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Riflessi di biodiversità al Museo Borgogna di Vercelli

Gli acquerelli di Lorenzo Dotti sono carnet de voyage dedicati al Grande Fiume e alla biodiversità che contraddistingue questi luoghi, a partire dalle Aree naturali protette che nascono lungo il Po. Ed è così che l'artista guida i visitatori alla scoperta degli habitat che contraddistinguono questo territorio dove il Fiume lascia ovunque la sua impronta. 

  • Raffaella Amelotti
  • Maggio 2022
  • Giovedì, 12 Maggio 2022
Riflessi di biodiversità al Museo Borgogna di Vercelli

Lorenzo Dotti, classe 1958. Così si è presentato il nostro disegnatore al pubblico di giornalisti che ha affollato il Museo Borgogna, durante la presentazione della mostra Riflessi di biodiversità inaugurata lo scorso 1 maggio e aperta al pubblico fino al 12 giugno.

Sono ormai quarant'anni che Lorenzo Dotti frequenta e dipinge con i suoi acquerelli il Po, i suoi paesaggi, e i suoi alati abitanti. Tante le pagine dei suoi carnet de voyage dedicate al Grande Fiume, alle sue aree protette e alla biodiversità, elemento di pregio e unicità. L'artista così guida i visitatori della mostra in un esclusivo viaggio alla scoperta della natura del paesaggio vercellese, fatto non solo le aree protette, ma anche di risaie, scrigni di biodiversità in quanto habitat ideale per molte specie di uccelli che le frequentano abitualmente.

Piccoli tesori sono anche le sale del Museo Francesco Borgogna che ospitano capolavori della pittura, tra i quali una notevole sezione di dipinti murali oltre a pale d'altare, sculture e arredi: le opere, esposte su tre piani, sono circa 800 e coprono un arco cronologico che va dal XV al XXI Secolo.

L'incontro con il Museo Borgogna

Davvero fortunato l'incontro tra il Museo Borgogna, presieduto dall'appassionato Francesco Ferraris, e il nostro Lorenzo, così come il connubio tra le opere museali e i freschi acquerelli del maestro.

Ne scaturisce un allestimento moderno che conduce il visitatore in una sorta di gran tour tra i capolavori antichi e il paesaggio vercellese rappresentato con grande spirito di osservazione analitica negli schizzi del maestro.

La collocazione degli acquerelli non è lasciata al caso, ma è il frutto di un'attenta analisi condivisa tra Lorenzo Dotti e la conservatrice del Museo, Cinzia Lacchia.

Un fiore, un uccellino o un elemento del paesaggio rappresentato nelle opere esposte è richiamato e contestualizzato nella natura vercellese attraverso gli acquerelli di Lorenzo. Sono davvero inaspettate le relazioni tra opere d'arte di alcuni secoli fa e gli elementi naturali del territorio. La visita offre ai cittadini che lo vivono e ai turisti che lo attraversano uno spunto di osservazione verso la bellezza dell'arte e del paesaggio locale. L'allestimento, inoltre, è sostenibile e leggero: cartone e rafia sono gli elementi naturali che fanno da supporto ai 18 acquerelli esposti. 

La mostra si inserisce nel progetto "Riflessi-percorsi d'acqua tra natura, arte, cultura" vincitore del bando "In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori" sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e di cui è capofila l'associazione Strada del riso vercellese di qualità.

Per 80 centesimi

La visita espositiva si conclude nella sala che abitualmente ospita l'opera di Angelo Morbelli intitolata Per 80 centesimi che ritrae un gruppo di mondine intente nel loro lavoro in risaia. Con i piedi affondati nell'acqua e la schiena chinata, queste lavoratrici erano un'immagine ricorrente ai tempi del pittore divisionista, successivamente soppiantate dalla meccanizzazione dell'attività agricola. E gli 80 centesimi erano proprio il salario risicato che veniva corrisposto in cambio del loro duro lavoro. Tante sono state le battaglie e gli scioperi per conquistare una riduzione delle ore di lavoro e una paga migliore: imprese che hanno fatto storia.

Il quadro Per 80 centesimi oggi è esposto a New York, alla mostra "Staging Injustice. Italian Art 1880-1917, New York CIMA, Center for Italian Moderm Art", aperta fino al prossimo 18 giugno. Al suo posto, nel Museo Borgogna, sono visibili quattro acquerelli di Dotti che raffigurano anch'essi la realtà risicola: le antiche ruote, i canali ma anche l'avifauna che la frequenta.

Sono trascorsi più di cento anni da quando Morbelli rappresentava le sue mondine, il paesaggio si è trasformato, l'attenzione verso l'ambiente e la biodiversità è ormai una priorità importante. E il mondo del lavoro, quanto è cambiato?

Tutti gli appuntamenti

A corollario della mostra, il Museo Borgogna - insieme con l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, l'Ente Nazionale Risi, l'associazione Strada del riso vercellese di qualità, il Comune di Vercelli e il Centro Ricerche Atlantide - promuove alcune iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico sull'impegno e la costanza che contraddistinguono le attività di tutela e conservazione del patrimonio culturale, naturale e ambientale. Il calendario è disponibile qui. 

 

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