#piemonteparchi

Salta al contenuto
Logo Piemonte Parchi
  • Home
  • Parchi Piemontesi
  • Parchi nel mondo
  • Territorio
  • Natura
  • Ambiente
  • cerca
  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • rss

Piemonte Parchi

La Magenta, storia di un'impresa

Cosa rimane della prima navigazione intorno al mondo di una nave italiana, avvenuta 150 fa?

  • Gianni Boscolo
  • Novembre 2016
  • Martedì, 29 Novembre 2016
  • Stampa
La Magenta, storia di un'impresa
La Magenta, era una piro-corvetta ad elica di I ordine, unica della sua classe nella Regia Marina, costruita dall’arsenale mediceo di Livorno nel settembre 1859
La Magenta, a 28°34’S-88°10’W, avvistò una balenottera. Da quell’avvistamento sono passati centocinquant’anni ed ancora se ne discute. Giglioli la battezzò Balenoptera amphiptera

Nel loggiato del Palazzo dell'Università degli Studi di Torino, nella centrale via Po si trova il busto di Filippo De Filippi. Chi è stato? Sulla targa sottostante, si legge: Senatore del regno. Nato a Milano il 2 aprile 1814 [...] costante investigatore della natura, meditò ardui problemi, cercò liberamente il vero, l'amore per la scienza il condusse in lontane regioni, nella Persia nel Giappone in Cina, amò la patria al pari della scienza, morì al Hong Kong il dì 9 febbraio 1867. De Filippi morì per epatite qualificativa amebica, venne sepolto a Happy Valley nel cimitero cattolico di Hong Kong, con una semplice croce di legno. La salma rientrò in Italia soltanto nel 1879 e fu sepolta a Pisa dove si era trasferita la figlia, Elisa. Di De Filippi, gli annali delle scienze naturali, raccontano che fu zoologo, naturalista, esperto di ittiologia; nel 1848 ottenne la cattedra di Zoologia all'Università di Torino, succedendo a Giuseppe Gené. De Filippi fu soprattutto promotore del darwinismo in Italia. Diventando noto al vasto pubblico per la conferenza divulgativa delle teorie di Darwin, (L'uomo e le scimie, (sic) che tenne a Torino l'11 gennaio 1864. Fu anche viaggiatore: nel 1862 si recò in Persia con una spedizione diplomatica, mentre nel 1865 si imbarcò sulla piro-corvetta Magenta con Enrico H. Giglioli per una circumnavigazione intorno al globo, da cui non fece ritorno: colpito da una grave patologia, morendo a 53 anni.
Questo busto rimanda a numerosi naturalisti ed esploratori torinesi, (o piemontesi) che rimandano all'epoca in cui Torino, capitale del regno era al centro di relazioni internazionali oltre che motore dell'Unità d'Italia, prima che la capitale venisse spostata a Firenze (dal 1864 al 1870) e quindi definitivamente, Roma.
Al centro di quel turbinìo politico e culturale emerge e fa da punto focale la prima navigazione intorno al mondo di una nave italiana.

La Magenta una corvetta a vela ed elica, (per questo piro) che compì la prima circumnavigazione di una nave battente il tricolore. Un viaggio intorno al globo, di 780 giorni e più di 40miglia avvenuto con 300 uomini di equipaggio, con una spedizione scientifica "modesta" almeno dal punto di vista delle attrezzature e del numero dei componenti. Tre i naturalisti a bordo: Filippo De Filippi, Enrico Giglioli e il tassidermista tridentino Clemente Biasi. Viaggio di esplorazione e diplomazia promosso dagli interessi commerciali e politici del nuovo Stato. La relazione, di cui dopo la morte di De Filippi si fece carico Enrico H. Giglioli, fu pubblicata soltanto nel 1875. Un'opera colta, ricca di rimandi scientifici, con disegni, carte geografiche (riprese a loro volta dalle carte inglesi rilevate da FitzRoy, ed utilizzate sulla Magenta) e fotografie. Nella mille pagine della relazione, allegò il planisfero, la rotta, i venti, la velocità media e gli incontri naturalistici di rilievo, nonché l'intera lista dei componenti l'equipaggio.

