Stampa questa pagina

Il rapace a cui 'gira' la testa!

Sapevate che c'è un rapace notturno che può ruotare la testa di 270 gradi?! Questa e altre curiosità ci saranno raccontate da Filippo Cravero, giovane naturalista e appassionato fotografo che ci regalerà un suo sguardo sulla natura ogni mese, per tutto il corso del nuovo anno. Cominciamo con la photostory dedicata al gufo comune. 

  • Testo e foto di Filippo Cravero*
  • Gennaio 2022
  • Mercoledì, 12 Gennaio 2022
Il rapace a cui 'gira' la testa!

Nella primavera del 2018 un'amica mi chiama per dirmi che ci sono delle grosse "civette" appollaiate sugli alberi davanti a casa. Non erano civette, ma bensì gufi comuni, rapaci notturni di medie dimensioni che si muovono furtivi durante la notte, alla ricerca di prede. Si nutrono principalmente di roditori, ma non disdegnano anche qualche specie di uccello e pipistrelli.

È proprio dalla dieta del gufo comune che derivano le principali minacce alla sua sopravvivenza, infatti l'utilizzo massivo dei topicidi durante gli Anni '70 causò una forte riduzione della popolazione e ancora oggi, nelle zone di campagna, dove vengono utilizzati i veleni per topi si possono incontrare gufi che, dopo essersi cibati di topi, rimangono intossicati a loro volta.

Ora, qualche curiosità su questo elusivo uccello. Per poter vedere di notte ha moltissime terminazioni nervose negli occhi, il che gli rende impossibile ruotare le pupille. Come risolve il problema? Facile! Può ruotare la testa di ben 270 gradi. Il gufo comune, ma in generale tutti i rapaci notturni, hanno inoltre un volo perfettamente silenzioso grazie alla particolare conformazione delle loro penne che sono in grado di fendere l'aria senza creare turbolenze. Durante l'inverno i gufi comuni si radunano formando dei gruppetti di una decina di individui che, anno dopo anno, tornano nello stesso posto (roost). 

La foto pubblicata è di dicembre 2020 e ritrae un gufo appoialato sull'albero dove avvenne il primo avvistamento della mia amica.

 

Chi è Filippo Cravero*

Filippo Cravero nasce a Torino nel 1993, fin da piccolo si innamora della natura e delle montagne. Questa passione si concretizza nella scelta di studiare Scienze Naturali all'Università di Torino, dove consegue una magistrale in "Scienze e Gestione Sostenibile dei Sistemi Naturali", anche se come lui stesso dice:"Non si smette mai di essere studenti nell'ambito naturalistico". Già dal periodo universitario collabora con alcuni parchi naturali tra i quali il Parco nazionale Gran Paradiso dove ha svolto un anno di servizio civile.

Si appassiona alla fotografia naturalistica quasi per caso, durante gli anni dell'università e da lì inizia il suo sodalizio con la reflex, dalla quale non si separa mai, tenendola sempre al collo a portata di scatto. Per lui, la fotografia naturalistica è fatta di lunghe attese e innumerevoli uscite a vuoto, e dice che prima di tutto bisogna imparare a conoscere gli ambienti e le abitudini degli animali.
"La soddisfazione più grande è quando ti rendi conto di essere parte della natura, i caprioli accettano la tua presenza e continuano a brucare tranquilli a qualche decina di metri da te, mentre gli uccelli, incuriositi, si posano sui rami più bassi", racconta.

Nell'ottobre 2021 è diventato Guida ambientale Escursionistica e la sua idea è quella di avvicinare le persone al mondo naturale, guidandole attraverso un processo di scoperta di quello che le circonda. Conoscere è infatti il primo passo per proteggere.


Vai sul suo profilo Facebook

Su Instagram cerca @filippo.cravero

Il suo profilo Instagram: https://www.instagram.com/filippo.cravero/

 

Potrebbe interessarti anche...