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La bicicletta che salverà il mondo

Sempre più persone scelgono come mezzo di locomozione, la bici: lo fanno nella vita quotidiana per gli spostamenti casa-lavoro e nel tempo libero, per cicloturismo e per sport. E' così anche nell'Appennino piemontese. 

  • Lorenzo Vay
Martedì, 25 Giugno 2019
 Foto arc. Aree protette Appennino piemontese Foto arc. Aree protette Appennino piemontese

"Ogni volta che vedo un adulto su una bicicletta, ritrovo la speranza nel futuro per il genere umano". Così scriveva lo scrittore britannico H.G. Wells negli Anni '40 per esprimere il suo timore che le due ruote venissero soppiantate dai mezzi a motore.
Oggi probabilmente sarebbe contento di sapere che per fortuna, da qualche anno, complice anche la crisi economica, sempre più persone scelgono come mezzo di locomozione, la bici: lo fanno nella vita quotidiana per gli spostamenti casa-lavoro e nel tempo libero, per cicloturismo e per sport. La voglia di svolgere un'attività all'aperto e di coniugare divertimento e benessere hanno, infatti, avvicinato molte persone alle due ruote e l'arrivo delle e-bike ha fatto lievitare gli appassionati.

Cos'è il 'Prodotto Interno Bici'

Recentemente al Bike Summit 2019, organizzato a Roma dall'Istituto nazionale ricerche turistiche, l'Unioncamere e Legambiente, è stata presentata la prima ricerca italiana sul Prodotto Interno Bici (PIB) che ha evidenziato come i cicloturisti siano aumentati del 41% in cinque anni, dal 2013 al 2018, generando un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro all'anno, che arriva a quasi 12 miliardi di euro calcolando l'indotto economico allargato relativo alla bicicletta.

Certo l'Italia non è come la Danimarca o la Svezia, dove il rapporto tra biciclette e popolazione è quasi di uno a uno, ma si stima che su mille abitanti ci siano circa 440 bici. Non male!
Andare in bicicletta fa bene alla salute, fisica e mentale, e all'ambiente. Per quanto riguarda gli aspetti salutari, è scientificamente provato che pedalare ci mantiene in forma e contribuisce al nostro buon umore, grazie allo stimolo delle endorfine e la riduzione dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Gli effetti sull'ambiente sono altrettanto importanti. In un recente studio la Federazione Europea dei Ciclisti ha stimato che un utilizzo delle biciclette equivalente a quello effettuato in Danimarca (2.6 chilometri in media al giorno) nell'intera Europea aiuterebbe a ottenere tra il 12 e il 26%, a seconda del mezzo sostituito, dell'obiettivo di riduzione dei gas serra nel settore dei trasporti. Basterebbe percorrere in bici 5 chilometri al giorno per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni.
Il cicloturismo, inoltre, è particolarmente importante nelle aree rurali spesso escluse dai circuiti turistici tradizionali.

In Appennino, la via dei Campioni tra Natura e Mare

Il territorio alessandrino è tradizionalmente legato alla bicicletta sul solco della notorietà di Girardengo e di Coppi e delle loro imprese sportive. Nel 2016, grazie a un finanziamento del Piano Sviluppo Rurale 2014-2020 dedicato alle infrastrutture turistiche-ricreative e informazioni turistiche, è nato l'itinerario "La via dei Campioni tra Natura e Mare", nell'ambito del Piano d'intervento "Itinerari escursionistici dell'Appennino piemontese", formato da un anello di più di 230 chilomentri che collega la Pianura padana con le montagne dell'Appennino piemontese sui crinali delle "Quattro Province": Alessandria (Piemonte), Genova (Liguria), Pavia (Lombardia), Piacenza (Emilia-Romagna).
L'Area geografica interessata dal progetto comprende la Langa Astigiana, la Val Bormida, l'Alto Acquese e Ovadese, l'Alta Val Lemme, la Valle Spinti, la Val Borbera e Ossona, la Valle Grue e la Val Curone. In questo territorio si trovano le Aree protette dell'Appennino Piemontese, i Siti Comunitari della Rete Natura 2000 gestiti dall'ente e altre emergenze naturalistiche, storiche, culturali: tra cui il Parco naturale dell'Alta Val Borbera (di recente istituzione) e l'Ecomuseo di Cascina Moglioni.

Il Bike Tour in Appennino

Nel 2016 l'Appennino piemontese è stato coinvolto nel progetto dell'Appennino Bike Tour la più lunga ciclo-via d'Italia che percorre l'intero Appennino da nord a sud, dal Piemonte alla Sicilia: lunga più di 2600 chilometri, prevede 42 tappe e attraversa 296 Comuni, 14 regioni e 25 parchi nazionali e regionali.
L'esperienza promossa da "Appennino Bike Tour, il Giro dell'Italia che non ti aspetti", rappresenta sicuramente un esempio da prendere a modello, puntando innanzitutto a un rilancio della vocazione turistica dell'Appennino, non solo ambientale e paesaggistica, ma anche gastronomica, culturale e folkloristica.

Una giornata nazionale per l'Appennino

Sulla scia di promozione che ha investito i luoghi dell'Appennino, lo scorso 16 giugno è stata indetta la prima Giornata nazionale dell'Appennino, promossa dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Confcommercio Imprese per l'Italia, Vivi Appennino e sostenuta da diverse associazioni nazionali.
A tale riguardo, il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha dichiarato: "Il mio sogno è un'Italia Paese-Parco, dove diventi sempre più attraente per i Comuni farne parte, perché tutelare l'ambiente porta lavoro e benessere. Penso all'ecoturismo ma anche a forme di fiscalità di vantaggio che si potrebbero individuare per le aree protette. Bisogna contrastare lo spopolamento dell'Appennino valorizzando le ricchezze di questo territorio straordinario. Trovo che iniziative come questa, atte a promuovere la mobilità sostenibile mirata a valorizzare il paesaggio, le aree protette e le bellezze del nostro territorio, siano importantissime".

Antesignano, a tale proposito, è stato il 'MTB Appennino piemontese', un insieme di eventi organizzati dall'Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino piemontese, nell'ambito del calendario delle iniziative per il pubblico "Appennino Racconta", che prevedono escursioni in mountain bike, accompagnate dai guardiaparco alla scoperta delle emergenze naturalistiche del territorio

Grazie al crescente interesse del settore ciclo-escursionistico anche a livello locale, è nata una rete di punti noleggio mtb, tradizionali e a pedalata assistita: a Capanne di Marcarolo, a Casaleggio Boiro, a Gavi, e Voltaggio, nell'ambito della Rete Bike Square Monferrato in collegamento con la Rete Bike Square della Val Borbera. Inoltre è intenzione dell'Ente organizzare, in collaborazione con un istituto di formazione locale, un corso per guide cicloturistiche per incentivare le attività professionali di servizio offerte turista, favorire la qualificazione degli stessi e promuovere le risorse e lo sviluppo dell'economia turistica, nel rispetto dell'ambiente.

 

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