La partenza fu fredda e triste oltre ogni dire; questo si legge nell'incipit della relazione, in partenza da Napoli l'8 novembre 1865, nel capoluogo campano dove infuriava il colera. La spedizione prese le mosse con la piro-fregata Regina che da Napoli fece rotta alle per Montevideo, dove avrebbe incontrato la Magenta a bordo della quale la spedizione italiana avrebbe trasbordato proseguendo il viaggio. Prima tappa a Cagliari con la bandiera gialla sull'albero, Gibilterra, Canarie e il balzo a Rio de Plata. Dove ci fu il trasbordo sulla Magenta, che dopo pochi giorni salpò entrando in Atlantico. Iniziava così la circumnavigazione vera e propria: sarebbe durata più di due anni (780 giorni). Dapprima fece rotta ad est per scapolare il capo di Buona Speranza e raggiungere i mari delle isole della Sonda e il Mar Cinese, toccando Giappone e Cina. Ottemperate le disposizioni diplomatiche scese a sud, per attraversare lo sterminato Pacifico per toccare l'Australia (dove la nave si fermò per circa un mese) e quindi raggiungere, le coste del Perù e del Cile. Da Valparaiso, la Magenta si inoltrò nelle terre magellaniche per scapolare il Sudamerica attraversando lo stretto che porta il nome del primo circumnavigatore del globo. Una rotta che vide la nostra corvetta fra le prime a percorrerlo da est a ovest.

Il ritorno in patria e l'epilogo

Da Valparaiso la Magenta fece rotta verso i 40°, invece di doppiare capo Horn il comandante Vittorio Arminjon scelse per rientrare, la rotta che attraversava i canali della Patagonia e lo stretto di Magellano.
Il 13 dicembre 1867 la costa della "banda oriental" (così era detto l'Uruguay all'epoca), era in vista: la Magenta incrociava la rotta percorsa due anni prima, completando il suo periplo. Per rientrare in Europa, attraverso le praterie galleggianti del mar dei Sargassi dell'Atlantico, ci vollero ancora tre mesi e il 28 marzo del 1868 la corvetta ormeggiava nel porto di Napoli dove il 31 marzo venne dichiarata in disarmo. Quella nave, che aveva inaugurato una nuova èra per la marina italiana, non fece altri viaggi..

Enrico Hillyer Giglioli

Non nasce marinaio. Pativa il mal di mare (come Darwin) e nei primi giorni del viaggio sorpreso da un rollìo troppo violento della nave, si ruppe un polso. Fu, però, uno dei molti scienziati che si aggregarono ai navigatori per seguire i propri interessi, che erano in primo luogo naturalistici, ma nel corso del tempo, forse anche per gli stimoli generati dal viaggio, diventarono anche geografici, antropologici e etnologici. Nato a Londra il 13 giugno 1845, morì a Firenze il 16 dicembre 1909. Zoologo e antropologo nel 1864 conseguì una laurea in scienze presso l'università di Pisa dove conobbe Filippo De Filippi. Grazie ad una borsa di studio per l'estero, entrò alla Royal school of mines di Londra dove conobbe personaggi come Charles Lyell Richard Owen e Thomas Henry Huxley. Frequentando le società scientifiche, fece conoscenza dei più importanti scienziati dell'epoca: da Darwin a Faraday; De Filippi, lo propose per accompagnarlo in un viaggio di circumnavigazione. Tornerà in Italia nel 1868 senza l'amico e maestro, a cui dedicherà la relazione conclusiva. Dopo il ritorno in patria fu nominato professore aggregato all'università di Torino per ordinare le ricche collezioni raccolte durante il viaggio. Nel 1876 fondò la Collezione centrale dei vertebrati italiani, che oggi porta il suo nome. Ebbe diversi incarichi ministeriali. Morì a Firenze nel 1909, riportatovi da Roma dove si era sentito male durante una riunione della commissione per la pesca che presiedeva.

A 150 anni cosa rimane dell'impresa

Il testo redatto da Giglioli, pubblicato dopo la conclusione della campagna, è un'opera ponderosa di mille pagine in ottavo. Intitolato Viaggio intorno al globo della piro-corvetta Magenta 1865-1868. L'istituto geografico militare, con i tipi della Sansoni, ne ha fatto un libro nel 1985, Viaggio intorno al globo 1865-68, molto documentato e riccamente e intelligentemente illustrato. Il testo originale invece, è ancora rintracciabile in una quarantina di biblioteche italiane; (a Torino al mrsn e alla biblioteca storica della Provincia). Nel 1930, fu ridotto a 140 pagine in una edizione per ragazzi. E Giappone perduto. Viaggio di un italiano nell'ultimo Giappone feudale (editrice Luni, 2013) che riprende le parti etnografiche. Oltre a numerosi saggi, comunicazioni scientifiche e storiche che si possono ancora rintracciare. Mentre il museo regionale di scienze naturali di Torino attualmente ancora chiuso, pubblica nel suo sito internet diverse pagine a cui si può risalire, ne ha fatto una serie di iniziative culturali nel quadro dei 150 anni degli accordi sino-italiani e del viaggio.

