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Nei parchi nascono le Comunità custodi di biodiversità

Grazie al progetto europeo PITEM Biodiv'ALP nascono in Piemonte le prime tre Comunità custodi di biodiversità, ovvero nodi di una potenziale rete di attori locali che promuovono e diffondono il valore di una gestione consapevole del territorio e del patrimonio naturale. Protagonisti quattro parchi piemontesi. 

  • Marta Rollandin
  • Novembre 2021
Mercoledì, 10 Novembre 2021
Foto Pixabay Foto Pixabay

 

Fin dai tempi antichi, la figura del custode viene riconosciuta come colui o colei che si prende cura e sorveglia proprietà e beni preziosi.

Ancora oggi esistono custodi che, con sensibilità, proteggono e salvaguardano la ricchezza degli habitat e delle specie animali e vegetali con azioni di conservazione della biodiversità e progetti dedicati a strategie di tutela, monitoraggio e comunicazione in ambito ambientale.

La Regione Piemonte, tra novembre e dicembre 2021, invita a seguire in diretta online gli eventi che annunciano la nascita di quattro Comunità Custodi di Biodiversità. Nell'ambito del progetto PROBIODIV del PITEM (Piano Integrato Tematico) Biodiv'ALP - finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Francia-ItaliaInterreg ALCOTRA - il Piemonte ha coordinato, insieme con gli Enti di gestione delle Aree Protette Alpi Cozie, Alpi Marittime e Monviso, l'elaborazione di un percorso metodologico e operativo grazie al quale sono stati individuati specifici territori idonei alla sperimentazione della costituzione di Comunità Custodi di Biodiversità: nodi di una potenziale rete di attori locali che, con azioni concrete di tutela, promuovono e diffondono il valore di una gestione consapevole del territorio e della biodiversità.

Cos'è una Comunità custode di biodiversità?

L'obiettivo è quello di costituire una comunità fondata sui concetti di partecipazione e consapevolezza del valore della conservazione della biodiversità e dell'importanza economica e sociale dei relativi servizi ecosistemici. I soggetti aderenti che si identificano in questi valori, applicano, promuovono e diffondono elementi di tutela e gestione consapevole del territorio. Le Comunità custodi di biodiversità sono costituite da portatori di interesse (pubblici e privati) che, condividendo i principi e gli obiettivi sopra enunciati, una volta individuati in maniera partecipata gli elementi naturalistici rilevanti e i relativi servizi ecosistemici prioritari dei propri territori, sottoscrivono una Carta di intentiche li impegna a realizzare azioni di gestione sostenibile e promozione della biodiversità. Nel concreto, le esperienze che verranno portate avanti sono molteplici e prevedono azioni in diversi ambiti: dalla tutela e il ripristino o il miglioramento di specifici habitat alla conservazione e alla promozione del buono stato ecologico di determinati ambienti, quali ad esempio il fiume e le relative sponde; dal preservare le condizioni di sicurezza dagli incendi all'individuazione di specifici itinerari di pascolo; dalla sensibilizzazione al pubblico al miglioramento di reti tra centri studio a livello transfrontaliero in collegamento con l'economia e le emergenze ambientali nel territorio, conservazione di specie endemiche, censimento e monitoraggio di ambienti e promozione e valorizzazione turistica.

Dove nasceranno altre Comunità custodi?

In questi ultimi mesi del 2021, quattro eventi testimonieranno la firma della Carta di intenti, simbolo concreto della costituzione delle Comunità del progetto PROBIODIV . Il primo evento sarà sabato 13 novembre 2021, nel comune di Ostana (CN) presso il Centro Lou Pourtoun. Si prevedono la presentazione del progetto, del percorso metodologico portato avanti per realizzarlo e del coinvolgimento territoriale e l'incontro e la firma della Carta di Intenti da parte dei soggetti aderenti quali operatori economici privati, enti pubblici, enti di formazione e di ricerca. Nascerà così la Comunità custode di biodiversità Acque del Monviso - Ostana.
Il secondo giorno da inserire in calendario sarà sabato 27 novembre 2021 presso il Comune di Mompantero (TO) nel quale nascerà la Comunità custode di biodiversità Praterie e orchidee - Rocciamelone.
A seguire, il terzo e il quarto appuntamento che avranno luogo a inizio dicembre, presso la scuola forestale di Ormea il primo, e in Valle Grana il secondo. Vedremo nascere così la Comunità custode di biodiversità pascoli Valle Tanaro – Carnino e la Comunità custode di biodiversità del bosso - Valle Tanaro. Ogni evento sarà seguito in diretta sul canale Facebook e YouTube del progetto PITEM Biodiv'ALP che le manterrà le registrazioni sempre online.

Per seguire i prossimi passi di queste nuove realtà territoriali, si possono seguire le news sulle pagine Instagram e Facebook del progetto PITEM Biodiv'ALP. 

 

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