al valloncello in cui scorre lo spumeggiante emissario del lago. La mulattiera si alza con molti tornanti costruiti su alti muri e dopo l'11° punta verso il torrente, presso il quale si trova un bivio (2308 m, 0.40 ore).

Qui si lascia la mulattiera per il Colle di Valmiana (N17) e si svolta a destra sul sentiero che fa pochi zig-zag, quindi traversa in piano fino al Lago Soprano della Sella (camera-2112207 960 720, 2330 m, 5 minuti): è il più grande lago naturale del Parco delle Alpi Marittime (123.000 mq), che si estende verso sud in un magnifico paesaggio.

La mulattiera si allontana subito dal lago, entrando in un valloncello erboso all'inizio pianeggiante, dove attraversa con tratti in rilevato il rio e sale vicino ad esso in destra orografica, costeggiando un laghetto. Riattraversato il ruscello, costeggia un altro laghetto e sale nel valloncello camera-2112207 960 720, delimitata da pietre infisse nell'erba. Infine la mulattiera fa pochi zig-zag alla testata del vallone, toccando un grosso ometto già visibile dal basso, da cui giunge subito al Colle della Valletta (2488 m, 0.35 ore).

Dal panoramico valico si vede - 250 metri più in basso - il grande Lago Soprano della Valletta camera-2112207 960 720, le cui acque scendono lungo il Vallone della Valletta fino ad Aisone e alla Stura di Demonte.

La maggior parte degli escursionisti si ferma sul colle, ma conviene proseguire sulla mulattiera (P58) che va verso sud quasi in piano, dominando dall'alto il Lago della Valletta, e in lieve discesa giunge a un suggestivo laghetto (camera-2112207 960 720, 2466 m, 0.10 ore): situato in una minuscola conca, è il primo e più bello dei Laghi della Testa della Valletta. La mulattiera lo costeggia e si affaccia sulla Vallettina, in cui si trovano altri due laghetti.

Il ritorno è sul percorso di salita (4.15 ore circa).

Da vedere

- Ecomuseo della civiltà della segale, a Sant'Anna di Valdieri, visitabile su prenotazione telefonando al 347 0008837 o chiedendo al negozio osteria I Bateur.

- Centro visita del Parco, a Terme di Valdieri, aperto da metà giugno a metà settembre.

- Negozio osteria I Bateur, tel. 347 0008837, con prodotti locali.

Informazioni utili

Dislivello: 1° giorno 950 m; 2° giorno 650 m

Tempo di salita: 1° giorno 3 ore; 2° giorno 2.15 ore

Difficoltà: E

Periodo consigliato: da luglio a ottobre; la salita fino al rifugio si può fare già da fine maggio

Punti d'appoggio: rifugio Dante Livio Bianco (1890 m), tel. 0171 97328 (gestore 335 5461677), www.rifugioliviobianco.com, aperto da metà giugno a metà settembre e nei fine settimana di inizio giugno e fine settembre.

Carta 1:25.000: Fraternali, n. 15 Valle Gesso, Parco naturale delle Alpi Marittime.

Scarica qui la mappa del percorso (.jpg)

Informazioni: Parco naturale Alpi Marittime, tel. 0171 976800.

Previsioni meteo per Piemonte e Valle d'Aosta

Si può fare la gita fino al Colle della Valletta con il proprio cane, purché al guinzaglio (lunghezza massima 1,5 m) e con museruola a portata di mano; invece è vietato ai cani il breve tratto fra il Colle della Valletta e il laghetto quota 2466.

 

* Furio Chiaretta è giornalista e "sentierologo": progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d'Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino, con Edizioni del Capricorno.