Sull'impresa la pubblicazione più recente è stato un libro, L'Impresa della Magenta di Rita Rutigliano - Gianni Boscolo, edizioni Booksprint (2015), prefazione del prof. Camillo Vellano.

Altro sull'argomento

L'eredità scientifica di Filippo De Filippi. Convegno a Torino

Sul lago dove non tramonta (quasi mai) il sole

Tags

magenta navigazione

Potrebbe interessarti anche...

La "dragologia" a servizio dell'ambiente

La "dragologia" a servizio dell'ambiente La "dragologia" a servizio dell'ambiente  
Se esistessero i draghi, la dragologia sarebbe una disciplina accademica, basata su un metodo sci ...

Dove superarono le Alpi, Annibale e i suoi elefanti?

Dove superarono le Alpi, Annibale e i suoi elefanti? Dove superarono le Alpi, Annibale e i suoi elefanti?  
Un possibile itinerario storico del passaggio del cartaginese, sul quale aleggiano ancora storia, ...

Narcissus, tra mito e natura

Narcissus, tra mito e natura Narcissus, tra mito e natura  
In questa primavera che avanza le fioriture si alternano e, in Appennino, stanno per entrare in s ...

Un grammo d'oro per ogni metro cubo di sabbia

Un grammo d'oro per ogni metro cubo di sabbia Un grammo d'oro per ogni metro cubo di sabbia  
Nei pressi della Riserva naturale speciale del Torrente Orba la Regione Piemonte ha individuato u ...
Tutti gli articoli

Iscriviti a Piemonte Parchi News

Ogni settimana, nella tua posta elettronica, l'informazione sui parchi del Piemonte (e molto di più!).
Per te, il numero speciale 'Parchi da gustare - I Protagonisti' (formato pdf) scaricabile gratis.

Iscriversi è semplice e gratuito: scopri di più!

Iscriviti subito

Iscriviti alla newsletter di Piemonte Parchi

Iscrivendoti a Piemonte Parchi News riceverai, ogni settimana, notizie e approfondimenti dai parchi piemontesi e come regalo di benvenuto potrai scaricare il numero speciale 'Parchi da gustare - I Protagonisti' (in formato pdf).
captcha 
Con l'iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto legislativo n. 196/2003 e del Regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito (GDPR)

Autorizzazione al trattamento dei dati

Gentile Utente, La informiamo che i dati personali da Lei forniti a Piemonte Parchi sono trattati secondo quanto previsto dal d.lgs.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di seguito Codice Privacy, e dal “Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito GDPR)” e illustrata nella Nota Informativa sul trattamento dei dati personali.

 

Tutte le categorie

  • Agricoltura
  • Alimentazione
  • Ambiente
  • Animali
  • Archeologia
  • Architettura e Paesaggio
  • Arte
  • Biodiversità
  • Biologia
  • Boschi e Foreste
  • Clima
  • Divulgazione
  • Ecologia
  • Ecomusei
  • Educazione ambientale
  • Energia
  • Enogastronomia
  • Etnografia
  • Fotografia
  • Geologia
  • Giardini botanici
  • Itinerari
  • Il Segna-Libro
  • Microcosmo
  • Miti, leggende, racconti
  • Musei
  • Natura
  • Natura 2000
  • Outdoor
  • Paleontologia
  • Parchi da gustare
  • Parchi nel mondo
  • Parchi piemontesi
  • Personaggi
  • Photostory
  • Piante
  • Ricerca
  • Salute
  • Scienze della Terra
  • Sentieri provati
  • Storia
  • Sviluppo sostenibile
  • Territorio
  • Turismo
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Pubblicazioni
  • Archivio
  • Copyright
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Privacy Policy e Cookie
  • Trattamento dei dati
Editore Regione Piemonte - Piazza Castello 165 - Torino | Registrazione Tribunale di Torino n. 5944 del 17/02/2006
Creative Commons
I contenuti del sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale 2.5 Italia eccetto dove diversamente ed espressamente specificato.
Torna su