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Uccelli, i dinosauri di oggi: parola di un aspirante ornitologo

Francesco Barberini ha dieci anni ed è un aspirante ornitologo con la passione per i volatili ma anche per i dinosauri, da quando ha capito che, con il tempo, si sono evoluti in uccelli. Di recente ha raccolto in un libro parte dei suoi lavori dove suggerisce semplici indicazioni per riconoscerne le specie

  • Emanuela Celona
  • Giugno 2017
  • Martedì, 27 Giugno 2017
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Uccelli, i dinosauri di oggi: parola di un aspirante ornitologo

«Gli uccelli sono i dinosauri di oggi, come le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato». È questa una delle sorprendenti affermazioni di Francesco Barberini: anni dieci, aspirante ornitologo con la passione per i volatili ma anche per i dinosauri, da quando ha capito che, con il tempo, si sono evoluti in uccelli.
Un interesse, quello per gli uccelli, che ha coltivato fin da piccolissimo, quando ha cominciato a osservarli e studiarli rimanendo affascinato dalla loro capacità di volare.

Le suggestioni de 'Il popolo migratore'

Il papà Emiliano, grande sostenitore della passione di Francesco, ci racconta che la curiosità per gli animali alati incominciò dopo aver visto Il popolo migratore, noto documentario di Jacques Perrin che uscì nella sale cinematografiche nel 2001, dopo ben quattro anni di riprese a migratori alati seguiti durante i loro viaggi.
Anche se Francesco non aveva ancora l'età per esprimersi a parole, l'entusiasmo che il film, ripetutamente visto, suscitava in lui era evidente. Ed è grazie alla curiosità per questi animali che il nostro aspirante ornitologo incominciò a parlare e a scrivere molto in fretta.

Il suo primo grande libro sugli uccelli

Su di loro e sulle caratteristiche di ogni specie che ha osservato, Francesco ha scritto e disegnato molte cose: parte dei suoi lavori sono stati raccolti nel volume Il mio primo grande libro sugli uccelli, edito da Stampa Alternativa, dove semplici indicazioni saranno d'aiuto a grandi e piccini nel riconoscere le specie volatili italiane.
Di solito Francesco ama fare birdwatching nei dintorni di casa sua, in campagna. Ha iniziato l'osservazione degli uccelli nell'oasi del WWF di Alviano ma ora rimane con il naso per aria dovunque si trovi. Alla sua passione dedica quasi tutto il suo tempo libero, condividendo ogni nuova scoperta in primis con i genitori, e poi su Internet con la comunità che lo segue. «Una parte del mio tempo lo dedico allo studio e l'altra all'osservazione, ci racconta. Perché è abbastanza difficile riconoscere le caratteristiche degli uccelli ma con l'osservazione diventa sempre più semplice». Apprezzato dai suoi compagni di classe, e soprattutto dalle maestre, è un po' amareggiato nel confessarci che non ci siano a scuola programmi di educazione ambientale che stimolino la sua passione.

Birdwatching: una passione da condividere

Nei suoi appostamenti però ha incontrato molte persone con il suo stesso interesse e tutte «mi hanno insegnato che è molto importante avere un amore particolare da coltivare», afferma candidamente.
I parchi naturali sono luoghi prediletti in cui fare birdwatching:e Francesco lo sa bene: «Ce n'è uno anche nel mio paese, la Riserva Naturale di Monte Rufeno. Spesso sono riuscito a fare dei video per far conoscere la bellezza di questi luoghi e gli uccelli che vi vivono».

Cosa farà da grande?

L'impegno del provetto ornitologo non si limita soltanto all'osservazione. Francesco ha infatti già organizzato delle conferenze per spiegare l'evoluzione degli uccelli dai dinosauri: «Penso che ci sia bisogno di scoprire nuove cose e di farle conoscere», affermazione da cui deriva il suo impegno nella ricerca e nella divulgazione.
E riguardo al suo futuro, non ha dubbi: «Diventerò un ornitologo con la specializzazione in avifauna preistorica». A noi, non resta che auguragli di realizzare il suo sogno: crescere e studiare uno degli aspetti tra i più importanti e affascinati della biodiversità naturale in Italia.

 

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