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L'ultimo fiore

... Gli altri fiori sono già appassiti quando appare questa liliacea senza le foglie, le quali spunteranno solo la prossima primavera recando un nuovo bulbo.

Colchicum autumnale a Bosco Nero Colchicum autumnale a Bosco Nero

L'estate sta finendo, cantavano i Righeira nel 1985. Ogni anno annuncia la sua scadenza sempre un po' prima di quanto ci si aspetti. Ad esempio, con la fioritura del Colchico che Linneo classificò "autunnale" non a caso.

Gli altri fiori sono già appassiti quando appare questa liliacea senza le foglie, le quali spunteranno solo la prossima primavera recando un nuovo bulbo. Produce la colchicina, un velenoso alcaloide noto già nell'antichità che talvolta intossica ancora oggi incauti raccoglitori: lo scambiano per "Zafferano selvatico".

Il suo nome rimanda alla Colchide, la regione del Mar Nero dove Giasone rubò il Vello d'oro, dove Prometeo fu incatenato per aver regalato il fuoco agli uomini e dove, forse, vivevano le Amazzoni. Tanta storia in un piccolo fiore tardivo.

Chi è Luca Giunti*

Nato a Genova, dal 1987 abita a Susa dove lavora come guardiaparco per l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Sposato, ha due figli ormai universitari.

Laureatosi in Scienze Naturali all'Università di Torino, dal 2018 è nell'Albo italiano dei direttori dei Parchi nazionali istituito presso il Ministero dell'Ambiente. Partecipa ai Progetti Life+ dell'Unione Europea (tra i quali il Life Wolf Alps) e collabora con l'Università e Politecnico di Torino per i quali tiene corsi di fotografia naturalistica, lezioni su ricerche naturali ed ecologiche, educazione ambientale e sulle Valutazioni di Impatto Ambientale.

Collabora con numerose testate giornalistiche , ha pubblicato articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali e alcuni libri, soprattutto fotografici.

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -  Su Instagram è @sbaluf

 

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