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Chiamatemi ranger, ranger Smith!

Ve lo ricordate il ranger Smith, rigoroso vigile impegnato a tenere a bada le scorribande dell'orso Yoghi nel Parco di Jellystone? L'attività di vigilanza all'interno di un parco piemontese non si discosta molto da quella del collega americano. Ecco perché.

  • Raffaella Amelotti
  • Marzo 2020
Martedì, 24 Marzo 2020
Guardiaparco in attività di vigilanza con un pescatore | Foto T. Farina Guardiaparco in attività di vigilanza con un pescatore | Foto T. Farina

 

A volte, il lavoro del guardiaparco ci può far pensare al Ranger Smith, il disegno animato del rigoroso vigile che cerca di tenere a bada le scorribande dell'orso Yoghi nel Parco di Jellystone.

L'attività di vigilanza, all'interno di un parco, per la verità non si discosta molto da quella del collega americano. Si tratta di un'attività di polizia amministrativa e giudiziaria che, nel caso dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, coinvolge anche le Procure di Alessandria, Vercelli e Pavia.

Le sanzioni amministrative riguardano gli illeciti venatori, i reati legati all'abbandono di rifiuti o all'attività di pascolo. Lo scorso anno la gran parte di contravvenzioni è stata elevata in occasione dei rave party, per motivi legati al disturbo alla fauna o per percorso fuori strada.

Al lavoro dopo un rave party

Questi raduni non autorizzati hanno impegnato parecchio i guardiaparco che si sono confrontati con la Questura di Alessandria, e con gli uffici territoriali dell'ARPA e dell'ASL, oltre che con i Carabinieri Forestali. I rave party costituiscono una problematica da non sottovalutare, soprattutto per il numero di persone coinvolte, l'età – si tratta spesso di minorenni – e per il consumo di alcool e di sostanze illegali. Comportano un ingente lavoro per il servizio vigilanza, impegnato in primis a ostacolarne l'insediamento, in collaborazione con le altre Autorità, e poi nella redazione delle notizie di reato: lo scorso anno sono stati compilati oltre 200 verbali di constatazione di illecito amministrativo. 

Il controllo sui pascoli

L'attività di pascolo nei territori di competenza è un altro argomento delicato che, nel corso del 2019, è stato - per volontà del Servizio Vigilanza - affrontato in maniera approfondita. I guardiaparco hanno aggiornato le procedure autorizzative di accesso alle aree, hanno studiato la normativa e analizzato i casi specifici, arrivando a una migliore gestione della pratica.
Altra attività impegnativa e, di grande interesse per la collettività, è il controllo dei cinghiali. Tre guardiaparco sono impegnati nel coordinamento di circa 80 operatori selezionati all'interno delle riserve naturali del parco del Po vercellese allessandrino: nella pianificazione delle tipologie di intervento e nella loro gestione, nell'aggiornamento della banca dati regionale, nel conferimento dei campioni di tessuto prelevati dagli animali abbattuti all'ASL per la verifica di presenza di eventuali parassiti come la trichinella, oltre che nella collaborazione con gli agricoltori locali e con gli Ambiti Territoriali di Caccia.

Varie ed eventuali (non solo) naturalistiche

Naturalmente l'attività di vigilanza non è l'unica portata avanti dai guardiaparco, sebbene sia la prevalente: la loro presenza costante sul territorio fa sì che collaborino con il settore tecnico dell'ente parco nella gestione dei monitoraggi faunistici e vegetazionali. Questo tipo di attività è molto importante nell'ambito della gestione delle aree protette: consente di raccogliere, elaborare e validare molti dati che aiutano a definire le valutazioni sullo stato di conservazione necessarie alla compilazione dei format predisposti dalla Commissione Europea.

Un altro fondamentale contributo è quello che i guardiaparco forniscono caricando i dati naturalistici sulla banca dati online iNaturalist, un social network creato nel 2008 per mappare e condividere le osservazioni naturalistiche. L'ente parco ha un proprio account, attivato con l'obiettivo di raccogliere le osservazioni naturalistiche sul proprio territorio di competenza.
Gli osservatori (ben 121!) sono i dipendenti, gli studenti, i collaboratori e i volontari appassionati di natura. A oggi sono state inserite quasi 38000 osservazioni che spaziano su oltre 2200 specie. Questa banca dati è uno strumento molto utile che consente di geolocalizzare l'osservazione e, in caso di incertezze sull'identificazione della specie, di avvalersi del contributo di chi è più esperto.
I guardiaparco svolgono anche attività di manutenzione ordinaria, ma spesso anche straordinaria delle sedi e delle aree verdi di pertinenza: dagli sfalci dei prati alle pulizie!

Lo scorso anno i nostri Ranger Smith si sono trasformati addirittura in collaboratori di una wedding planner in occasione del matrimonio che è stato celebrato presso il centro visita della Grangia di Pobietto!
Con cura e attenzione collaborano all'organizzazione delle mostre e dei vari eventi: dal trasporto di griglie espositive all'allestimento vero e proprio dell'esposizione. In occasione di eventi quale il Festival delle orchidee selvatiche che si tiene ogni primavera a Pecetto di Valenza, la presenza dei guardiaparco è fondamentale per guidare i gruppi di fruitori alla scoperta delle meravigliose fioriture.
Lo scorso anno sono stati invece impegnati nella stesura del Piano di Gestione della ZPS del Fiume Po tratto vercellese-alessandrino che ha visto anche il coinvolgimento di alcune guardie.

Ogni guardiaparco ha una propria propensione

Questo non è l'unico impegno di carattere tecnico che coinvolge la vigilanza: la predisposizione personale e il percorso di formazione differenziano l'orientamento di ciascuna guardia verso i progetti in corso. Questo accade per il LIFEOrchids cofinanziato dall'Unione Europea per contrastare il declino delle orchidee spontanee, o per l'attività del Centro di Referenza per l'Avifauna Planiziale (CRAP), uno dei Centri di Referenza sulla fauna recentemente istituiti dalla Regione Piemonte.
Il Centro si occupa di raccogliere e organizzare i dati, predisporre sistemi di monitoraggio delle specie tutelate e dei loro habitat oltre che organizzare corsi di formazione e convegni in merito alle tematiche trattate. Ed è qui che entra nuovamente in gioco la figura del guardiaparco impegnato nell'attività di monitoraggio.
E come nel Parco di Jellystone dove abita l'orso Yoghi, i nostri guardiaparco sono esperti conoscitori di alberi e boschi. Sono loro che si occupano della gestione dello Sportello forestale: a seguito di sopralluogo segnalano le piante da tagliare o lasciare in piedi, seguono le pratiche delle comunicazioni di taglio, verificano la corretta pratica di tagli, diradamenti e pulizia dei rimboschimenti. Nel 2019 sono state evase oltre 50 comunicazioni di taglio, anche in questo caso in stretta collaborazione con i carabinieri forestali.

Il guardiaparco è sicuramente la figura professionale rappresentativa delle aree naturali protette, la più riconoscibile grazie all'uniforme che indossa. Il suo è un lavoro multidisciplinare e sicuramente affascinante visto che è a stretto contatto con la natura. Chissà che ora qualche piccolo lettore non sogni un giorno di diventare come il Ranger Smith!

 

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