Stampa questa pagina

L'abito fa il monaco

L'efficiente mimetizzazione del ragno-granchio le permette di intrappolare le prede. Le basta aspettare sul fiore che una mosca o un'ape si posi in cerca di nettare...

  • Testo e foto di Luca Giunti
  • Venerdì, 12 Giugno 2020
Il ragno-granchio  Il ragno-granchio

La fotografia ha colto un "Ragno-granchio" in agguato. È una femmina di Misumena vatia. La sua efficiente mimetizzazione le risparmia di produrre le ragnatele per intrappolare le prede. Le basta aspettare sul fiore che una mosca o un'ape si posi in cerca di nettare.

Le femmine adulte - non i maschi, non i giovani – possono modificare il colore del corpo da bianco a giallo a verdastro a seconda del fiore scelto. Il liquido pigmento giallo custodito nelle cellule ipodermiche viene spostato nell'addome, la pelle diventa trasparente e rende visibile la bianca guanina interna. Mescolando e variando questi effetti come un pittore sulla tavolozza, la misumena si rende invisibile.

Chi è Luca Giunti*

Nato a Genova, dal 1987 abita a Susa dove lavora come guardiaparco per l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Sposato, ha due figli ormai universitari.

Laureatosi in Scienze Naturali all'Università di Torino, dal 2018 è nell'Albo italiano dei direttori dei Parchi nazionali istituito presso il Ministero dell'Ambiente. Partecipa ai Progetti Life+ dell'Unione Europea (tra i quali il Life Wolf Alps) e collabora con l'Università e Politecnico di Torino per i quali tiene corsi di fotografia naturalistica, lezioni su ricerche naturali ed ecologiche, educazione ambientale e sulle Valutazioni di Impatto Ambientale.

Collabora con numerose testate giornalistiche , ha pubblicato articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali e alcuni libri, soprattutto fotografici.

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Su Instagram è @sbaluf

Potrebbe interessarti anche...